Napoli, bivio Europa per De Laurentiis alla vigilia dell'anno zero
Il patron ha cambiato diverse versioni di sé nel corso della travagliata stagione degli azzurri: l'ultima lo vede addirittura sperare nel mancato accesso alla Conference League, a dispetto della fine della striscia record
Napoli, 19 maggio 2024 - Fidarsi delle parole del camaleontico Aurelio De Laurentiis, soprattutto in tempi di vacche magre, può risultare fuorviante. Mai come in questa stagione il campionario dei dribbling del patron, tali da far invidia anche al miglior fantasista, si è arricchito settimana dopo settimana. In principio dai piani alti di Castel Volturno, dopo l'apoteosi scudetto, trapelava la voglia di aprire un ciclo vincente per dimostrare la non estemporaneità del trionfo della scorsa stagione. Poi, intuita la malaparata, l'asticella era stata abbassata fino alla qualificazione alla Champions League, il palcoscenico più prestigioso fondamentale per il Napoli per consacrarsi nell'élite del calcio mondiale. Il nuovo obiettivo era poi diventato il pass per una qualsiasi delle competizioni Uefa, tanto per prolungare la striscia record, senza eguali in Serie A, di presenza nei tornei continentali che oggi ammonta a 14 anni. Le ulteriori debacle hanno poi ribaltato ulteriormente il De Laurentiis pensiero, stavolta quasi desideroso di non entrare nella top 8 per vivere una stagione, la prossima, senza assilli infrasettimanali e dunque con tutte le energie riposte su un campionato ricco di incognite alla luce dell'imminente rivoluzione estiva. L'attuale posizione degli azzurri, ora decimi dopo il sorpasso operato anche dal Torino, sembra ammiccare al nuovo diktat del patron, che però nasconde altre insidie.
Il bivio finale
In caso di mancato ingresso nella suddetta top 8, oltre a evitare anche quella Conference League finora palcoscenico ideale delle squadre italiane, il Napoli dovrebbe infatti cominciare il cammino in Coppa Italia, un altro obiettivo che acquisisce spessore via via che vengono meno gli altri traguardi, praticamente a metà agosto, con il serio rischio di inficiare la preparazione fisica della squadra e di incappare in qualche rumoroso passo falso contro formazioni di leghe inferiori. Dunque, nel caso, la lunga estate del Napoli avrebbe ben altro sapore di quelle recenti, trascorse a cavallo tra Dimaro e Castel di Sangro nel segno del lavoro e dell'abbraccio con la piazza. Gli azzurri, nel caso, dovrebbero fare sul serio fin dall'inizio senza potersi concedere il margine di errore normalmente accettato, ma neanche tanto, nelle amichevoli della bella stagione: pena il rischio di salutare subito un obiettivo e di dilatare la frattura con una tifoseria già esausta e infuriata. Dunque, in vista dell'ultima di campionato, al Maradona contro un Lecce già salvo e forse anche già in vacanza, il bivio per il Napoli non è da poco: da una parte c'è l'anno zero totale, dunque senza Europa, apparentemente quasi auspicato da De Laurentiis, e dall'altra ci sono le residue speranze di accedere alla prossima Conference League, legate a doppia mandata alla Fiorentina, con un occhio sul campionato e un altro sulla finale contro l'Olympiakos, che potrebbe premiare anche la nona classificata. Il problema per gli azzurri risiede nel sorpasso incassato per mano del Torino: sempre ammesso che non qualificarsi alla Conference League sia davvero un problema per il camaleontico De Laurentiis che, c'è da giurarci, in caso di fumata bianca tirerà di nuovo in ballo la striscia record.Leggi anche - Giro d'Italia 2024, tappa 15: poker di Pogacar. Ordine d'arrivo e classifica generale
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