Napoli-Mantova 3-0: Lindstrom, Spinazzola e Cheddira a segno nel giro di 16'

Avvio sprint degli azzurri nell'ultima amichevole di Dimaro, che dura pochissimo per Simeone, fuori per infortunio. Osimhen invece, nel mirino del Psg, resta in tribuna

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 luglio 2024
Leonardo Spinazzola (Ansa)

Leonardo Spinazzola (Ansa)

Napoli, 20 luglio 2024 - Dopo l'Anaune Val di Non il Napoli alza il livello e nella seconda e ultima amichevole del ritiro di Dimaro sfida il Mantova, neopromosso in Serie B e guidato da Possanzini, per qualche settimana osservato speciale del quartier generale di Castel Volturno. Ad alzarsi è anche l'asticella della condizione degli azzurri, apparsi più pimpanti rispetto al primo test, con la pratica che viene risolta nel giro di 16': a segnare sono, in sequenza, Lindstrom, Spinazzola e Cheddira.

Poi, tra cambi e carichi di lavoro che hanno presentato il proprio conto, il ritmo è calato nel contesto di un secondo tempo in cui l'attenzione, suo malgrado, l'ha catalizzata Simeone, che si è fermato per un fastidio all'inguine tutto da valutare. Il responso sarà atteso con ansia da Conte ma forse ancora di più dai piani altissimi del club partenopeo, che potrebbero aver inserito il Cholito nell'elenco dei giocatori in uscita per racimolare un tesoretto da reinvestire. Quando si parla di Osimhen, ancora una volta in tribuna, il gruzzolo dell'ipotetica cessione si arricchisce di molti zeri: nel caso del nigeriano, sempre più nel mirino del Paris Saint-Germain, il confine tra un'assenza dovuta a guai fisici e una scelta dettata dalle voci di radio mercato è molto labile.

A proposito di mercato: continua a pagare dividendi, almeno in queste prime sgambate stagionali, l'ingaggio di Spinazzola, ancora una volta in gol e, in generale, apparso in ottima condizione fisica, proprio lui che paga la nomea di giocatore molto fragile. Lo schema destra-sinistra con partenza da Politano sta già mandando in tilt le difese avversarie, seppur non ancora probanti. E' invece in uscita Lindstrom, che piace parecchio all'Everton: difficile immaginare che una rete contro il Mantova basti a cambiare il destino del danese, che sta provando a mettersi in mostra come Cheddira, ancora in gol e sempre più in procinto di conquistarsi i galloni di attaccante di riserva. In generale, in un Napoli ancora privo delle stelle e indietro di condizione, si raccolgono buoni segnali soprattutto dai volti nuovi: dagli innesti del mercato ai giocatori al rientro dai vari prestiti, come Caprile, che di lavoro da svolgere ne ha poco e che, in una delle poche sollecitazioni, viene aiutato anche dal palo. Cala così il sipario sul primo ritiro estivo del Napoli, che domani lascerà la Val di Sole per poi approdare a Castel di Sangro il 25 luglio, dove entrerà ancora di più nel vivo la preparazione al match di Coppa Italia contro il Modena, in programma al Maradona il 10 agosto.

Primo tempo

Conte lancia un 3-4-2-1 aperto da Caprile, protetto da Marin, Rrahmani e Natan, con Mazzocchi e Spinazzola sulle corsie e la coppia Iaccarino-Anguissa in mezzo al campo: l'unica punta è Cheddira, assistito da Politano e Lindstrom. Possanzini replica con 4-3-3 che vede in campo Festa, Fedel, Brignani, Redolfi, Panizzi, Wieser, Burrai, Trimboli, Galuppini, Mancuso e Fiori. Gli azzurri sbloccano subito la contesa: è il 4' e Iaccarino ruba una palla che passa poi a Politano, che a sua volta apre per Lindstrom, che va a segno con un preciso diagonale. All'8' Spinazzola potrebbe già raddoppiare con un colpo di testa su suggerimento ancora di Politano che trova Festa attento. Le prime tracce di Mantova arrivano poco dopo, quando Galuppini prova la botta dalla distanza senza la giusta precisione. E' una fiammata estemporanea, perché al 10' il Napoli raddoppia proprio con Spinazzola, che arriva con i tempi giusti sullo scarico di Cheddira, a sua volta servito da Mazzocchi.

Al 15' Wieser di prima manda alta la palla a chiusura di una bella azione dei suoi, che al 16' rischiano grosso quando Cheddira prova a capitalizzare al meglio la ripartenza orchestrata da Mazzocchi: Brignani devia la sfera in corner e proprio dagli sviluppi del tiro dalla bandierina il solito Cheddira cala il tris dopo un batti e ribatti in area. I ritmi calano fino al 33', quando Natan commette un fallo da posizione interessante per il Mantova: della battuta se ne incarica Burrai, con Caprile chiamato a smanacciare la palla sopra la traversa. Ne consegue un corner che vede i lombardi a un passo dalla rete con Mancuso, che tira dopo una bella azione di Fiori: Caprile devia sul proprio palo prima che Rrahmani conceda un altro giro dalla bandierina. Al 38' gli azzurri partono ancora in ripartenza: Spinazzola scambia con Cheddira, il cui tiro viene deviato in angolo. L'ultima occasione del primo tempo è firmata dal Mantova con Fiori, che al 42' fa tutto bene: compresa la conclusione a giro, che infatti sfiora l'incrocio dei pali.

Secondo tempo

Il Napoli rientra in campo con Contini, Rrahmani, Ostigard, Juan Jesus, Zerbin, Anguissa, Iaccarino, Mario Rui, Ngonge, Lindstrom e Simeone: proprio quest'ultimo, dopo una palla persa dal Mantova, ha sui piedi l'occasione per il poker, ma manca il bersaglio, con Galuppini che dall'altro lato lo imita. Il Cholito ci riprova al 61', sfiorando l'impatto di testa sul cross di Mario Rui che poi diventa quasi buono per Zerbin, che a sua volta è in ritardo di poco: è di fatto l'ultima giocata della brevissima partita di Simeone, costretto a uscire poco dopo per un problema all'inguine, con Ambrosino a rimpiazzarlo. A uscire poi è anche Lindstrom, rilevato da Gaetano: curiosamente una staffetta tra due giocatori dati in uscita da radio mercato così come Osimhen, in tribuna. Al 73' Ngonge fa tutto da solo e tutto bene: compreso l'assist per Mario Rui, che non riesce però a crossare. Conte cambia: fuori Rrahmani e Iaccarino e dentro Mezzoni e Russo. All'80' Anguissa lavora una palla per Ambrosino, il cui tentativo viene contrato dalla difesa lombarda. L'ultima emozione della partita arriva all'87', quando Anguissa si incarica della battuta di una punizione dal limite: la palla però esce di molto, facendo in modo che il tabellino non cambi più, fermo sul 3-0 dei primi 16'.

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