Napoli-Parma 2-1, Lukaku segna al debutto. Anguissa completa la rimonta

Sotto per il rigore trasformato da Bonny e graziati da due legni nel primo tempo, gli azzurri mettono la freccia nel maxi recupero. Ducali in dieci per il doppio giallo a Suzuki: senza più cambi, in porta va Delprato

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
31 agosto 2024
L'esultanza di Anguissa (Ansa)

L'esultanza di Anguissa (Ansa)

Napoli, 31 agosto 2024 - Chiudere il primo tempo sotto di un gol in casa con il Parma ed esserne quasi felice alla luce dei due legni colpiti dagli ospiti prima con Kowalski e poi con Bonny, che poi realizzerà il gol, su rigore, del momentaneo ed illusorio vantaggio. Il Napoli non ci sta e rientra in campo con la faccia cattiva e con anche diverse novità snocciolate via via da Conte: tra esse c'è Lukaku, che apre la rimonta completata sempre nel maxi recupero da 11' (che diventeranno molti di più) da Anguissa. Impossibile però ignorare quanto accaduto in precedenza: i ducali colpevolmente rinunciano a giocare e Pecchia, altrettanto colpevolmente, si gioca troppo presto tutti i cambi e così quando Suzuki viene espulso (contestatissimo il secondo giallo dal tecnico ducale) in porta ci va Delprato, subentrato nel primo tempo all'infortunato Valeri. Il 'nuovo' portiere non fa male, ma nulla può contro l'onda azzurra che si ingrossa via via che salgono i decibel del Maradona, alla seconda vittoria consecutiva.

Le formazioni ufficiali  

 Conte sceglie l'ormai consueto 3-4-2-1 aperto da Meret, protetto da Rrahmani, Buongiorno e Olivera, con Di Lorenzo e Mazzocchi sulle bande e la coppia Lobotka-Anguissa in mezzo al campo: l'unica punta è Raspadori, assistito da Politano e Kvaratskhelia. Pecchia vara un 4-2-3-1 che tra i pali vede Suzuki, con Valeri, Balogh, Circati e Coulibaly in una difesa schermata da Sohm e Bernabé: davanti c'è Bonny, rifornito da Man, Kowalski e Mihaila.  

Primo tempo  

 Il Napoli parte forte, scagliando diversi cross dalle parti di Suzuki, che in un'occasione esce anche male, salvato dai suoi compagni e dagli avversari. Tra essi il più pericoloso, come da previsioni, è Kvaratskhelia, che al 4' scalda il mancino, alto. Il Parma replica con Bonny, che si gira dal limite e tira, trovando il muro azzurro: poco dopo Pecchia perde per un guaio muscolare Valeri, rilevato da Delprato. All'11' Suzuki esce ancora così così dagli sviluppi di un corner guadagnato dal solito Kvaratskhelia e rilancia subito l'azione: la palla arriva a Mihaila, che penetra in area e calcia, trovando solo l'esterno della rete. Gli ospiti crescono e mandano al tiro Bernabé: la palla schizza in calcio d'angolo. Al 15' il Maradona trema due volte nel giro di pochi secondi, salvato dai legni: il primo, la traversa, lo centra Kowalski di testa su cross di Delprato, il secondo, un palo, lo colpisce Bonny con una conclusione da fuori. Il Parma ha la bravura di non abbattersi di fronte alla sfortuna e prima manda al tiro Mihaila, impreciso, e poi guadagna un rigore quando al 19' Meret in uscita travolge Bonny, servito alla grande da Sohm: dal dischetto va proprio il francese, che beffa il portiere azzurro con una trasformazione centrale che a lui vale il primo gol in Serie A e ai ducali un vantaggio più che meritato. Il Napoli è sotto choc ma al 23' prova a reagire con un traversone che trova Mazzocchi, bravo a vincere il duello con Coulibaly e a colpire di testa: Suzuki fa sua la sfera. Al 25' Kvaratskhelia prova a suonare la carica per i suoi con una conclusione al volo che Delprato devia quel tanto che basta per evitare guai peggiori. Al 29' proprio il nuovo entrato rischia di beffare con un retropassaggio velenoso Suzuki, che si salva con i piedi. Non pago del risultato, il Parma continua ad attaccare al 32' con Bernabé, che riceve da Man e tira, mancando di poco il bersaglio. Il Napoli riparte subito con Olivera, che appoggia al limite per Politano, che alza troppo la mira. Al 40' fa decisamente meglio Kvaratskhelia, che con il destro cerca il primo palo ma trova i guantoni di Suzuki, con Circati che poi allontana la sfera. In chiusura di frazione il protagonista diventa Bernabé, che prima sciupa una punizione molto interessante (ammonito Anguissa per fallo tattico su Mihaila) e poi si riscatta anticipando alla perfezione Olivera su un cross tagliato di Lobotka, di fatto l'ultima azione prima del duplice fischio di Tremolada: il Napoli è sotto, ma alla luce delle chance avute dal Parma, il solo gol da recuperare sembra quasi un affare.

