Gubbio-Perugia, black out delle luci al Barbetti Partita più volte sospesa ma il test è servito

In un’atmosfera surreale le due squadre hanno fatto le prove generali per il campionato. Baldini ha proposto Seghetti titolare in attacco

di Redazione Sport
20 agosto 2023

Gubbio-Perugia, black out delle luci al Barbetti Partita più volte sospesa ma il test è servito

Una serata di calcio, una serata di sport per Gubbio e per il Gubbio, che con il 27° Memorial Mario Mancini torna, dopo lo stop causato dalla pandemia di Covid, a ricordare una personalità di spicco per lo sport eugubino. Già prima del fischio d’inizio, infatti, ex allievi, estimatori e compagni di squadra del compianto Mancini, tra cui un volto particolarmente noto ai colori rossoblù come quello di Sebastiano Coletti, lo hanno voluto omaggiare consegnando alle figlie Lucia e Patrizia ricordi fotografici delle squadre in cui lui ha giocato o che ha allenato. È stato anche osservato un minuto di silenzio per Carlo Mazzone, storico ex allenatore di Roma, Atalanta e tra le altre anche Perugia, scomparso a 86 anni nel pomeriggio di ieri.

Braglia sceglie ancora il 3-5-2, con Vettorel tra i pali, Pirrello, Signorini e il neo arrivato Mercadante in difesa, Morelli e Dimarco sugli esterni, Mercati, Casolari e Rosaia in mediana con Di Massimo e Udoh in attacco. Baldini risponde con il 4-3-3, schierando Furlan tra i pali, Mezzoni, Angella, Vulikic e Bozzolan in difesa, Santoro, Bartolomei e Iannoni a centrocampo a sostegno del trio Seghetti (interessantissimo classe 2004), Matos e Lisi. La gara viaggia subito su ritmi alti, accompagnata dai cori di entrambe le tifoserie – più di 900 gli spettatori totali – a dimostrazione che pur essendo precampionato, quando si parla di derby nessuno vuole sfigurare: al 2° Casolari lancia dalle retrovie Udoh che sfugge alla marcatura di Angella, si defila sulla sinistra e prova a calciare verso il primo palo, Furlan è attento e si rifugia in corner. La reazione biancorossa è affidata a Ryder Matos, che all’ottavo minuto cade in area, ma l’arbitro Maccarelli di Arezzo non vede nessun contatto irregolare e lascia correre. Buona intensità ma poche occasioni, almeno fino alla mezzora; al 34° Vettorel blocca da corner e rilancia subito in avanti per lo scatto di Di Massimo che sguscia ai difensori e viene steso quando aveva il solo Furlan davanti a sé, guadagnando e calciando una punizione da buona posizione che termina però sulla barriera. Passano due minuti e al “Barbetti” si spengono le luci, causando così circa dieci minuti di buio prima della ripresa del gioco: si riprende per pochi minuti e le luci salutano nuovamente. Così, dopo qualche giro d’orologio Maccarelli decide di fischiare due volte e chiudere il primo tempo. Non si poteva fare in maniera diversa.

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