Nazionale: Bonaventura, Berardi e Kean. Così Spalletti valorizza i talenti. Ma ora c’è Bellingham
Cresce un’Italia che punta molto sul gioco e sulle soluzioni dei tanti fantasisti. A Wembley martedì dovranno essere limitati gli errori
Bari, 15 ottobre – Bonaventura ‘Jack & Jolly’ eterno che contro Malta trova la prima rete in azzurro a 34 anni e dopo tre stagioni senza la Nazionale. Berardi che di gol ne fa due rompendo un digiuno che durava dall’ottobre 2021 con la maglia azzurra. Segnali di un’Italia che ha risvegliato la classe e che il ct Luciano Spalletti ha il coraggio di proporre e comporre puntando visibilmente sul talento e non sulla cervellotica costruzione di un’idea. Certo a Bari l’avversaria non era del massimo livello, ma mai in nove precedenti avevamo vinto con più di due gol di scarto contro una selezione che tradizionalmente non lascia ragionare troppo in campo. Al risultato rotondo ha contributo, pur senza segnare, Raspadori. Spostandosi sull’esterno e attirando i marcatori ha creato spazi per i compagni. Anche Kean, mai pienamente decollato nella Juve, ha ripagato la fiducia mostrando grande abnegazione e una condizione fisica invidiabile. E’ una nazionale che ama giocare, il cui possesso palla non è mai un’imposizione, ma solo una condizione per creare occasioni. Certo martedì a Wembley, poco più di due anni dopo il nostro trionfo agli Europei, con l’Inghilterra l’esame sarà ben diverso. Bisognerà limitare al massimo gli errori in impostazioni, quelli che non hanno pesato al San Nicola, ma che gente come Bellingham non vede l’ora di sfruttare. Il 20enne del Real che sta stracciando, da trequartista, le statistiche realizzative della Liga, è un calciatore totale che dovremo almeno contenere, se fermarlo non è possibile. Gli inglesi in vetta al girone vorranno in parte rifarsi di quella sconfitta storica a Euro 2020. Noi abbiamo tecnica e classe, e di nuovo la fiducia.
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