Oltre a Martiniello e Amadori, autore di una rete pregevole a Isernia, ora ci sono anche Varriale e Battistini. Adesso è tutto un altro attacco: abbondanza, qualità e innesti di assoluto valore tecnico
Mancava qualcosa avanti e la lacuna è stata presto colmata: serviva un centravanti di peso là davanti.
Adesso è tutt’un altro attacco. Senza nulla togliere ai gol realizzati finora da Martiniello, che resta un punto fermo e imprescindibile della manovra offensiva dell’Ancona, né a quelli firmati dal baby Amadori, che domenica a Isernia ha mostrato la sua maturazione in corso con la casacca biancorossa, è un dato di fatto che l’attacco con cui i dorici hanno cominciato questo campionato era ben diverso da quello attuale, dopo gli innesti di Battistini e Varriale.
Con Martiniello, Amadori e con in trequartisti Belcastro e Sambou, infatti, ma anche con l’under Pangrazi, l’Ancona s’era presentata al via della stagione dopo un mercato fatto di corsa e in ritardo, puntando molto sui trequartisti anche perché il modulo preferito dallo staff sembrava, almeno inizialmente, prevedere un trequartista dietro alle due punte. Dunque c’era Martiniello, Amadori con l’alternativa under in Pangrazi, e Belcastro con l’alternativa Sambou. Lo scorrere della stagione e delle giornate di campionato hanno progressivamente portato a un cambiamento, di modulo innanzitutto.
Perché l’Ancona ha giocato quasi sempre a due punte, o addirittura con una punta e un trequartista. Mancava qualcosa, era chiaro, mancavano alternative. Mancavano le caratteristiche che hanno portato in dote Battistini e Varriale.
Il secondo, reduce da un infortunio, è arrivato a novembre ad Ancona e ha cominciato ad allenarsi coi dorici. Lo staff ha avuto modo di verificare i progressi e la ripresa del giocatore passo dopo passo. Fino a tesserarlo prima di Natale. Esterno che predilige la fascia sinistra per poter rientrare sul destro, giocatore che salta l’avversario, rapido, pronto a puntare alla porta oppure a servire i compagni, Varriale è sicuramente un’arma in più nell’arsenale dorico. Che si combina alla perfezione con le caratteristiche degli altri attaccanti proprio perché non è il doppione di nessuno.
Poi, però, serviva anche un centravanti, un uomo d’area di rigore forte di testa, provvisto di statura e di stazza, una punta capace di lottare, di tenere palla, di far salire la squadra, ma anche di prospettiva. Ed ecco Battistini. I due nuovi attaccanti hanno esordito in maglia biancorossa proprio domenica a Isernia. Le premesse sono ottime, basterà aspettarli al top della condizione.
Giuseppe Poli
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