Prandelli: “Mesi difficili che hanno ridefinito le mie priorità”

L’ex commissario tecnico si racconta: dai problemi di salute che lo portano a lasciare il calcio al ricordo dell’amico Gigi Riva

6 novembre 2024
Cesare Prandelli

Cesare Prandelli

Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, torna a parlare in onda a Vivo Azzurro, la piattaforma streaming della Federcalcio. Un’intervista a 360 gradi in cui tocca varie tematiche, da quelle più personali a quelle che riguardano il sistema calcio Italia.

Problemi di salute

Parlando di sè e delle condizioni di salute rivela: “Ho passato due mesi difficili, una polmonite forte, brutta e improvvisa che mi ha debilitato e ridefinito le mie priorità.Quando si è pensato all'ipotesi di essere intubato - ha spiegato Prandelli - fortunatamente avevo ancora una capacità respiratoria di 7 litri. Ma è stata dura per un atleta che non aveva avuto mai nulla, abituato a recuperare in 7-10 giorni, affrontare un periodo difficile di due mesi...In quei momenti pensi che la vita è questione di fortuna, tante persone all'improvviso si trovano ad affrontare situazioni che non meritano”.

Il suo addio al calcio 

Sul suo addio al calcio, dalle dimissioni dalla Fiorentina nel 2021 dichiara: “Mi sentivo a disagio, forse il mio legame con Firenze era troppo forte - ha spiegato - Ma un giorno ebbi un segnale: durante una partita ebbi un breve attimo, quasi di panico, e mi dissi 'se ricapita smetto’. Ricapitò. Ricordo ancora, giocavamo contro la Samp, segnò Quagliarella. Infatti poi quando lo incontravo gli dicevo 'mi hai fatto smettere’. In realtà mi fu trovato il collasso di una valvola, evidentemente la mia testa incideva sul mio fisico..”.

Sulla crisi di talenti

Prandelli ha ribadito anche la sua idea sulla crisi dei talenti: “vado a seguire le partite dei bambini, per mio nipote, e dai tecnici vedo cose imbarazzanti: il talento va riconosciuto e assecondato”. Mentre sul cosa non lo convince del calcio di oggi aggiunge: “Non condivido queste nuove proprietà che fanno fatica a valorizzare i campioni del passato, come ne fossero gelosi. E invece sono una risorsa”.

Un ricordo dell’amico Gigi Riva

Infine, dedica delle parole in ricordo di Gigi Riva, scomparso lo scorso gennaio: “La sua foto qui a Coverciano è fondamentale, per tutti quelli che entrano. Abbiamo avuto un rapporto fortissimo; tanti mi chiedono come ho fatto a gestire in nazionale Cassano e Balotelli. La risposta è semplice: li gestiva Gigi...”.

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