Napoli, si sbloccano le uscite: via Ostigard e Lindstrom. No del club a Hermoso

In attesa della soluzione alla vicenda Osimhen, gli azzurri piazzano due esuberi prima di dire di no allo spagnolo, svincolato di lusso. Intanto Cheddira sale di colpi e si guadagna la conferma

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
24 luglio 2024
Leo Ostigard (Ansa)

Leo Ostigard (Ansa)

Napoli, 24 luglio 2024 – Messi a referto i primi acquisti, quelli più urgenti, il mercato di casa Napoli sta vivendo una fase di riflessione dettata dalle nuove contingenze: senza smaltire gli esuberi ora è difficile aprirsi a nuovi ingressi. Certo, quando nella voce esuberi figura il nome di Victor Osimhen la questione assume connotati impronosticabili fino a qualche mese fa. Da allora all'ombra del Vesuvio è cambiato tutto e tra le 'vittime' illustri c'è proprio il nigeriano, senza la cui cessione rischia di paralizzarsi la principale trattativa dell'estate: quella che dovrebbe vestire di azzurro Romelu Lukaku, il pupillo di Antonio Conte. Proprio quest'ultimo, come da previsioni e come preannunciato in prima persona, sta avendo molta voce in capitolo nelle scelte del club partenopeo, che qualche vecchio 'vizio' però, nonostante l'annuncio in pompa magna dell'inizio di una nuova era (con tanto di logo rinnovato della società), se lo porta ancora dietro.

La smentita per Hermoso, il precedente di Cucurella e l'uscita di Ostigard

Sempre pericolosamente in bilico tra ciò che dovrebbe essere un account ufficiale e in un certo senso istituzionale e una pagina web dedicata alla divulgazione delle notizie o, peggio, delle opinioni personali, tramite i propri social il Napoli ha allontanato forse definitivamente Mario Hermoso, prima elogiato ("il pur bravo") e poi declassato dietro i nuovi arrivi, quelli di Rafa Marin e Alessandro Buongiorno, che in linea teorica dovrebbero aver chiuso il mercato del reparto arretrato. La realtà parla invece dell'imminente uscita di Leo Ostigard, che dopo qualche titubanza iniziale si sarebbe deciso ad accettare la destinazione del Rennes, portando nelle classe del club partenopeo, ovviamente in caso di fumata bianca, 7 milioni. Sbarcato nel capoluogo campano nell'estate 2022 dal Brighton, il norvegese era costato 5 milioni di parte fissa più 3-4 milioni di bonus. Nel frattempo il classe '99 avrebbe scritto il suo nome sull'albo d'oro dello scudetto vinto dal Napoli nella stagione 2022-2023, ma soltanto ricoprendo il ruolo di comprimario e senza mai riuscire a scalare le gerarchie nemmeno nell'annata successiva, quella del crollo generale. Con l'operazione quasi in via di definizione, a sentire il Napoli la situazione in difesa è comunque cristallizzata al di là dei già citati Marin e Buongiorno: per ora il reparto arretrato, per la precisione il pacchetto centrali, annovera anche Amir Rrahmani, Juan Jesus e il jolly Giovanni Di Lorenzo, il 'figliuol prodigo' che all'occorrenza può ricoprire anche il ruolo di braccetto di destra e addirittura pure di sinistra. Insomma, la batteria è bella folta e qualitativa, ma l'impressione è che qualora dovesse uscire davvero Ostigard, come sembra, un altro innesto potrebbe servire. Difficile, a questo punto, che l'eventuale nuovo arrivo risponda al nome di Hermoso, al quale stamattina avranno fischiato parecchio le orecchie dopo il tweet del Napoli, che a molti ha dato anche il sentore di mera pretattica volta ad accelerare i tempi, mettendo spalle al muro il corteggiatissimo ex Atletico Madrid. In realtà, non è detto che sia così. Un precedente al riguardo esiste già e, curiosamente, parla sempre spagnolo. Correva la primavera 2020 e da radio mercato abbondavano gli accostamenti al Napoli di Marc Cucurella, allora in forza al Getafe. Quasi con sdegno, Aurelio De Laurentiis si affrettò a smentire l'esistenza di qualsiasi trattativa, asserendo con fierezza a mezzo social di non conoscere né il giocatore né i quadri dirigenziali della società iberica. Ebbene, da allora quel terzino sinistro dalla vistosa e ormai iconica capigliatura si sarebbe imposto prima al Brighton e poi soprattutto al Chelsea come uno dei migliori interpreti del ruolo in Europa. Dici Europa e, manco a dirlo, il pensiero va alla recente conquista dell'Europeo da parte della Spagna, con Cucurella tra i migliori giocatori del torneo (al netto dell'ombra del fallo di mano non sanzionato contro la Germania). Insomma, non sempre le smentite del Napoli sono di facciata. E, soprattutto, non sempre sono lungimiranti.

Lindstrom in uscita. Mentre Cheddira...

Dalla difesa all'attacco, reparto vicino a mettere a referto un'altra uscita. Si tratta di quella di Jesper Lindstrom, vicino a trasferirsi all'Everton con la formula del prestito oneroso, dal valore di 3 milioni: il diritto di riscatto è invece fissato a 22 milioni, andando così a sfiorare la somma sborsata appena un'estate fa dal Napoli (compresa tra i 25 e i 30 milioni) per strappare all'Eintracht Francoforte colui che sembrava uno dei migliori esterni in piazza. Invece le cose per il danese sarebbero andate diversamente, forse per colpe personali o forse semplicemente per l'incapacità di salvarsi dal naufragio collettivo azzurro. Fatto sta che per lui, a secco l'anno scorso sia per i gol sia per gli assist, non ci sarà la chance per la redenzione nonostante i lampi di classe mostrati nelle prime sgambate stagionali, seppur con la tara della bassa qualità degli avversari. Un bomber delle amichevoli estive finora c'è stato e risponde al nome di Walid Cheddira, a segno già due volte: un bottino che, unito a quanto mostrato negli anni scorsi con le casacche di Bari e Frosinone, rischia (si fa per dire) di far scalare le gerarchie al marocchino, che potrebbe diventare il nuovo attaccante azzurro di riserva. Anche per incastrare quest'altro tassello serve una cessione e non si allude a quella di lusso di Osimhen. Il riferimento è a Giovanni Simeone, finito fortemente nell'orbita della Lazio per sostituire Ciro Immobile. Certo, l'infortunio muscolare arrivato dopo appena 18' in campo nell'amichevole contro il Mantova non aiuta il mercato e di certo non stimola gli acquirenti a investire su un giocatore già non più giovanissimo per il quale il Napoli, nonostante tutto, chiede non meno di 15 milioni. Forse troppi per una riserva, così come sono decisamente troppi i 120-130 milioni pretesi per Osimhen, intorno al quale non a caso sta calando un silenzio preoccupante che rischia di pesare sull'intero mercato azzurro, che intanto vive un'accelerata sul fronte delle uscite cosiddette minori.

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