Kvara, il tempo degli addii. C’eravamo ’ottanta’ amati. Rilancio altissimo del Psg. Il Napoli non può resistere
C’è l’accordo di massima. La piazza mormora ma Khvicha non è più indispensabile

Khvicha Kvaratskhelia, 23 anni, un affaticamento muscolare lo terrà fuori dalla gara con il Verona. L’esplosione di David Neres lo ha reso più sacrificabile
Forse è il caso che anche i tifosi del Napoli si rassegnino: così vanno le cose, così devono andare, e se anche fa male, non ci si può fare nulla. Khvicha Kvaratskhelia è oggetto di una trattativa tra il Napoli e il Paris Saint-Germain, del suo destino hanno già parlato, incontrandosi, l’agente del georgiano Mamuka Jugeli e il ds azzurro Giovanni Manna, e di qui a fine mercato – ma forse anche già la settimana prossima – diventerà, salvo sconvolgimenti, un calciatore del club francese, che lo segue da tempo e oggi sa che, affondando il colpo, può andare a segno, perché tutte le resistenze sono cadute.
Circa 80 i milioni necessari per il trasferimento e stanziati dal Psg post Mbappé, tra i 9 e i 10 milioni l’anno la cifra offerta al giocatore: questi, a grandi linee, sono i costi dell’affare, con il Napoli che potrebbe accontentarsi, si fa per dire, anche di qualche milione in meno e così, nel volgere di poche settimane, si concretizzerà un’operazione che sarebbe stato difficile immaginare anche solo a inizio stagione. La piazza mugugna, anche perché privarsi di Kvaratskhelia proprio oggi, con la squadra in testa alla classifica, apparentemente è un controsenso.
Il georgiano, peraltro, non è un calciatore qualunque, essendo stato il simbolo dello scudetto del 2023, il primo vissuto da almeno un paio di generazioni di napoletani, e sta per fare la fine degli eroi di quella cavalcata memorabile; non ci sono infatti più Kim Min-jae, che ha ballato solo in quella stagione e ha ceduto al primo invito a pagare la clausola rescissoria (da parte del Bayern Monaco), né Victor Osimhen, il cui rapporto con il club – che ne detiene ancora il cartellino, ma lo cederà al miglior offerente appena possibile – era già ai minimi termini la scorsa annata e da agosto è in prestito al Galatasaray, dopo una lunga telenovela con tanto di fuori rosa estivo.
Con Kvaratskhelia, tuttavia, la situazione non è mai stata così complessa e – anche se l’affaticamento muscolare che probabilmente lo terrà fuori dalla gara col Verona sembra molto politico – addirittura sembrava che il rinnovo fosse solo una formalità. Ma di formalità, nel calcio, si può parlare solo quando le firme sono state apposte sui contratti, e quella non è mai giunta. Ma cosa ha convinto il Napoli a questa svolta? Conte non ha posto particolari veti, nonostante i numeri del numero 77 in questa stagione siano stati in linea con il passato, al limite un po’ inferiori: 5 reti e 3 assist sinora, ma il punto è che l’esplosione di David Neres lo ha reso sacrificabile, considerando anche che il denaro che entrerà nelle casse del club – che oggi è certo, ma in estate chissà – permetterà almeno un paio di acquisti di livello, fra i quali un sostituto all’altezza (il nome caldo è quello di Federico Chiesa) e qualche puntello per la difesa.
La cifra consentirà pure una significativa plusvalenza a bilancio e, per quanto i conti non siano mai stati il problema del Napoli, a certi aspetti Aurelio De Laurentiis fa sempre molta attenzione.
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