Pazzo Milan: rimonta due gol al Parma nel recupero e vince 3-2

I rossoneri vanno due volte in svantaggio ma nel finale piazzano l’uno due vincente grazie a Rejinders e Chukwueze

di MATTEO AIROLDI
26 gennaio 2025
Milan-Parma 3-2, l'esultanza rossonera

Milan-Parma 3-2, l'esultanza rossonera

Milano, 26 gennaio 2025 – La spizzata di coscia di Chukwueze salva il Milan che piega 3-2 il Parma dopo essere stato per ben due volte sotto nel punteggio e raccoglie tre punti preziosissimi per la rincorsa a un posto in Champions League. Un successo molto sofferto e ottenuto al cospetto di un Parma che, come all’andata, ha giocato con grandissima personalità e qualità, passando il vantaggio al 25’ grazie al bellissimo sinistro a giro. La replica del Milan, protagonista di un’altra gara nel complesso non brillante e ancora una volta troppo sbilanciato in copertura per larghi tratti del match, non ha però tardato ad arrivare e ha portato prima al gol annullato per fuorigioco a Morata e poi al pari su rigore siglato da un glaciale Pulisic al 38’. A inizio ripresa Conceiçao ha quindi optato per una doppia scelta forte togliendo Theo Hernandez e Leao – in ombra nei primi 45’ – e il Milan ha trovato maggior brillantezza ma il Parma non ha affatto abbassato la testa e a 10’ dalla fine è stato premiato dal 2-1 siglato da Delprato. Un gol che ha pungolato l’orgoglio del Milan, che non si è dato per vinto e solo nel finale ha tirato fuori il suo lato più battagliero ribaltando (con i nervi più che con qualità e organizzazione) la situazione grazie alle reti di Reijnders e Chukwueze che riportano i rossoneri a contatto con la Juventus, ora a +3 sulla squadra di Conceiçao che ha però la gara contro il Bologna ancora da recuperare.

Le scelte di Conceiçao e Pecchia

Conceiçao recupera in extremis capitan Calabria che risolve l’emergenza sulla corsia di destra componendo nel 4-2-3-1 rossonero la linea a quattro a quattro a protezione di Maignan assieme ai centrali Pavlovic e Gabbia e a Theo Hernandez, a cui è affidata la corsia di sinistra. Ventinovesima partita da titolare per Fofana, che viene schierato davanti alla difesa con Musah, preferito a Bennacer. Sulla trequarti, invece, torna dal 1’ Pulisic, che assieme a Leao e Reijnders agisce a supporto della punta Morata. 4-2-3-1 anche per il Parma di Pecchia: tra i pali della porta ducale c’è Suzuki, che ha davanti a sé Delprato, Vogliacco, Valenti e Valeri. La diga davanti alla difesa è invece formata da Hernani – preferito a Keità e scalato a centrocampo – e Sohm. Lo schieramento ducale viene poi completato dal trio di trequartisti composto da Man, Cancellieri e Mihaila che hanno il compito di rifornire di palloni Milan Djuric, subito schierato titolare vista l’assenza di Bonny, messo ko dalla febbre.

