Indagini sul Napoli, De Laurentiis parla ai pm: "Sull’affare Osimhen abbiamo chiarito tutto"

I legali del patron: "Siamo stati noi a chiedere l’incontro con i magistrati". Ma c’è l’ipotesi di falso in bilancio per i 20 milioni di contropartita

di Redazione Sport
4 aprile 2024

Indagini sul Napoli, De Laurentiis parla ai pm: "Sull’affare Osimhen abbiamo chiarito tutto"

Era solo questione di tempo, perché in Italia non solo la giustizia sportiva funziona a velocità diverse, e la legge sarà anche uguale per tutti, ma diciamo che per qualcuno ha più fretta.

Ieri è riemersa dal dimenticatoio la vicenda giudiziaria che riguarda il Napoli, ’oscurata’ nella passata stagione dalle plusvalenze e dalle penalizzazioni che hanno colpito la Juventus, ma non per questo cancellata dall’attenzione di chi indaga.

E così ieri per quasi due ore Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, è stato ascoltato dai pm di Roma nell’ambito delle indagini sull’acquisto di Osimhen nel 2020 dai francesi del Lille.

Adl ha incontrato i magistrati che gli contestano il reato di falso in bilancio in concorso con chi sedeva con lui nel consiglio di amministrazione all’epoca della trattativa. In realtà è stato lo stesso De Laurentiis, dopo la richiesta di rinvio a giudizio del gennaio scorso, a voler incontrare gli inquirenti per fare chiarezza sulla propria posizione, come ha chiarito il suo legale dopo l’incontro con il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e i sostituti Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano.

De Laurentiis ha risposto a tutte le domande e avrebbe fornito una serie di elementi concreti che ora saranno vagliati dai magistrati. La difesa del presidente del Napoli si basa sul fatto che il club, i cui conti sono in ordine, non aveva alcun interesse a creare plusvalenze fittizie. A completare la documentazione sarà presentata nei prossimi giorni, dagli avvocati Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada, una memoria difensiva.

Le indagini erano nate a Napoli, ma poi erano state trasferite a Roma per competenza territoriale. Il lavoro degli inquirenti si concentra sulle presunte plusvalenze fittizie intorno all’acquisto del bomber nigeriano, che arrivò per 71 milioni, solo 50 dei quali spesi veramente dal Napoli, gli altri 21 con contropartite tecniche il cui valore non convince i pm.

La giustizia sportiva si è già espressa: nell’aprile del 2022 ha prosciolto sia il club che De Laurentiis. Solo se emergessero fatti nuovi si potrebbe riaprire un procedimento sportivo, con potenziale sanzione in termini di punti. Ma al momento non risultano fatti nuovi: le indagini ancora in corso sono quelle penali che hanno portato il fascicolo a Roma nel giugno del 2022.

Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza ha effettuato una serie di perquisizioni nella sede della FilmAuro a Roma e quartier generale del Napoli, cercando le fatture e la documentazione relativa alla compravendita di Osimhen e di altri 4 calciatori (il portiere Karnezis e i giovani Liguori, Manzi e Palmieri), che furono inseriti nell’affare per un controvalore di 20 milioni di euro sui 71 totali. Troppi, per i pm.

Doriano Rabotti

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