Napoli-Verona 2-1, Ngonge e Kvaratskhelia firmano la rimonta azzurra

Il Maradona trema quando Coppola porta avanti l'Hellas. Poi il fresco ex e il georgiano completano la riscossa dei partenopei, ancora vincitori in zona Cesarini

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
4 febbraio 2024
Napoli-Verona: l'esultanza di Ngonge (Ansa)

Napoli-Verona: l'esultanza di Ngonge (Ansa)

Napoli, 4 febbraio 2024 - Ancora una volta il Napoli formato Mazzarri si risveglia nella coda del match e ribalta uno svantaggio. Stavolta a gelare il Maradona era stato Coppola, che per soli 7' aveva illuso il suo Verona di poter trovare una vittoria di prestigio e utile a ridare linfa alla lotta salvezza. Niente da fare: gli azzurri, anche grazie ai cambi, prima impattano con Ngonge, al fresco gol da ex e poi mettono la freccia con Kvaratskhelia, che ritrova il piatto forte della casa (destro a giro sul secondo palo) e firma il definitivo 2-1 che tiene i suoi in scia della zona Europa.

Le formazioni ufficiali

Come da indiscrezioni della vigilia, Mazzarri torna al 4-3-3. Si parte dalla porta, difesa da Gollini e si passa al resto della retroguardia, formata da capitan Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui, si passa per la mediana, composta dal rientrante Anguissa, Lobotka e Cajuste, prima di giungere a un attacco al centro del quale svetta l'ex di giornata Simeone, rifornito da Politano e Kvaratskhelia. Baroni si affida a un 4-2-3-1 aperto da Montipò, protetto da Tchatchoua, Coppola, Dawidowicz e Cabal, a loro volta schermati da Serdar e Duda: l'unica punta è Noslin, assistito da Lazovic, Suslov e Folorunsho.  

Primo tempo

Il Napoli prova subito a giocare in profondità per aprire il fortino del Verona: al 6' Lobotka premia il taglio di Simeone, anticipato in maniera provvidenziale da Coppola. Al 10' i gialloblù suonano il primo squillo con Folorunsho, che ci prova dalla distanza: la mira del suo destro non è precisa. All'11' è invece ottima quella di Kvaratskhelia, che riceve al limite da Lobotka e scarica il mancino, con Montipò che replica in tuffo. L'Hellas ha a disposizione praterie in contropiede: in una di esse prova a penetrare lo specialista delle ripartenze Lazovic, ma Juan Jesus fa buona guardia e sbroglia una situazione potenzialmente molto pericolosa. Al 13' torna protagonista Kvaratskhelia, che sembra il giornata positiva: il numero 77 ci prova con una volée dal limite dell'area ma Montipò è ancora una volta reattivo e blocca in due tempi quasi sulla linea di porta. Le soluzioni dalla distanza, in una partita prevedibilmente chiusa tra due squadre piuttosto in difficoltà (con le rispettive dovute proporzioni), vanno per la maggiore: da una parte ci provano Politano, Kvaratskhelia e Mario Rui (quest'ultimo addirittura da metà campo) e dall'altra Serdar e Noslin, che poi vanno anche a caccia del dialogo nello stretto in area ma senza fortuna. Al 39' Di Lorenzo apre per Kvaratskhelia, che tenta l'ormai proverbiale destro a giro: Serdar si oppone con il corpo. Il Napoli mantiene il controllo del palleggio e come da previsioni gli spazi sorridono al Verona, che al 43' riparte con Suslov, che mette in mezzo per Folorunsho, il cui colpo di tacco non trova il bersaglio. Al 45' il copione si ripete con altri protagonisti, con Noslin che galoppa e serve Lazovic, che calcia dal limite senza precisione: Folorunsho, appostato in totale libertà, mastica amaro per il mancato passaggio del compagno. E' un po' il ritratto fedele del primo tempo delle due squadre, nessuna delle quali capace di capitalizzare al meglio le - per la verità poche - occasioni confezionate.

Secondo tempo

Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi. Tra essi c'è anche Coppola nonostante un giallo pesantissimo pendente sulla sua testa: il difensore scaligero non si scompone e al 47' per poco non capitalizza con un inserimento vincente il cross verso il secondo palo di Duda. Al 49' Lazovic prova a scaricare una botta dalla distanza che impegna severamente Gollini, che respinge in tuffo. Il Napoli non è rientrato in campo con lo stesso piglio mostrato nel primo tempo e così Mazzarri mette subito mano alla panchina: fuori Mario Rui, diffidato e ammonito e quindi assente contro il Milan e dentro Mazzocchi, curiosamente a sua volta a rischio squalifica. Al 55' gli azzurri battono il primo colpo della ripresa con Simeone, che riceve da Juan Jesus e calcia di prima intenzione: Montipò si oppone alla grande. Al 57' Suslov, a sua volta diffidato e finito sull'elenco dei cattivi di Piccinini, apparecchia per la rovesciata di Folorunsho, tanto bella quanto imprecisa. Sul ribaltamento di fronte torna protagonista Kvaratskhelia, che saluta presto la compagnia di Tchatchoua e prova un diagonale che sibila di poco a lato. Anche Baroni cambia: fuori Noslin e dentro Swiderski. Mazzarri imita il collega e getta nella mischia il fresco ex Ngonge e Lindstrom, che rilevano Politano e Cajuste. Al 64' Suslov si fa vedere con una conclusione molto velleitaria dalla distanza. Il Verona preme, mentre le ultime tracce del Napoli sembrano rimaste nel primo tempo: la logica conseguenza è il vantaggio ospite, arrivato al 72', quando Suslov (il migliore dei suoi e dell'intera partita) da calcio di punizione pennella un suggerimento perfetto per Coppola, che non si fa pregare e batte un immobile Gollini, trovando tra l'altro la prima gioia in Serie A. Gli azzurri, nel contesto di un Maradona ammutolito, provano a reagire con Mazzocchi e Lindstrom: in entrambe le occasioni ravvicinate Montipò si supera. Al 79', tuttavia, il portiere ospite nulla può su Ngonge, che curiosamente fino a poche settimane fa era un suo compagno di squadra e che invece oggi sfrutta alla grande il bel lavoro di Lindstrom, che mette a sedere Duda prima di servire l'assist vincente. Baroni mette subito mano alla panchina: dentro Dani Silva per Lazovic e Vinagre per Suslov. All'83' l'altro ex di giornata Simeone potrebbe completare la rimonta su suggerimento di Kvaratskhelia, ma la sua conclusione quasi a botta sicura centra in pieno Montipò, stavolta più fortunato che bravo: è l'ultima chance concessa al Cholito, che lascia il campo appannaggio di Raspadori così come Lobotka, che fa spazio a Dendoncker. A entrare, sponda Verona, sono anche Tavsan e Magnani, che rilevano Duda e Coppola: troppi cambiamenti che spettinano la difesa ospite e che diventano l'occasione buona per Kvaratskhelia, che all'87' riceve da Mazzocchi, bravo a recuperare la palla ingenuamente persa da Tchatchoua, e mette la freccia con un destro a giro che si spegne nell'incrocio dei pali. E' il colpo che decide l'intero incontro, che a fatica (troppa), sorride al Napoli ai danni del Verona.  

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