Primo tempo

L’approccio del Parma è piuttosto deciso ed è proprio il neoarrivato in casa ducale a suonare il primo squillo della partita dopo appena un minuto su cross dalla trequarti di Cancellieri: l’attaccante bosniaco, anziché cercare direttamente la porta prova la sponda per un compagno che però non c’è. Un primo allarme del Milan che cerca di reagire prendo in mano il possesso del pallone e all’11’ risponde con una bella azione al culmine della quale Pulisic viene anticipato di testa da Valenti a pochi passi dalla porta avversaria. Ancor più nitida è però l’occasione che Gabbia spreca pochi istanti più tardi mancando il giusto impatto con il pallone su un cross dalla sinistra di Pulisic. Errori, come quello di Leao che calcia fuori misura da posizione invitante al 23’, che il Milan – il quale manovra il pallone con insistenza ma a ritmo troppo compassato – paga a caro prezzo al 24’, quando Cancellieri, all’apice di una transizione, approfitta di una marcatura non impeccabile di Theo Hernandez e con un sinistro a rientrare scoccato dal limite bissa il gol dell’andata, sbloccando la situazione eportando in vantaggio i ducali. Una scossa fortissima per il Milan che prova a reagire alzando i ritmi e cercando maggiormente il gioco in verticale: situazioni che portano Morata per ben due volte – entrambe in fuorigioco – a tu per tu con Suzuki. Preludio al gol del pari che arriva al 38’. Sugli sviluppi di un corner, infatti Suzuki spintona Pavlovic che cade a terra. Per l’arbitro abisso non ci sono dubbi: è calcio di rigore e sul dischetto si presenta Pulisic che è ancora una volta glaciale e pareggia i conti. Un gol che sistema un po’ le cose per la squadra di Conceiçao, che nel finale di tempo attacca con maggior convinzione e sfiora il sorpasso con il destro a giro di Reijnders su cui Suzuki sa farsi trovare pronto.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo, Conceiçao decide di fare una doppia scelta fortissima togliendo Theo Hernandez e Leao e sostituendoli con Bartesaghi e Bennacer per dare maggior sostanza alla mediana. I rossoneri ripartono forte creando un’occasione proprio con un cross del neoentrato Bartesaghi per Morata che spizza la palla ma non supera un attento Suzuki. La risposta gialloblù è racchiusa nel tiro di Hernani al 55’, che finisce alto di poco e anticipa di qualche istante un altro doppio cambio di Conceiçao che toglie Morata e Fofana – ammonito sul finire del primo tempo e costretto quindi, perché già diffidato, a saltare il derby – per sostituirli con Abraham e Chukwueze. Il baricentro rossonero si alza e a mezz’ora dalla fine ci prova anche anche Reijnders con un destro indirizzato verso l’angolino e intercettato da Suzuki. Al 67’ arrivano anche i primi cambi – forzati – di Pecchia che toglie gli infortunati Hernani e Man assieme a Djuric per inserire Camara, Haj Mohamed e Almqvist, il quale si presenta in partita rispondendo al tiro deviato in corner di Reijnders presentandosi a tu per tu con Maignan che riesce a sventare la minaccia in collaborazione con Pavlovic. I ducali riprendono però coraggio e campo al cospetto di un Milan più tonico ma ancora non in grado di avere un vero e proprio cambio di passo. Per questo Conçeicao si gioca la carta del doppio attaccante inserendo Jovic per Calabria, ma non basta perché 3’ più tardi, sugli sviluppi di una ripartenza nata da un pallone perso da Musah, è il Parma a rimettere la freccia del sorpasso grazie a Delprato, lesto a sbucare alle spalle della non impeccabile difesa milanista e a ribadire in rete la respinta di Maignan su Camara, arrivato al tiro dopo un’ottima triangolazione. Tutto da rifare, quindi, per i rossoneri che hanno però il merito di non staccare la spina e ributtarsi in avanti nello specchio finale e di trovare il 2-2 con il colpo di testa all’89’ di Pavlovic, che viene però annullato per posizione di fuorigioco del centrale serbo. Il gol del pari è comunque dietro l’angolo e arriva in pieno recupero grazie a Reijnders che, imbeccato alla perfezione dal filtrante di Musah, si invola verso la porta avversaria e beffa Suzuki con un tiro sul primo palo. Le emozioni non sono però finite perché il Milan non smette di crederci e all’ultimo respiro, dopo aver fallito un’opportunità sulla girata al volo di Jovic, trova il gol partita grazie a Chukwueze che di coscia spinge il pallone in rete sul colpo di testa di Pavlovic. Il tabellino: Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dal 77’ Jovic), Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez (dal 45’ Bartesaghi); Musah, Fofana (dal 57’ Chukwueze); Pulisic, Reijnders, Leao (dal 45’ Bennacer); Morata (dal 57’ Abraham). All. Conceiçao. Parma (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Vogliacco, Valenti, Valeri; Hernani (dal 69’ Camara), Sohm; Man (dal 69’ Haj Mohamed), Cancellieri (dall’83’ Hainaut), Mihaila (dal 77’ Lovik); Djuric (dal 69’ Almqvist). All. Pecchia. Marcatori: Cancellieri (Parma 24’), Pulisic (Milan R. 38’), Delprato (Parma 80’), Reijnders (Milan 90+2'), Chukwueze (Milan 90+2’). Note – Ammonizioni: Pavlovic, Vogliacco, Fofana, Haj Mohamed, Hainaut, Delprato, Sohm.

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