Parma-Milan 2-1: Man e Cancellieri mandano il "Diavolo" all'Inferno

Ininfluente il pari momentaneo di Pulisic. 4 gol subiti in 2 partite per Fonseca, che già dalla prossima gara deve invertire la rotta. Ottima prova, invece, per gli uomini di Pecchia

di MATTEO AIROLDI -
24 agosto 2024
Il gol di Cancellieri che ha deciso Parma-Milan

Il gol di Cancellieri che ha deciso Parma-Milan

Parma, 24 agosto – Il Milan di Paulo Fonseca non decolla. Dopo il pari in rimonta contro il Torino, infatti, i rossoneri cadono al Tardini contro uno straordinario Parma che regala a mister Fabio Pecchia un successo per 2-1 in occasione del suo cinquantunesimo compleanno. Una vittoria più che meritata e maturata grazie a una partita giocata in maniera magistrale dai ducali che, con le loro fulminee ripartenze, si sono rivelati nel fianco di un Milan ancora troppo macchinoso, poco equilibrato in fase difensiva e vittima di troppi alti e bassi nell'arco dei 90'. Ben poche, quindi, le note positive che si porta a casa mister Fonseca: tra queste, però, ci sono la prestazione di Reijnders e gli esordi di Pavlovic, partito titolare e andato anche due volte vicino al gol, e Fofana, subentrato nel finale. Che potesse essere un pomeriggio foriero di soddisfazioni per i ducali lo si è capito dopo appena 2’, quando Man ha capitalizzato una ripartenza da manuale con la rete dell’1-0. Un gol che ha messo le cose in discesa per i padroni di casa, bravi a reggere l’urto dei rossoneri, andati più volte vicini al pari attorno alla mezz’ora, e capaci di sfiorare il raddoppio a più riprese prima dell’intervallo. La ripresa è cominciata nel segno del Milan che ha alzato i giri del motore colpendo una traversa con Reijnders – tra i pù posivi dei suoi – e ha poi raggiunto il pari grazie alla rete di Leao al 66’. Un 1-1 che ha però resistito solo 10’ perché al 77’ i nuovi entrati Almqvist e Cancellieri hanno confezionato il controsorpasso del Parma che poi con disciplina e ordine ha protetto il vantaggio fino al triplice fischio di Sacchi.

Le scelte di Pecchia e Fonseca

Dopo i buoni segnali lanciati dalla squadra contro la Fiorentina, Pecchia ripropone il 4-2-3-1: tra i pali della porta ducale c’è ancora Suzuki, mentre nella linea a quattro di difesa, nonostante il ritorno dopo la squalifica di Delprato, c’è Balogh a fare reparto con Coulibaly, Circati e Valeri. Estevez e Sohm formano invece la coppia di mediana, dietro al confermatissimo trio di trequartisti formato da Man, Barnabé e Sohm, a cui spetta il compito di supportare la punta Bonny. Speculare il modulo scelto da Fonseca che però cambia quattro giocatori rispetto all’undici di partenza contro il Torino: nel pacchetto difensivo davanti a Maignan, la novità è la prima da titolare di Pavlovic, affiancato da capitan Calabria, Tomori e Theo Hernandez, che torna titolare. Ci sono invece Musah e Reijnders a formare la diga davanti alla difesa, con Pulisic, Loftus-Cheek – tornato sulla trequarti – e Leao alle spalle di Okafor, preferito a Jovic per sostituire l’infortunato Morata.

