Orvietana, tris da sogno: "Ma il percorso è lungo"

10 ottobre 2023

ORVIETO – I momenti più rilevanti della partita vinta con il Figline vanno ricercati nella corsa verso la panchina, conclusa con l’abbraccio caloroso a Fiorucci ad opera di tutti i giocatori. Certamente, non un atto dovuto o solo formale, piuttosto liberatorio della tensione accumulata in giorni di allenamento e all’indomani delle poco convincenti prestazioni precedenti.

Quell’abbraccio è servito a riportare un po’ tutti con i piedi per terra. S’è capito come la macchina (giocatori) e chi la programma (allenatore) hanno un cuore che pulsa e vivono sulla loro pelle le emozioni. "Calma ragazzi – diceva il presidente Biagioli, trattenutosi a lungo sulla poltroncina per scaricare la tensione – che ancora non abbiamo fatto nulla. Il valore della nostra squadra è ancora tutto da dimostrare. Il percorso che c’attende è lungo e faticoso". Un po’ d’acqua sul fuoco per frenare gli entusiasmi è indispensabile, specie se a gettarla è il numero uno, quello che ha sempre sotto gli occhi tutti i dettagli, anche quelli più reconditi. La soddisfazione, comunque, rimane. Il gol del pareggio, realizzato da Osakwe, ha avuto il potere di sbloccare una situazione che poteva diventare asfittica. Il secondo, di Greco, ha fatto molto bene a un giocatore importante ma non ancora al meglio della condizione. Il terzo, messo a segno da Marsili, ha dato forza alle convinzioni di Fiorucci che ha previsto un futuro roseo per il giovane (30-06-2004) attaccante biancorosso.

Roberto Pace

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