Re Carlo torna a Napoli, una nostalgia Real: "Questa per me è la partita più difficile"

Ancelotti ritrova De Laurentiis da avversario dopo il primo esonero: "Ma siamo rimasti amici, ricordo un’esperienza positiva"

di PAOLO FRANCI -
3 ottobre 2023
Carlo Ancelotti torna a Napoli dove subì il primo esonero della sua carriera

Carlo Ancelotti torna a Napoli dove subì il primo esonero della sua carriera

Napoli, 3 ottobre 2023 – Re Carlo torna a Napoli. Laddove quella decapitazione pallonara sembrò non solo la fine prematura di un’intenzione strombazzata. Eh già. Disse Aurelio De Laurentiis a quei tempi: "Un allenatore così lo voglio a vita, un po’ come è accaduto a Ferguson con l’United".

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Quanto porta male quel riferimento a Sir Alex e alla longevità panchinara esibita dai presidenti, lo sanno decine di allenatori che sono passati per il Belpaese. E Re Carlo Ancelotti almeno su questo non ha fatto eccezione. Torna a Napoli per affrontare la sua ex squadra che porta quella cosa tricolore sul petto che avrebbe voluto portare lui, costruttore seriale di trionfi. Torna a Napoli e alza il suo famoso sopracciglio a chi gli ha ricordato: "Ehi, Carlo, davvero dormi nell’albergo in cui ADL ti cacciò?". Sorriso e spallucce, quasi un sacrilegio nella terra consacrata alla scaramanzia. Torna a Napoli carico di gloria e chi lo avrebbe mai immaginato?

Fu cacciato in modo inaspettato, perché un 4-0 in Champions non può mai far rima con esonero. A Napoli, terra di fantasia infinita, successe anche questo. Re Carlo ne fece quattro al Genk ma non gli bastò per convincere De Laurentiis. E non solo, il suo Napoli si qualificò primo nel girone e da imbattuto, mai successo prima. Poi fu Everton. E alzi la mano chi non pensò che, dopo aver guidato le portaerei del pallone, quello non fosse segnale del declino. Andare a Napoli e poi all’Everton nell’altra Liverpool. E invece.

E invece, appunto, Re Carlo è pronto a un capolavoro assoluto. Torna a Madrid nel 2021 e fa il record: vincendo la Liga diventa l’unico allenatore ad aver vinto il titolo nei Big Five (Serie A, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania). Lui che nel 2014 aveva firmato la ‘Decima’ dei Blancos madrileni, ci rifà di nuovo: la vince col pronostico contromano e un Real mix perfetto di giovani e stagionati e diventa l’unico tecnico della storia ad aver vinto quattro Champions League.

Dire che torna a Napoli da trionfatore è dire poco. Però chi pensa che ci sia astio o tensione, sbaglia. Tra De Laurentiis e Ancelotti il rapporto è rimasto sano, di amicizia, a prescindere da scelte e decisioni. "Resterà il ricordo di una esperienza positiva – dice Ancelotti, riconoscendo il valore del Napoli –. E’ la partita più difficile della fase a gironi per noi, la realtà è che la maglia del Real Madrid pesa per tutti, in maniera positiva per noi, ma anche per gli avversari. il Real Madrid è un’istituzione in questa competizione e credo che questo aiuti".

Un’istituzione che Rudi Garcia cercherà di graffiare, buttando giù dal trono Re Carlo per la seconda volta. Non in quel famoso hotel, ma nel delirio del Maradona.

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