Sempre più Pisa. Successo col bel gioco. I nerazzurri combattono, incantano e vincono

Avanti con Piccinini, raggiunti dal Brescia nella ripresa è Tramoni a decidere il match. Confermata la vetta della classifica

di SAVERIO BARGAGNA -
22 settembre 2024
Sempre più Pisa. Successo col bel gioco. I nerazzurri combattono, incantano e vincono

Gabriele Piccinini, 23 anni, abbracciato dai compagni (fotoservizio Cappello per Valtriani)

Si potrebbe obiettare: esistono parametri oggettivi per dare una definizione univoca di "bel gioco"? Se ovviamente non può esistere una risposta certa è comunque evidente che il Pisa esprima una trama efficace e "bella" a vedersi. Un bel gioco per intensità e qualità tecniche in un quadro organizzativo chiaro che colloca ogni elemento al servizio del compagno. Ma la cosa più importante – oltre ogni soggettiva estetica – è che il Pisa continua a maturare risultati esaltanti. La vittoria con il Brescia all’Arena, big match di giornata, fra prima e seconda forza del girone, conferma il momento magico della compagine di Inzaghi che ottiene tre punti con pieno merito. Un merito da condividere con il Brescia che fa sudare le fatidiche sette camicie a Marin e soci fino al 97esimo.

Anche se sono gli episodi, così vuole il calcio, a decidere il match scegliamo di far iniziare il nostro racconto della sfida al minuto 40 (circa) del primo tempo. Nell’arco temporale che conduce le due pretendenti alla sosta, il Pisa mostra tutto quello che sa fare e legittima il primato in classifica: raddoppi efficaci quando il Brescia prova ad imbastire una manovra e azioni di rimessa veloci e spettacolari. Una prova di forza che non porta niente in termini di gol, ma che fa seccare la gola. Per la prima rete, comunque, l’Arena non deve aspettare poi troppo. Due minuti e Moreo scodella un assist meraviglioso per la testa di Piccinini. Rete e catarsi. I lombardi reagiscono, ma la pressione non si concretizza mai in un vero e proprio pericolo. Al contrario la compagine della Torre sfiora il bis con Bonfanti e Beruatto.

Nella ripresa il Brescia di Maran entra in campo con la testa giusta e un cambio intelligente. Dentro Borrelli e il gioco offensivo ne guadagna tanto che – appena tre minuti dopo il calcio d’inizio – è il compagno di reparto Moncini a trovare l’1-1 di testa su calcio piazzato. Inzaghi cambia le proprie pedine inserendo forze fresche. La qualità della panchina segna, ancora una volta, la differenza. Il Pisa torna presto in quota anche grazie ai muscoli e all’intelligenza del nuovo asse danese Hojholt-Lind. Al 77’ è comunque il solito splendido Tramoni a risolvere un’azione offensiva sorprendendo la retroguardia bresciana che protesta per un fuorigioco ritenuto ininfluente al Var. Il "pirata" corso avrebbe anche l’occasione per chiuderla, ma chi tifa il Pisa è nato per soffrire fino alla fine e infatti il risultato resta inchiodato sul 2-1.

Un successo meritato e bellissimo che lascia i nerazzurri al comando della cadetteria; al momento la prima inseguitrice è il Sassuolo. E ora? Mercoledì si torna subito in campo all’Arena alle ore 16 in Coppa Italia contro il Cesena. Domenica trasferta campana contro la Juve Stabia. Pop corn e bibita fresca: il viaggio di Inzaghi è appena iniziato. Finestrino giù e musica a "palla" (in tutti i sensi).

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