Rinnovi e pochi colpi: A Monza e Milano con tanti ex

Il Monza è pronto per la nuova stagione: Raffaele Palladino è stato riconfermato come allenatore, 40 milioni sono stati spesi per il mercato e la squadra è stata blindata con esperienza e qualità. Una torta che la Serie A conosce bene e che soddisferà anche i palati più raffinati.

di MICHAEL CUOMO
18 agosto 2023

Rinnovi e pochi colpi: A Monza e Milano con tanti ex

di Michael Cuomo

Ore 12.30, Monzello: un microfono e riecco Raffaele Palladino. Il ritorno alla routine, la prima vigilia della stagione, il momento che quante volte si è preso Silvio Berlusconi. A Villa Gernetto, dove alloggerà la squadra nonostante la trasferta data la vicinanza con Milano San Siro, capitava si presentasse a sorpresa: bastava un discorso, qualche sorriso, un tavolo e una cena, e alla squadra arrivava quell’energia che ha permesso al Monza di essere una matricola da record. La sua assenza si è fatta sentire anche per Adriano Galliani, alla prima estate senza il suo compagno di viaggio: un’operazione incerta quante volte è stata decisa da un sì del presidente; l’ad ha comunque messo tutto di suo per confezionare un mercato che ai nastri di partenza del campionato ha già consegnato a Palladino una squadra pronta. A proposito del tecnico, il primo colpo è il suo rinnovo: tutti lo volevano, ma una parola data vale più di un corteggiamento. Certo, è servita l’offerta giusta, e tenersi il condottiero era diventata cosa non scontata. Pronti-via con 40 milioni il mercato ha legittimato i record dell’anno scorso: questa la cifra che ha compreso i riscatti, escluso Izzo, per cui si è dovuto trattare con Urbano Cairo. Izzo non ci sarà a San Siro perché squalificato, ma sarà leader in campo e fuori dei brianzoli. Contro l’Inter spazio a Caldirola - fresco di rinnovo, insieme a Di Gregorio, Dany Mota, Colpani, Ciurria e Machin, a proposito di un mercato che vuole anche blindare le colonne del passato e per il futuro - che dei nerazzurri è ex come Gagliardini e D’Ambrosio: due parametri zero che abbinano esperienza e qualità. Il primo si è già preso la comproprietà del centrocampo insieme a capitan Pessina, l’altro ha già dimostrato di essere pronto per giocare e ha segnato il primo gol ufficiale della stagione contro la Reggiana in coppa. Carlos Augusto sarà il vice Dimarco dall’altra parte, perché questo è lo scherzo che ha giocato il destino. Il Monza lo vedrà come un figlio ormai cresciuto, come un’operazione record a un anno dalla scadenza del contratto, come un passato sostituito da Kyriakopoulos ancor prima che il brasiliano - in odore di addio - fosse ceduto. Con l’esterno mancino del Sassuolo sono arrivati in prestito Valentin Carboni proprio dall’Inter - di cui tutti parlano un gran bene a Monza - Cittadini dall’Atalanta e Stefano Gori dalla Juve, secondo portiere al posto di Cragno, che Alfredo Magni aveva visto crescere anni fa al Milan. In attacco giocherà Dany Mota, perché l’attaccante potrà essere la ciliegina dell’estate. La torta c’è già: è di quelle che la Serie A ha già assaggiato, di quelle che potranno ancora soddisfare anche i palati più raffinati.

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