Quanti esuberi in serie A. Correa, Origi e compagni. Vita da... separati in casa

Diversi calciatori non hanno accettato nuove destinazioni e ora sono ai margini. Per alcuni resta la possibilità di trasferirsi all’estero dove il mercato è aperto.

di GIULIO MOLA -
3 settembre 2024
Correa, Origi e compagni. Vita da... separati in casa

Diversi calciatori non hanno accettato nuove destinazioni e ora sono ai margini. Per alcuni resta la possibilità di trasferirsi all’estero dove il mercato è aperto.

Il sipario sulla sessione estiva del calciomercato è calato da poco più di settantadue ore, in realtà qualche trattativa in entrata e in uscita resta sul tavolo. Agevolata dal fatto che ci sono nazioni in cui è ancora possibile tesserare calciatori: se ieri è stato l’ultimo giorno per i club della Saudi Pro League (anche in Brasile, Olanda e Portogallo siamo ormai al gong) il mercato resta aperto fino al 5 settembre in Croazia e Austria mentre giorno dopo arriverà lo stop per Belgio e Polonia. C’è ancora più tempo in Qatar e Turchia: nello stato asiatico si chiuderà il 9 settembre (così come in Romania e Svizzera), a Istanbul e dintorni il 13 (anche se l’operazione Osimhen-Galatasaray ha avuto un’accelerata nelle ultime ore), come lper a Serbia. E la cosa può far comodo per trovare una sistemazione ai tanti esuberi che affollano ad oggi alcune rose di serie A. Giocatori considerati ormai fuori dal progetto tecnico dei rispettivi club e che vivono le prime settimane della nuova stagione da separati in casa.

Mal di pancia di Theo Hernandez e Leao (che ieri ha risposto polemicamente alle critiche di Paolo Di Canio, pubblicando una vecchia foto dell’ex giocatore quando ancora era in attività mentre fa il saluto romano) a parte, nello spogliatoio del Milan c’è più di un calciatore che probabilmente era destinato a partire prima del 30 agosto: dagli attaccanti Luka Jovic e Divock Origi, all’esterno Ballo-Tourè fino al centrocampista Ismael Bennacer, sedotto e abbandonato dagli arabi e poi lasciato a piedi anche da Atletico Madrid e Marsiglia. Se Jovic almeno resta in rosa (con possibilità assai ridotte di giocare visto l’arrivo di Abraham) diversa è la situazione di Origi, ingaggio da 4 milioni annui: tornato a Milano dopo una stagione in prestito al Nottingham, ha rifiutato offerte arrivate da ogni angolo del pianeta (Turchia, Stati Uniti e Arabia) ed è stato spedito come fuoriquota nel Milan-Futuro. Ma il tecnico Bonera non l’ha visto.

In casa Inter, invece, Simone Inzaghi cercava una quarta punta ma dovrà tenersi Joaquin Correa (con cui lavora dai tempi della Lazio). Il Tucu ha disputato lo scorso campionato con la maglia del Marsiglia e i francesi lo avrebbero pure riscattato se solo si fossero qualificati per la Champions, ma ciò non è successo. Perciò si è già accomodato in panchina, dopo che sono fallite le trattative “last minute“ con Southampton e Venezia. D’altronde, essendo in scadenza di contratto, per l’Inter non avrebbe senso mandarlo in prestito. Resterà e cercherà di ritagliarsi i suoi spazi nella lunghissima stagione.

Non se la passano meglio alcuni calciatori della Juventus ai margini ormai da diverse settimane: fra questi Filip Kostic (ha rifiutato la Fiorentina nell’affare Gonzalez) e Arkadiusz Milik (attualmente infortunato), mentre Tiago Djalò solo nella giornata di ieri ha accettato il prestito al Porto. A Napoli si è risolta la questione Osimhen ma adesso c’è un altro caso spinoso, e riguarda Michael Folorunsho: Antonio Conte lo ha comunque inserito in lista dopo il mancato trasferimento del centrocampista alla Lazio (i biancocelesti lo volevano solo in prestito) e dopo la sosta si cercherà di ricucire il rapporto con il giocatore per portarlo a disposizione del tecnico.

Akpa Akpro e Toma Basic restano invece “oggetti misteriosi“ nella Lazio: il nuovo allenatore Baroni ha cercato di sistemarli, però senza successo (anche se per il croato nelle ultime ore si è aperta una pista che lo porterebbe all’Hajduk Spalato). Così come Andrè Anderson che resta a Formello. Ci sarebbero poi anche Hysaj e Pedro: il pupillo dell’ex tecnico Sarri ha un importante impatto a bilancio e si è tentata una soluzione anche in prestito, ma la missione è fallita. Ed è stato “tagliato“ dalla lista. L’ex Barcellona e Chelsea invece è stato chiaro: "Il mio contratto scade a giugno, non partirò prima di quella data".

Infine in casa Fiorentina da tenere d’occhio alcune situazioni: il portiere Christensen, ormai fuori dai progetti viola, non è stato convocato per le prime uscite stagionali. Per quel che riguarda Sabiri, potrebbero farsi avanti alcune squadre saudite o turche. Davanti i principali indiziati a lasciare la Viola sono Ikoné e Brekalo: il primo interessava ad alcune squadre di Premier League, mentre il numero 77, vicino a Empoli e Venezia, potrebbe tornare in Croazia dove il mercato chiude il 5 settembre.

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