Pool di soci per il Lecco. Vertice Aliberti-Di Nunno
L’imprenditore campano in trattative per l’acquisizione col placet del Comune . Il patron: "Ancora nessuna offerta, lascerò la società senza alcun debito".
Aniello Aliberti sta provando a costruire un pool di soci per acquistare il Calcio Lecco. Sono giorni e settimane di passione sul ramo manzoniano del Lario dove i tifosi blucelesti stanno attendendo con trepidazione la cessione del club da parte del patron Paolo Leonardo Di Nunno. Poche le cose certe. Una è che il numero uno lecchese, colui che ha portato la società dal tribunale alla serie B, lascerà a fine stagione il timone della società (retrocessa in serie C) o ad un acquirente, qualcuno che si presenti con "i soldi in mano", oppure al primo cittadino di Lecco Mauro Gattinoni. Questo è quel che il patron Di Nunno, ormai delusissimo dal comportamento sempre più ostile di tifoseria e città nei suoi confronti, ci ha sempre detto e che ci ha ribadito ieri in una chiacchierata telefonica. "Voglio vendere, io a Lecco non voglio più stare. Questo deve essere chiaro come il fatto che chi vuole comprare la società dovrà sborsare una certa cifra. Quale? Diciamo che con 1,5 milioni di euro io la società la cedo ma finora, ripeto, concretamente e cioè coi soldi in mano non si è ancora presentato nessuno".
Aniello Aliberti, imprenditore di origine campana ma ormai bergamasco di adozione, da due anni a capo della IMD International Medical Devices, holding che controlla le società Technix S.p.A., Intermedical S.r.l. e IMD Generators Srl, è un soggetto molto serio e gradito anche al patron Di Nunno ed è l’unico che ha chiaramente intavolato una trattativa per l’acquisizione del Calcio Lecco. Trattativa che ha avuto ieri sera uno sviluppo importante: Di Nunno, Aliberti e alcuni possibili sponsor e investitori si sono seduti al tavolo per discutere sulla possibile cessione del club bluceleste. La chiacchierata si è protratta fino a tarda notte. Aliberti non intende comprare il Lecco da solo ma vuol farlo entrando in società con altri soggetti. "È una persona molto seria – dice Di Nunno – ma ha dichiarato di voler entrare nel Lecco con una quota di minoranza e quindi ha bisogno di trovare altri soci. La trattativa prosegue ma allo stato attuale delle cose non ho ricevuto ancora nessuna risposta". Intanto ieri il patron ha saldato Irpef, Iva e contributi e si appresta ad iscrivere la squadra al campionato di Serie C prima del 4 giugno, data ultima per inviare la pratica. "Il Lecco verrà regolarmente iscritto alla C, sono pronto a pagare nei termini previsti come ho sempre detto. E l’iscrizione la dovrò fare sempre io perché credo che non ci siano i tempi tecnici nemmeno se la trattativa per la cessione andasse in porto a breve. Io lascerò una società senza debiti". Attende buone news dalla chiacchierata di ieri sera anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che spera che la vicenda si concluda con la cessione della società in tempi utili per impostare la prossima stagione, così da evitare che Di Nunno gli consegni i libri e che il Lecco debba ripartire, come anni fa, dalla serie D.
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