La voglia matta dei pisani di calciare in porta. Collezionati 132 tocchi di palla in area rigore
Il confronto con la Juve Stabia: entrambe le squadre sono organizzate in fase difensiva. Ma gli uomini di Inzaghi vincono in attacco
Concetti tattici molto simili, seppur con individualità che differiscono per bagaglio tecnico ed esperienza sul palcoscenico cadetto.
Da una parte c’è una delle neopromosse, che gode della spinta emotiva dell’entusiasmo ereditato dalla scorsa stagione; dall’altra la solidità dimostrata a più riprese dalla capolista del torneo. E non tragga in inganno il divario scavato dai nerazzurri nei confronti delle "vespe" stabiesi – la squadra di Inzaghi ha raggranellato 16 punti, il doppio di quelli racimolati dalla Juve Stabia -: la compagine allenata da Guido Pagliuca (anche lui all’esordio in B dopo una gavetta lunghissima in tutte le categorie inferiori) ha un’identità ben precisa, costruita mattone dopo mattone nel corso del trionfale campionato della scorsa annata in Serie C, che mostra anche sul nuovo palcoscenico.
La peculiarità principale di Pisa e Juve Stabia è quella di sfruttare la difesa a tre e la linea di centrocampo composta da quattro elementi allo stesso modo: grande organizzazione in fase difensiva e rapidità nel ribaltamento di fronte una volta riconquistata la palla.
I nerazzurri nelle 6 gare disputate hanno incassato 28 tiri nello specchio della porta difesa da Semper, tenendo un rendimento nella media. I gialloblu hanno fatto meglio, evidenziandosi come una delle migliori squadre in questa statistica: sono soltanto 22 le conclusioni concesse agli avversari.
In particolare la differenza tra Sporting Club e Juve Stabia è marcata dal dettaglio dei corner e dei calci di punizione: gli uomini di Inzaghi hanno subito 4 gol da questa situazione di gioco, i campani invece sono ancora fermi a zero.
L’altra faccia della medaglia è costituita dalla capacità delle due formazioni di riversarsi sulla trequarti avversaria per mettere in pratica combinazioni utili per battere a rete. E qui si evidenzia tutta la differenza, in positivo per il Pisa, nella qualità individuale e complessiva.
Perché i nerazzurri, a fronte di "soli" 1571 passaggi completati, riescono a produrre circa 14 tiri in media a partita, dei quali grossomodo 4 centrano lo specchio della porta avversaria.
La Juve Stabia invece ha portato a termine 2044 passaggi e mediamente effettua 9 tiri a partita.
Queste statistiche, combinate insieme, portano al calcolo delle azioni da tiro combinate in ciascun match. Ed è proprio a questa voce che si palesa tutta la differenza tra le due compagini: il Pisa riesce a produrre in media 23,5 presupposti per calciare in porta, le "vespe" si fermano ad appena 15,83, un dato che le posiziona all’ultimo posto in Serie B.
Un’altra statistica che fa pendere la bilancia dei pronostici dalla parte nerazzurra è la capacità di entrare palla al piede negli ultimi sedici metri di campo.
Gli uomini di Inzaghi fino a oggi hanno collezionato 132 tocchi di palla nell’area di rigore avversaria, la Juve Stabia invece ha raggiunto quota 87 (soltanto il Mantova, con 65, ha fatto peggio).
M.A.
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