Pisa-Sampdoria, una sfida per un super film. Da Vialli a Berggreen, un cast di grandi firme

Ma il bilancio all’Arena pende per la compagine ligure che ha vinto 8 volte. Ma l’anno scorso furono i nerazzurri ad avere la meglio

9 novembre 2024
Pisa-Sampdoria, una sfida per un super film. Da Vialli a Berggreen, un cast di grandi firme

Antonio Caracciolo andò a segno l’anno scorso

A scorrere la lista dei migliori marcatori di tutti i tempi nella sfida animata da Pisa e Sampdoria all’ombra della Torre c’è da farsi venire i brividi. Ci imbattiamo di fronte a nomi che raccontano molto del grande blasone che trasuda da questo confronto, divenuto molto sentito tra le due tifoserie da una quarantina d’anni. Il bomber che ha segnato il maggior numero di reti sul prato dell’Arena è Gianluca Vialli, una delle icone del calcio tricolore che proprio con la Samp si è consacrato a livello mondiale. Il compianto centravanti, con la casacca blucerchiata, allo Sporting Club ha rifilato 4 palloni. Dietro di lui, quasi come se il fato abbia deciso di riservare la copertina alle leggende delle due compagini, troviamo Klaus Berggreen, autentico totem contemporaneo nerazzurro. Il numero 7 danese alla Sampdoria, nel corso dell’esperienza di Pisa, ha segnato 3 reti. Manco a dirlo, il podio è completato da quello che per tutti era il "gemello del gol" di Vialli: parliamo di Roberto Mancini, autore di 2 reti contro il Pisa sul prato dell’Arena. Queste figure tracciano una scia luminosa che ci conduce fino alla gara odierna, la diciassettesima che le due squadre giocano sulle sponde dell’Arno: il bilancio complessivo è di 6 vittorie pisane, 8 sconfitte e 2 pareggi. Qualche mese fa, il 10 febbraio, in un’atmosfera surreale a causa dello sciopero del tifo nerazzurro, della scarsa presenza ospite a causa dell’obbligo della tessera del tifoso e con un tempo da lupi, il Pisa dette vita a una delle migliori prestazioni dell’intero campionato. Reduce dal pareggio in extremis sul terreno del Cosenza, la compagine guidata da Alberto Aquilani mise alla frusta la Samp allenata da Andrea Pirlo.

Dopo aver chiuso sullo 0-0, ma con l’uomo in più, un primo tempo dominato, nella ripresa la magia dal limite di capitan Caracciolo ruppe l’equilibrio e il suggello, nel finale, venne posto da Barbieri. Prima di questo match, l’ultimo precedente era il netto 3-0 doriano del 17 marzo 1991 in Serie A: quella Samp stava ultimando il "percorso di studi" prima di laurearsi Campione d’Italia nel torneo successivo. Gli autori di quel successo furono Moreno Mannini, Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Tra le file nerazzurre trovavano posto elementi del calibro di Josè Chamot, Aldo Dolcetto, Diego Simeone, Henrik Larsen e Michele Padovano. L’altro componente dell’atomica coppia offensiva bonariamente soprannominata "2P" dal tifo nerazzurro, Lamberto Piovanelli, purtroppo era fermo ai box a causa dell’infortunio.

M.A.

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