Secondo tempo

  Conte lascia nello spogliatoio Olivera, rimpiazzato da Spinazzola, mentre Pecchia dà fiducia agli stessi protagonisti che avevano chiusi la prima frazione: tra essi c'è Mihaila, che devia in corner un cross di Politano. Al 52' si rivede Kvaratskhelia, il più vivace dei suoi, che calcia dal limite: Suzuki viene aiutato da una deviazione e para senza problemi. Al 54' Raspadori, al primo guizzo della sua partita, conclude dal centro dell'area ma trova il tocco decisivo di Balogh, che poi si ripete su Politano a testimonianza dell'estrema sofferenza del Parma in questa fase del match. Poi ci riprova Kvaratskhelia con l'ennesima botta dalla distanza, ma ci vuole ben altro per beffare Suzuki, che al 56' vede volare alle stelle la conclusione di Raspadori su suggerimento di Spinazzola. Pecchia cambia: dentro Almqvist e Cancellieri per Kowalski e Bonny, il momentaneo match winner a sorpresa tolto dalla mischia. Resta invece in campo Man, che al 59' si beve Spinazzola, rientra sul sinistro e calcia, trovando solo un corner: gli azzurri si difendono bene e ripartono subito con il solito Kvara, che cerca Politano ma trova la gran diagonale di Coulibaly. Il georgiano al 60' ci prova in prima persona, ma il tiro è debole e centrale. Al 62' arriva il momento più atteso dal Maradona, che accoglie Lukaku, che subentra a Raspadori. Pronti, via e il belga tasta subito i riflessi di Suzuki, bravo in uscita prima che il fuorigioco vanifichi tutto. Al 66' il Napoli si unisce al festival dei legni, trovando il suo primo della partita con Buongiorno, che sbuca sul secondo palo sul cross di Lobotka ma trova solo la traversa: anche in questo caso però il fuorigioco annulla le emozioni del Maradona. Dopo una lunga fase di apnea, il Parma torna ad affacciarsi in attacco con una botta murata di Cancellieri: poi, dall'altro lato, arriva il momento di Neres, che rileva Politano, mentre Pecchia inserisce Charpentier e Osorio per Mihaila e Balogh. Al 74' Neres sbaglia l'appoggio per Lukaku: sul prosieguo dell'azione Lobotka viene murato. Al 76' arriva l'episodio potenzialmente propizio per la rimonta azzurra: Suzuki, già ammonito, in uscita colpisce prima il pallone e poi Neres, con Tremolada che estrae un altro giallo e poi il rosso. I problemi per Pecchia, nervosissimo per il provvedimento arbitrale, non sono finiti qui, perché il suo Parma ha esaurito i cambi: tra i pali ci va Delprato. Conte prova ad approfittarne inserendo anche Simeone per Mazzocchi, ma il primo intervento da portiere di Delprato, in uscita su cross di Neres, è ottimo. Con una situazione così il Napoli comincia a tirare da ogni zolla, in particolare con Kvaratskhelia, ma Delprato tiene specialmente su un'uscita su Lukaku, che poi viene steso da Osorio: della battuta se ne incarica il georgiano, che la esegue come peggio non potrebbe. All'86' sbaglia anche Simeone, disturbato sull'imbucata da Almqvist: il Cholito ci riprova di testa su cross di Kvaratskhelia, ma la mira è infelice. All'88' il duello tra Simeone e Almqvist si ripropone e stavolta per Tremolada c'è anche un'irregolarità da parte del difendente: ne consegue un rigore che sarà però revocato dopo on field review. Finita qui? Macché: i minuti di recupero sono addirittura 11, al secondo dei quali Lukaku bagna con il gol il suo debutto su una perfetta imbucata di Spinazzola chiusa da una conclusione di potenza a incrociare. Il Parma è al tappeto e al 95' serve un super Osorio per allonanare il cross per Simeone. Al 96' Almqvist chiude su Neres, causando un corner che sarà battuto proprio dal brasiliano, per l'incornata vincente di Anguissa. Per il Napoli è il punto della vittoria anche se per festeggiarla bisogna ancora aspettare perché Tremolada allunga ancora il maxi recupero: una beffa ulteriore per il Parma, una dolce attesa per gli azzurri.  

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