Kvara, il tempo degli addii. C’eravamo ’ottanta’ amati. Rilancio altissimo del Psg. Il Napoli non può resistere

C’è l’accordo di massima. La piazza mormora ma Khvicha non è più indispensabile

di LORENZO LONGHI
11 gennaio 2025
Khvicha Kvaratskhelia, 23 anni, un affaticamento muscolare lo terrà fuori dalla gara con il Verona. L’esplosione di David Neres lo ha reso più sacrificabile

Khvicha Kvaratskhelia, 23 anni, un affaticamento muscolare lo terrà fuori dalla gara con il Verona. L’esplosione di David Neres lo ha reso più sacrificabile

Forse è il caso che anche i tifosi del Napoli si rassegnino: così vanno le cose, così devono andare, e se anche fa male, non ci si può fare nulla. Khvicha Kvaratskhelia è oggetto di una trattativa tra il Napoli e il Paris Saint-Germain, del suo destino hanno già parlato, incontrandosi, l’agente del georgiano Mamuka Jugeli e il ds azzurro Giovanni Manna, e di qui a fine mercato – ma forse anche già la settimana prossima – diventerà, salvo sconvolgimenti, un calciatore del club francese, che lo segue da tempo e oggi sa che, affondando il colpo, può andare a segno, perché tutte le resistenze sono cadute.

Circa 80 i milioni necessari per il trasferimento e stanziati dal Psg post Mbappé, tra i 9 e i 10 milioni l’anno la cifra offerta al giocatore: questi, a grandi linee, sono i costi dell’affare, con il Napoli che potrebbe accontentarsi, si fa per dire, anche di qualche milione in meno e così, nel volgere di poche settimane, si concretizzerà un’operazione che sarebbe stato difficile immaginare anche solo a inizio stagione. La piazza mugugna, anche perché privarsi di Kvaratskhelia proprio oggi, con la squadra in testa alla classifica, apparentemente è un controsenso.

Il georgiano, peraltro, non è un calciatore qualunque, essendo stato il simbolo dello scudetto del 2023, il primo vissuto da almeno un paio di generazioni di napoletani, e sta per fare la fine degli eroi di quella cavalcata memorabile; non ci sono infatti più Kim Min-jae, che ha ballato solo in quella stagione e ha ceduto al primo invito a pagare la clausola rescissoria (da parte del Bayern Monaco), né Victor Osimhen, il cui rapporto con il club – che ne detiene ancora il cartellino, ma lo cederà al miglior offerente appena possibile – era già ai minimi termini la scorsa annata e da agosto è in prestito al Galatasaray, dopo una lunga telenovela con tanto di fuori rosa estivo.

Con Kvaratskhelia, tuttavia, la situazione non è mai stata così complessa e – anche se l’affaticamento muscolare che probabilmente lo terrà fuori dalla gara col Verona sembra molto politico – addirittura sembrava che il rinnovo fosse solo una formalità. Ma di formalità, nel calcio, si può parlare solo quando le firme sono state apposte sui contratti, e quella non è mai giunta. Ma cosa ha convinto il Napoli a questa svolta? Conte non ha posto particolari veti, nonostante i numeri del numero 77 in questa stagione siano stati in linea con il passato, al limite un po’ inferiori: 5 reti e 3 assist sinora, ma il punto è che l’esplosione di David Neres lo ha reso sacrificabile, considerando anche che il denaro che entrerà nelle casse del club – che oggi è certo, ma in estate chissà – permetterà almeno un paio di acquisti di livello, fra i quali un sostituto all’altezza (il nome caldo è quello di Federico Chiesa) e qualche puntello per la difesa.

La cifra consentirà pure una significativa plusvalenza a bilancio e, per quanto i conti non siano mai stati il problema del Napoli, a certi aspetti Aurelio De Laurentiis fa sempre molta attenzione.

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