Perugia, Sciurpa non molla la presa: "Abbiamo deciso di aspettare"

Il main sponsor sui tempi fissati dalla società legati al tribunale: "Io e i miei soci pronti ad attendere"

di FRANCESCA MENCACCI -
2 giugno 2024
Perugia, Sciurpa non molla la presa: "Abbiamo deciso di aspettare"

Perugia, Sciurpa non molla la presa: "Abbiamo deciso di aspettare"

Claudio Sciurpa ha deciso, insieme al suo gruppo, di aspettare. Il rinvio imposto dal club di Santopadre, necessario in attesa che il tribunale omologhi gli accordi di ristrutturazione del debito del Perugia, non scoraggia il gruppo capitanato dal main sponsor del Grifo e amministrazione delegato di Vitakraft. "Ho parlato con i miei soci e abbiamo deciso di aspettare l’evolversi della situazione", ha dichiarato ieri Sciurpa.

L’ex presidente della Rpa volley nei giorni scorsi, in un’intervista televisiva, aveva detto di concedere al presidente qualche giorno per fissare un nuovo appuntamento. Appuntamento impossibile da rispettare: la situzione impone che, per avere il quadro preciso di quella che sarà l’esposizione debitoria della società, si arrivi fino a metà mese. Sembra però che questo slittamento non abbia scoraggiato la compagine allestita da Sciurpa che ha interpellato i soci e deciso di attendere quello che sarà il verdetto del tribunale.

Anche perché la questione cambierebbe drasticamente: in caso (molto probabile) di stralcio, l’ipotetico compratore si troverebbe di fronte ad una società con circa due milioni di debiti che possono essere dilazionati in dieci anni (una cifra ridicola per chi intende investire nel mondo del calcio) e che deve anche riscuotere alcuni crediti in Lega.

Quindi un club che può essere definito di fatto sano o quasi. Ben diverso il discorso nel caso il Perugia dovesse trovarsi nella condizione di doversi sobbarcare tutti i debiti accumulati dal periodo Covid.

Per questo Santopadre non può dare un valore al club prima dell’omologa del tribunale.

Certo è che il gruppo di Sciurpa dovrà presentare un’offerta congrua, opportuna in caso di stralcio. Difficile pensare che possa esserci interesse nel caso in cui il Grifo non dovesse ottenere lo stralcio. Resterebbero in piedi anche i due gruppi romani che comunque non avrebbero ancora fatto pervenire manifestazioni di interesse.

I tempi. Le società di calcio, preferibilmente, andrebbero trattate a metà campionato. Per avere tutto il tempo necessario per programmare la stagione successiva. Arrivare a giugno può essere rischioso, ma rispetto alla stagione passata (tra ricorsi e improbabili acquirenti), il Perugia intanto sta gettando le basi per il futuro. Poi, dopo la decisione del tribunale, si capirà se sussisteranno le condizioni per cambiare al vertice a ridosso della nuova stagione.

Di fronte ad un progetto importante e ambizioso, tutto è possibile.

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