Napoli, aria di addio per Di Lorenzo: sullo sfondo spunta l'Inter

Il capitano potrebbe essere arrivato a fine ciclo, per suo espresso desiderio: da monitorare il club nerazzurro, che a luglio già si legherà a Zielinski

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 maggio 2024
Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Napoli, 24 maggio 2024 - Tra i pochi rinnovi premio concessi da Aurelio De Laurentiis nella lunga e calda estate post scudetto c'era stato quello di Giovanni Di Lorenzo, il capitano eletto a emblema di un ciclo vincente culminato con l'acuto più bello. Eppure, forse proprio in quel periodo lì, qualcosa in seno al Napoli si è rotto a ogni livello, anche personale per quanto riguarda appunto il terzino: dalla panchina, tribolata nel passaggio multiplo da Luciano Spalletti a Francesco Calzona, con di mezzo le gestioni altrettanto sfortunate di Rudi Garcia e Walter Mazzarri, al rapporto con la piazza, senza dimenticare lo spogliatoio azzurro, magari incrinato proprio da qualche rinnovo premio a scapito di altri mai arrivati.  

Un disastro collettivo e personale

  Proprio Di Lorenzo, il simbolo di chi partendo dal basso, come si suol dire, ce l'ha fatta a suon di lavoro e impegno, era stato ricompensato con una firma fino al 2028 dietro pagamento di 3,5 milioni a stagione. Insomma, considerato l'età del terzino, un classe '93, l'investimento non è stato da poco da parte di De Laurentiis, che in un certo senso aveva eletto l'ex Empoli a collante di un gruppo quasi immutato nelle sue unità ma di fatto stravolto da una festa quasi senza precedenti. Le paure del patron erano fondate: nonostante il claim della festa scudetto, che parlava (poco profeticamente) dell'inizio di una nuova era, gli azzurri non solo non avrebbero bissato l'impresa compiuta la stagione precedente, ma sarebbero caduti in un buco nero che avrebbe via via tolto di mezzo ogni obiettivo. Prima, appunto, la conferma del tricolore, poi l'ingresso nella prossima Champions League, tra l'altro nell'anno in cui la Serie A qualifica cinque (o forse sei) squadre e, in generale, quello in qualsiasi competizione Uefa, tuttora appeso a un filo. Insomma, il disastro è completo e lo stesso Di Lorenzo ci ha messo molto del suo collezionando diverse prestazioni ben al di sotto degli standard: emblematica, tanto per restare in tema di obiettivi scivolati via, quella disastrosa contro il Frosinone che sarebbe costata la prematura eliminazione dalla Coppa Italia. Ecco, forse quella sera si è consumata la frattura tra Di Lorenzo, pesantemente criticato anche sul piano personale, e la piazza che sembra il preludio a una cessione già quest'estate.

L'Inter sullo sfondo

  Stavolta di mezzo non ci sono né un contratto in scadenza, come per Piotr Zielinski, né una clausola rescissoria: semplicemente, il capitano sente di aver esaurito il suo ciclo in azzurro, cominciato nel 2019 e proseguito nel solco di 230 presenze, 15 reti e 36 assist. Numeri importanti e ambizioni altrettanto pesanti che si scontrano con la realtà che vede De Laurentiis arbitro unico dell'eventuale cessione, che secondo radio mercato, a proposito di Zielinski, potrebbe vedere l'Inter molto interessata. Insomma, nel caso, per Di Lorenzo, così come per il polacco, il tricolore resterebbe cucito nel petto, ma con di mezzo tante differenze a livello affettivo e di percorso.

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