Napoli-Venezia 1-0, decide Raspadori all'ultimo. Azzurri primi con l'Atalanta
Per Lukaku un rigore sbagliato e un palo, mentre l'ex Sassuolo entra e segna al primo pallone utile, facendo calare al meglio il sipario sul 2024 dei suoi
Napoli, 29 dicembre 2024 - Se Kvaratskhelia stecca e Lukaku pure, sbagliando un rigore e trovando solo il palo in un'altra occasione, entrambe accomunate dai grandi riflessi di Stankovic, a Conte serve pescare il jolly buono dalla panchina che risponde al nome di Raspadori, non esattamente una novità nel corso della sua avventura in azzurro. L'ex Sassuolo entra per Anguissa e diventa la variabile impazzita di una partita più complicata del previsto per il Napoli, che a tratti presta anche il fianco alle ripartenze del Venezia, ancora una volta coraggioso contro le grandi ma non altrettanto bravo e fortunato a portare punti a casa nonostante oggi in effetti, a ben vedere, gli episodi sembravano remare dalla parte degli ospiti. Invece Raspadori entra e decide nei pochi palloni toccati, mandando gli azzurri in vetta alla classifica insieme all'Atalanta.
Le formazioni ufficiali
Il 4-3-3 di Conte si apre con Meret, protetto da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera: a centrocampo ci sono Anguissa, Lobotka e McTominay, mentre in attacco tocca a Neres, Lukaku e Kvaratskhelia. Di Francesco replica con un 3-4-3 aperto da Stankovic, protetto da Altare, Idzes e Sverko, con Zampano e Carboni come quinti: in mezzo al campo ci sono Ellertsson e Nicolussi Caviglia, mentre davanti agiscono Yeboah, Oristanio e Busio.
Primo tempo
Al 3' un tentativo di triangolo tra Di Lorenzo e Lukaku, complice una deviazione, frutta solo un corner: dagli sviluppi Neres cerca e trova un filtrante per Rrahmani, il cui diagonale viene respinto con un miracolo da Stankovic. Dall'altro lato Yeboah e Oristanio provano a dialogare in velocità, senza successo. Al 7' Lukaku scarica per McTominay, che da posizione laterale trova un altro corner: batte Neres a cercare proprio lo scozzese, ma la parabola finisce sul fondo. Al 15' Stankovic, che poco prima aveva intercettato un cross di Lukaku, risponde con i pugni a una botta di Kvaratskhelia dall'interno dell'area. Il Venezia soffre ma prova a farsi vedere con una punizione da zona esterna guadagnata da Yeboah, che poi al 20' chiama Meret al miracolo di piede su suggerimento di Zampano, partito in posizione sospetta. Neres prova poi a prendere in mano la situazione prima con un cross per Anguissa, allontanato dalla difesa ospite, e poi con una conclusione da fuori che finisce in curva. Al 30' Altare (ammonito poco dopo per un fallo su Kvaratskhelia) quasi rischia l'autogol su un cross di Olivera: il seguente corner battuto proprio dal georgiano termina direttamente sul fondo. Il Napoli comincia a collezionare corner un sequenza, chiusa al 35' dal fischio dell'arbitro Cosso, che indica il dischetto dopo il tocco di braccio di Idzes sul cross di Olivera, lanciato da un tacco di Anguissa: Lukaku va teso e angolato, ma non abbastanza per Stankovic, che si distende alla sua sinistra e respinge. Nonostante l'occasione sciupata, gli azzurri insistono e al 39' sfiorano la rete con un piattone altissimo di Anguissa a chiusura di un'azione tambureggiante dei suoi, di fatto l'ultima del primo tempo.
Secondo tempo
All'alba della ripresa il copione resta lo stesso, così come sono uguali le formazioni in campo: il Napoli attacca, ma il Venezia non disdegna di ripartire e al 48' serve un ottimo anticipo di Juan Jesus su Ellertsson sul cross di Yeboah. Al 55' Olivera conclude da fuori dopo l'ennesimo assedio azzurro all'area ospite: la palla sfila sul fondo senza deviazioni. Al 58' un cross da posizione defilata per il Venezia si rivela troppo lungo: sul ribaltamento di fronte Lukaku scarica per Kvaratskhelia, che va di punta e non crea problemi a Stankovic, che da quelle parti oggi ha visto di peggio. Di Francesco apre la girandola dei cambi inserendo Candela per Carboni. Al 62' Di Lorenzo smanaccia su Oristanio, che lo aveva ubriacato a suon di finte: per Cosso è fallo e la punizione, quasi un corner corto, chiama Meret all'intervento per evitare la beffa. Al 64', dopo il rigore fallito, c'è un altro lampo di Lukaku: sfondamento, complice un rimpallo fortunoso su Idzes, e conclusione in diagonale che si spegne sul secondo palo dopo un tocco determinante di Stankovic. Al 69' Olivera serve ancora Lukaku, per un corridoio che comincia a funzionare, ma la botta finisce in curva sud. Conte getta nella mischia Raspadori per Anguissa, mentre Di Francesco lancia Andersen e Pohjanpalo per Ellertsson e Yeboah. Kvaratskhelia prova a spezzare l'incantesimo prima con una botta da dentro l'area e poi con una rasoiata da fuori: nel primo caso Stankovic blocca in due tempi, nel secondo la palla termina fuori. Sono di fatto le ultime giocate, tutt'altro che indimenticabili, del georgiano, che fa spazio a Politano, con Neres che dunque va a sinistra. Al 78' Lukaku imbuca per McTominay, che da solo davanti a Stankovic cincischia troppo invece di tirare al momento opportuno. Il killer instinct all'80' non manca a Raspadori, che gira di potenza un cross di Neres sporcato da Candela. All'81' Olivera va a un soffio dal raddoppio, così come poco dopo fa Lukaku, che apre troppo la conclusione dal limite dell'area piccola. Conte dà minuti a Spinazzola per un esausto Olivera: dall'altro lato entrano Bjarkason ed El Haddad per Zampano e Oristanio. I 5' di recupero si aprono con un coast to coast di Lukaku che si chiude con l'intervento a fatica della difesa ospite, che respinge anche una botta di McTominay su assist di Politano. Il gol della sicurezza non arriva, ma non arriva neanche quello del Venezia, che cede di misura a un Napoli che vola così in testa alla classifica insieme all'Atalanta.
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