Ndicka crolla, dalla grande paura al sollievo. Udinese e Roma decidono di fermarsi

Il difensore si accascia al suolo, portato all’ospedale per problemi cardiaci: è fuori pericolo. Squadre e arbitro sospendono la gara al 72’

di DORIANO RABOTTI -
15 aprile 2024
Ndicka crolla, dalla grande paura al sollievo. Udinese e Roma decidono di fermarsi

Ndicka crolla, dalla grande paura al sollievo. Udinese e Roma decidono di fermarsi

Stavolta hanno fatto tutti la loro parte, e ora che Evan Ndicka è fuori pericolo e sorride ci si può concentrare anche su quello, sul modo finalmente adulto e umano con cui il calcio ha affrontato la grande paura. Quella che ha fatto correre un brivido freddo lungo la schiena dei calciatori, ma anche di tutti gli spettatori presenti a Udine e a quelli che guardavano la tv, mentre il difensore ivoriano della Roma si adagiava al suolo toccandosi il petto, a palla lontana.

A sera il bollettino medico parlava di codice giallo, ma escludeva l’infarto, e la Roma postava una foto del ragazzo sorridente dal letto d’ospedale. Già poco dopo le 20, secondo la Sores, la Centrale operativa sanitaria regionale, il calciatore di 24 anni era "in codice giallo", quindi non in pericolo di vita. Il suo allenatore De Rossi, dopo averlo visitato in ospedale, uscendo ha detto ai giornalisti "Bene, bene", prima di riunirsi alla squadra che lo aspettava fuori dall’ospedale sul pullman. La Roma ha postato sui social una foto sorridente: "Lo spirito di Evan è buono".

Saranno necessari accertamenti, il punto su cui si stanno concentrando i medici non riguarda solo la situazione cardiaca. Ma è stato proprio il cuore del giocatore ad allarmare i medici che lo hanno soccorso subito: Ndicka si è seduto a terra, è rimasto sempre cosciente mentre veniva portato velocemente negli spogliatoi in barella ed è stato subito sottoposto a un elettrocardiogramma all’interno dello stadio, uno dei più moderni d’Italia. L’esame ha suscitato qualche dubbio sulla possibilità di disturbi cardiaci, a quel punto il difensore è stato trasferito d’urgenza in ambulanza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, che dista pochi minuti. Una volta arrivato, i medici hanno potuto approfondire gli esami, monitorando non soltanto il cuore. Impossibile non ricordare che proprio a Udine, sei anni fa, ci lasciò Davide Astori, anche se lui era in hotel. Impossibile non pensare a Morosini ed Eriksen, mentre i secondi sembravano ore scorrendo nel fuoco lento del dubbio.

Al minuto 72, la partita è stata fermata da Daniele De Rossi che ha chiesto all’arbitro Pairetto due minuti per capire le condizioni del ragazzo. Quando è tornato dallo spogliatoio, l’allenatore della Roma ha nuovamente parlato con l’arbitro e con l’allenatore dell’Udinese Cioffi, spiegando che i giocatori erano troppo scossi e non se la sentivano di giocare. Ed è giusto sottolineare come tutti, da Pairetto a Cioffi e Balzaretti per l’Udinese, non abbiano avuto dubbi nel fare la cosa migliore pensando alla salute del ragazzo e non al risultato (era 1-1, gol di Pereyra al 23’ e Lukaku al 64’). Lo ha sottolineato anche Antonello Venditti, cuore giallorosso, sui social: "Per una volta un esempio positivo e immediato anche da arbitro e dirigenza di entrambe le squadre... grazie Udine!".

Quando sarà decisa la data, la partita riprenderà dal minuto 72. Ma è la cosa meno importante.

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