Qui Ancona. Kerjota, il doppio ex: "Entrambe nel cuore»

Sabah Kerjota ha giocato ad Ancona negli anni del Covid. Poi la parentesi di Montefano, e due stagioni a Senigallia...

di GIUSEPPE POLI
22 gennaio 2025
Kerjota ex Ancona e Vigor ora è alla Samb

Kerjota ex Ancona e Vigor ora è alla Samb

Sabah Kerjota ha giocato ad Ancona negli anni del Covid. Poi la parentesi di Montefano, e due stagioni a Senigallia che lo hanno fatto decollare, fino al passaggio alla Sambenedettese. Il fantasista con il vizio del gol non ha dimenticato Ancona né Stefano Marconi, che gli prometteva giri in Ferrari quando segnava in biancorosso. Kerjota, lei ha giocato ad Ancona e Senigallia: che ricordo conserva?

"Ad Ancona ho giocato da giovanissimo e mi sono trovato molto bene. Arrivavo in una società importante, anche se eravamo in Eccellenza. L’Ancona è stata una società che mi ha fatto capire come funzionava il calcio, e ho sicuramente dei bei ricordi, anche se non abbiamo vinto il campionato. A Senigallia sono diventato il Kerjota che sono oggi, grazie alla Vigor e a mister Clementi. Due squadre e due città che conserverò sempre nel cuore".

Qualche rimpianto?

"Quello di non aver vinto il campionato ad Ancona. Ma non si può vincere sempre". Come sono i rapporti con Stefano Marconi?

"Ci sentiamo ogni tanto, una volta ci sentivamo molto più spesso ma i rapporti sono sempre ottimi, quando ci incontriamo chiacchieriamo sempre volentieri".

Poi l’esplosione con la Vigor: 9 gol due anni fa, 10 l’anno scorso.

"L’allenatore Clementi mi ha fatto giocare il calcio che piace a me, e lì ho trovato tanti ragazzi giovani che avevano voglia di fare bene. I due anni alla Vigor mi hanno fatto capire che posso stare tranquillamente in serie D, merito loro, merito di Clementi che ha sempre creduto in me. Il mio allenatore preferito, quello che mi ha scoperto e che ha scoperto una parte di me che non avevo ancora espresso".

Ma se un giorno ci fosse l’occasione tornerebbe ad Ancona?

"Adesso sono a San Benedetto e sono qui per vincere, magari andiamo in serie C… Ma in un futuro non lontano, se l’Ancona fosse in serie C o lottasse per essere promossa in C, certo che sarei contento. Ma adesso sono felice di stare a San Benedetto".

Dove ha realizzato già 8 gol

"Sappiamo tutti che è una grande piazza, siamo a +9, sono felice di come stanno andando le cose. Abbiamo queste ultime partite in cui non dobbiamo sbagliare nulla. Però anche San Benedetto, come Ancona, è una piazza che non ha niente a che fare con la serie D. Speriamo che sia l’anno buono".

Campionato finito?

"No, assolutamente, ci sono ancora 14 partite, e domenica giochiamo contro l’Aquila, andare a vincere lì sarebbe un segnale bello tosto. Ma il campionato è ancora lungo".

Qual è il suo sogno da calciatore?

"Una volta il mio sogno era quello di diventare professionista. Adesso potrei riuscirci, se vinciamo con la Samb. Non mi pongo limiti. Voglio arrivare più in alto possibile. Serie B, serie A, con il lavoro e un po’ di fortuna si può arrivare ovunque".

Chi le ha insegnato di più, finora?

"Clementi perché mi ha preso da giovane, il calcio che gioco oggi lo devo a lui. Poi Palladini, il mio attuale allenatore, un vincente che ci insegna come ci si deve comportare, anche con la piazza. Due persone diverse, uno insegna calcio, l’altro come vincere".

Come vede la sfida Ancona-Vigor?

"L’Ancona sta facendo il campionato che si pensava potesse fare. La Vigor è un attimo in difficoltà, ma vende sempre cara la pelle. Domenica mi aspetto una partita bella combattuta".

Giuseppe Poli

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