Dal play off alla retrocessione La differenza è nei gol subiti

La differenza è tutta nei gol subiti. Perché le reti segnate dal Perugia di Alvini e da quello di Castori sono le stesse, quaranta. Bene venti in più invece i gol subiti in questa disgraziata stagione, nonostante il pacchetto arretrato fosse lo stesso, con l’eccezione del portiere: da Chichizola, autentico protagonista un anno fa con la maglia biancorossa prima della fuga a Parma, a Gori che ha alternato buone prestazioni a qualche incertezza iniziale fino al flop con la Reggina.

A pesare, oltre al cambio tra i pali, anche l’infortunio di Dell’Orco che, come un anno fa, era stato il miglior centrale della rosa biancorossa. Da quando si è infortunato, nella gara di Pisa, il Grifo ha infilato solo sconfitte, qualche pareggio, e due successi, quello sul campo del Cittadella e il rocambolesco con il Benevento all’ultima giornata.

Nel dettaglio. Il Perugia di Alvini aveva chiuso la stagione 20212022 con soli 32 gol subiti (media di 0,8 reti incassate a partita) facendo registrare la seconda miglior difesa della Serie B, dietro soltanto a quella della capolista Lecce (31).

Quest’anno invece il Grifo di Castori ha concluso il campionato 20222023 con 52 gol al passivo, come la Ternana (media di 1,3 reti incassate a gara), ben 20 in più rispetto alla stagione precedente. Soltanto Modena (53), Cosenza (53) e Brescia (57) hanno fatto peggio dei biancorossi nel campionato cadetto.

Ed è proprio questo che, a conti fatti, ha fatto la differenza tra una stagione trionfale conclusa all’ottavo posto con 58 punti e una disastrosa culminata con la retrocessione in serie C. Anche perché il numero delle reti segnate, come si diceva, è invece rimasto invariato: 40 nella stagione 20212022, 40 nella stagione 20222023. In questo campionato, fallimentare concluso con la retrocessione del Perugia, ci sono comunque ben sei squadre che hanno segnato di meno: Sudtirol 38, Ternana 37, Brescia 36, Cittadella 34, Benevento 33, Cosenza 30.