Primo tempo

Così come avvenuto contro la Fiorentina, l’avvio dei ducali è bruciante: dopo appena un minuto e mezzo, infatti, Mihaila raccoglie un’apertura con il contagiri e serve Valeri che rifinisce facendo partire un rasoterra per Man, il quale coglie impreparata la difesa rossonera e dal cuore dell’area segna la sua seconda rete in campionato per l’1-0 emiliano. Colpito a freddo, il Milan cerca di reagire conquistando un paio di calci d’angolo ravvicinati, ma non basta perché la maggior reattività sulle seconde palle fa la differenza in favore degli uomini di Pecchia, che all’11’ ci riprovano con un tiro di Bonny su sponda di Man, che scoccato da buona posizione viene deviato sul fondo. Al cospetto della pressione e della velocità in ripartenza dei gialloblù, lo schieramento rossonero, troppo poco compatto, va spesso in apnea con il risultato di tenere sotto scacco Maignan. Per vedere la vera reazione del Milan bisogna così attendere attorno alla mezz’ora: a dare la scossa è Leao, che salta Estevez e fa partire un traversone al centro su cui si avventa Okafor che viene però chiuso da Suzuki. Ancor più nitida l’occasione che capita pochi istanti più tardi sulla testa di Pavlovic, il quale costringe il portiere avversario al colpo di reni per alzare il pallone sopra la traversa. Senza fortuna, poi, anche la bella iniziativa di Reijnders, che al 34’ trova sulla sua strada l’onnipresente Suzuki che sul tiro dell’olandese sfiora il pallone e mette fuori causa Loftus-Cheek impedendogli il tap-in. La quarta opportunità da rete di marca rossonera arriva invece al 37’, quando ancora Pavlovic stacca nuovamente di testa sugli sviluppi di un corner e non inquadra la porta avversaria per pochi centimetri. Proprio quando il Milan sembra aver girato l’inerzia del match, però, il Parma rialza poderosamente la testa e, sfruttando il baricentro un po’ sbilanciato del Milan in chiusura di tempo, spreca ben tre ripartenze fulminee che Sohm, Mihaila e Man non riescono a capitalizzare.

Secondo tempo

Archiviata la pausa di metà gara, il Milan riparte così come il Parma senza cambi e con maggiore convinzione, sfiorando – dopo appena 1’ – il pari con la stilettata dal limite di Reijnders che, leggermente deviata, scheggia la traversa. Sulle ripartenze avversarie, gli uomini di Fonseca continuano a scricchiolare ma in attacco è tutta un’altra musica e tra il 49’ e il 51’ arriva nuovamente a un passo dal gol prima con Okafor e poi con Pulisic. I rossoneri provano a schiacciare il Parma nella sua trequarti e a manovrare il pallone alla ricerca della giusta imbucata: interessante quella di Reijnders per Okafor al 57’, ma lo svizzero strozza troppo la conclusione e spedisce il pallone sul fondo. Pecchia intuisce il momento di difficoltà dei suoi e al 59’ inserisce Cancellieri per Sohm. Un minuto più tardi arriva lo squillo ducale: Bernabé innesca Bonny che si invola verso la porta rossonera e insacca il 2-0 ma lo fa partendo in posizione di fuorigioco e così il raddoppio gialloblù viene annullato. Al 61’ è invece Man, al culmine dell’ennesimo contropiede, a far correre qualche brivido sulla schiena dei difensori rossoneri con un destro a giro che si spegne di un’inezia sul fondo alla sinistra di Maignan. Passato il doppio spauracchio, il Milan replica con veemenza e al 66’ riesce a pareggiare i conti: tutto nasce dall’iniziativa sulla sinistra di Leao che, dopo avere concretizzato un triangolo con Theo Hernandez, entra in area e serve Pulisic, che a porta vuota sigla l’1-1. Trovato il gol, arrivano anche i primi cambi di Fonseca che fa esordire Fofana ed Emerson Royal che sostituiscono Musah e Calabria, mentre Pecchia si copre inserendo Delprato al posto di Mihaila, Cyprien per l’acciaccato Estevez e Almqvist per Man. Le mosse del tecnico dei ducali si rivelano azzeccate perché, al culmine dell’ennesima ripartenza nata da palla persa, Almqvist approfitta di un Emerson Royal fuori posizione e pesca con un rasoterra Cancellieri che, appostato sul secondo palo, fredda Maignan riportando avanti in suoi. Una doccia fredda per gli uomini di Fonseca che a 5’ dalla fine si gioca il tutto per tutto con gli innesti di Jovic e Chukwueze per Okafor e Pulisic, che lascia il campo visibilmente stizzito. Messi nuovamente con le spalle al muro, i rossoneri cercano di alzare nuovamente i giri del motore gettandosi in avanti ma deve fare i conti con un Parma decisamente molto ordinato che riesce a proteggere questo clamoroso e preziosissimo colpaccio.  

Il tabellino

Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Balogh, Circati, Valeri; Estévez, Sohm (dal 59’ Cancellieri); Man, Bernabé, Mihaila; Bonny. All. Pecchia. Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dal 66’ Emerson Royal), Tomori, Pavlovic, Theo Hernandez; Musah (dal 66’ Fofana), Reijnders; Pulisic (dall’85’ Chukwueze), Loftus-Cheek, Leao; Okafor (dall’85’ Jovic). All. Fonseca. Marcatori: Man (2’), Leao (66’), Cancellieri (77’). Note – Ammonizioni: Calabria, Pavlovic, Emerson Royal, Loftus-Cheek.

 

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