L’analisi. Prime indicazioni tecnico-tattiche per Inzaghi

Il Pisa di Pippo Inzaghi mostra una nuova impostazione tattica con maggiore libertà interpretativa e flessibilità in campo, puntando sull'attacco e la verticalità.

19 luglio 2024
Prime indicazioni tecnico-tattiche  per Inzaghi

Prime indicazioni tecnico-tattiche per Inzaghi

Meno giocate codificate e maggiore libertà nell’interpretazione delle fasi del gioco. Sono soltanto degli accenni di impostazione tattica quelli visti nel primo test match disputato nel ritiro di Bormio, ma contro l’Altolario il Pisa di Pippo Inzaghi ha fatto intravedere alcune novità sostanziali rispetto a quanto eravamo stati abituati a osservare nella passata stagione. Uno dei punti di contatto con la versione "meno aggiornata" dello Sporting Club è la disposizione tattica: l’ex campione del Milan in avvio di gara ha proposto una difesa a tre composta da Caracciolo, Calabresi e Canestrelli, con quattro uomini in mediana e due attaccanti sulla trequarti a supporto del terminale offensivo rappresentato da Moreo. La sensazione è che nella fase difensiva si continuerà ad accettare l’uno contro uno – la direzione presa dal calcio, a livello internazionale, è questa e difficilmente si tornerà indietro nel breve termine -, ma si lavorerà molto più di reparto e di squadra, puntando su una grande compattezza sul rettangolo verde e su distanze ravvicinate tra le varie linee posizionate in campo. L’altra cesura è la maggiore flessibilità nel rispetto delle indicazioni tecnico-tattiche una volta entrati in possesso del pallone. L’obiettivo che Inzaghi e il suo staff stanno cercando di inculcare nella mente dei calciatori è l’attacco dell’area avversaria, per riuscire a calciare verso la porta con frequenza. Il Pisa 2024-25 nella sua prima uscita amichevole ha manifestato plasticamente la volontà di incidere dalla metà campo in su, lasciando libere la fantasia e le intuizioni dei suoi giocatori. Ecco perché la sfida con l’Altolario ha lasciato la concreta sensazione che lo Sporting Club ricercherà con minor ossessione il palleggio, in favore della verticalità e della profondità, appoggiandosi alla spinta sugli esterni di Beruatto ed Esteves e alla tecnica individuale di Matteo Tramoni e Arena. Infine un ultimo dettaglio, che evidenzia comunque la volontà di imboccare una strada che si svilupperà su un percorso differente rispetto a quanto visto. Il Pisa ha cercato con insistenza la conclusione dalla distanza: a difesa schierata questa soluzione potrebbe rivelarsi molto proficua.

M.A.

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