Tano e il chiaro messaggio allo spogliatoio: "Fa più di tanti giocatori con 10 anni di meno"
Fanno discutere le parole di Alberto Aquilani dopo il match. Ma l’Arena è già schierata da tempo e ogni partita invoca "Undici Masucci"
"Noi vogliamo undici Masucci". Il coro a fine partita contro il Cosenza ad opera della Curva Nord è un monito per tutti i giocatori e non solo e restituisce un quadro non positivo del momento nerazzurro. Il gol dell’attaccante, che compirà 39 anni il prossimo 26 ottobre, è la rete più ‘anziana’ di questo campionato ed è diventata quasi un caso. Anche perché il tecnico Alberto Aquilani, a fine partita, ha pronunciato una frase che ha fatto e continua far discutere in questi giorni: "Se pensiamo che Masucci faccia più di tanti ragazzi con 10 anni di meno, allora abbiamo un problema". Tutti devono farsi un esame di coscienza, in sostanza, per quello che a tanti è sembrato quasi uno sprone o, addirittura uno ‘schiaffo’, per lo spogliatoio. In questo momento della stagione a mancare non sono soltanto i gol degli attaccanti, i problemi mentali e le tante situazioni impattanti, come i cartellini rossi presi e le distrazioni all’inizio, durante, o alla fine della partita.
Quel che manca è anche un po’ il cuore da parte di alcuni interpreti. Valoti è apparso in costante apnea per tutto il match, quasi avulso completamente dalla manovra e senza incidere, sbagliando quasi tutti i palloni che sono passati dai suoi piedi. Vignato non è ancora riuscito a mettere a referto un dribbling, compiendo, per tutto il match, sempre lo stesso movimento, un dai e vai incostante in cui il pallone si è perso solo e soltanto orizzontalmente. Mlakar non è ancora riuscito a trovare la giusta posizione, incapace per il momento di lasciare traccia, mentre Moreo, per quanto generoso, si trova ovunque in campo tranne dove dovrebbe stare, all’interno dell’area dei 16 metri avversaria.
Ecco perché ciò che fa Masucci, ovvero entrare, correre su ogni pallone e segnare, diventando l’unico calciatore nella storia del Pisa ad aver fatto gol all’interno di 8 stagioni consecutive, è quanto basta per infiammare i tifosi nerazzurri. Ci si attenderebbe molto di più da parte degli altri interpreti dello spogliatoio, molti dei quali non ancora entrati nei ritmi di questa squadra. C’è poi un altro dato che influisce negativamente anche sul campionato del Pisa. I nerazzurri non vincono in casa dallo scorso 18 marzo, ma la squadra di Aquilani è in buona compagnia. La realtà che viene restituita da questo torneo Cadetto, in particolare, più che negli anni scorsi, è quella di un campionato in cui si fa molta fatica a vincere tra le mura amiche. Tolta la prima giornata, con risultati più o meno altalenanti da parte di tutti, le percentuale di vittorie fuori casa è pari quasi al 40% con picchi del 50%. La vittoria casalinga ha una percentuale più bassa, tra il 25 e il 35%, tra le squadre del campionato, sintomo che questo torneo sta raccontando una storia per il momento diversa rispetto a quella in cui tutti si erano abituati in questi anni.
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