La statistica. Beruatto nel club dei centenari

Pietro Beruatto raggiunge le 100 presenze con il Pisa, ma la sua brillantezza sembra affievolirsi. Dopo un periodo altalenante, torna a essere centrale nel progetto della squadra con l'arrivo del ciclo-Aquilani.

9 aprile 2024

Un piccolo traguardo personale raggiunto nella storta partita di Brescia. Al "Rigamonti", sabato pomeriggio Pietro Beruatto è entrato a far parte nel club dei centenari della storia del Pisa. Tripla cifra di presenze in maglia nerazzurra per il terzino sinistro, un risultato raggiunto in meno di tre stagioni. Si tratta dell’ennesimo giocatore a raggiungere questo traguardo durante la presidenza Corrado, dopo Masucci e Marin (rispettivamente terzo e quarto per presenze nella storia del club), Birindelli, Gucher, De Vitis, Verna, Caracciolo, Marconi e Gori. Una media (con ancora sei partite rimaste da giocare), di trentatré partite disputate a stagione, numeri da titolarissimo, seppure la sua storia sia stata costituita da luci e ombre. Arrivato sotto la Torre nell’estate del 2021 dalla Juventus, dopo le esperienze in under-23 e al Vicenza. L’impatto è più che positivo.

Lui a sinistra e Birindelli a destra hanno rappresentato la coppia di esterni migliore dell’intero campionato, il motore che ha aiutato la squadra di D’Angelo ad arrivare a un passo dalla Serie A. Un gol, sei assist totali (due nei playoff). Le sirene dalla Serie A sembrano chiamare, il Pisa lo riscatta dalla Juventus, ma alla fine non se ne fa nulla. Birindelli va a Monza, lui resta a Pisa.

Qualcosa sembra cambiare. Beruatto non sembra più avere la stessa brillantezza, gli scatti hanno meno qualità e i tifosi lo notano. Con Maran non scoppia la scintilla (con chi è scoppiata?), e dopo il grande inverno vissuto con il ritorno di D’Angelo, la chiusura della stagione è negativa. Lui, come gli altri reduci della finale, sono contestati, rei di non aver mantenuto lo stesso standard.

Con l’avvio del ciclo-Aquilani, Beruatto torna a essere centrale nel progetto: titolare indiscusso nelle prime sedici giornate di campionato, l’infortunio di Catanzaro ha permesso la scalata di Barbieri ed Esteves, togliendogli spazio (soltanto tre le partite nelle quali è partito dal primo minuto in seguito). L’allenatore, come mostrato contro il Palermo, continua a fidarsi di lui, e tutto rimane nelle sue corde per rendere la luce.

Lorenzo Vero

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