Disfatta granata a Terni

Mai così male: dopo undici minuti già sotto di due gol .

di FRANCESCO PIOPPI -
1 ottobre 2023
Disfatta granata a Terni

Disfatta granata a Terni

TERNANA

3

REGGIANA

0

TERNANA (3-4-1-2): Iannarilli; Diakité, Capuano, Celli; Casasola, Luperini, Labojko (dal 17’ s.t. Pyyhtia), Corrado (dal 44’s.t. Mantovani); Falletti; Favilli (dal 22’p.t. Dionisi e dal 17’ s.t. Favasuli) Raimondo (dal 44’ s.t. Distefano). A disp.: Sorensen, Alba, De Boer, Travaglini, Lucchesi, Marginean, Brazao. All.: Lucarelli

REGGIANA (4-3-1-2): Bardi; Sampirisi, Szyminski, Marcandalli, Fiamozzi (dal 15’s.t. Pajac); Nardi, Kabashi, Bianco (dal 15’s.t. Varela); Portanova (dal 22’p.t. Gondo e dal 31’ s.t. Lanini); Antiste (dal 1’s.t. Crnigoj), Pettinari. A disp.: Sposito, Satalino, Pieragnolo, Rozzio, Cigarini, Libutti, Girma. All.: Nesta

Arbitro: Ayroldi di Molfetta (Berti-Ceccon) IV ufficiale: Di Cicco; Var: Nasca, Avar: Pagnotta

Reti: Celli al 9’ p.t., Diakité all’11’ p.t., Distefano al 47’ s.t.

Note: spettatori 4.720 (di cui 314 ospiti e 1987 abbonati). Ammoniti: Celli, Dionisi, Gondo, Luperini, Sampirisi, Labojko, Kabashi, Iannarilli. Angoli: 3-2. Recuperi: 7’ e 6’.

Sprofondo granata. La peggior Reggiana della stagione torna dal ‘Liberati’ con tre gol sul groppone e le ossa rotta, dopo aver regalato alla Ternana – diretta rivale nella corsa salvezza – la prima vittoria in campionato.

L’immagine che arriva dall’Umbria è quella di una squadra frastornata, imprecisa e colpevolmente fragile fin dalle prime battute. Imperdonabili i due gol presi in undici minuti, proprio quando si sapeva che l’allerta doveva essere massima. Che l’avvio della squadra di Lucarelli sarebbe stato veemente, alla ricerca del riscatto, era storia nota. Così è stato e i ragazzi di Nesta non hanno saputo opporre alcuna resistenza. La prima rete è figlia di un pasticcio innescato da Fiamozzi (quasi autogol, miracolo di Bardi) e concluso da Nardi che ha lasciato libero Celli di colpire da fuori. Il secondo è invece la fotografia dell’arrendevolezza: Fiamozzi (ancora lui…) si fa sovrastare da Luperini che offre di testa per Diakité che insacca, bruciando Szyminski. Che la squadra abbia qualche problema sulle palle alte non è una novità, ma il raddoppio della Ternana è troppo simile ai gol presi col Monza e, soprattutto, a quello di Ioannou a Como: la palla finisce sul secondo palo e l’avversario ruba puntualmente il tempo al difendente granata.

Sotto 2 a 0 all’alba della partita, la Reggiana si è condannata a un calvario fino al tris finale e non si è mai avuta l’impressione - se non con il sussulto di Gondo al 70’ (parata di Iannarilli) - che le cose potessero cambiare. Preoccupa poi la mannaia degli infortuni, perché dopo quelli gravi a Vergara e Vido, quello serio a Romagna (un mese) sono arrivati anche quelli a Portanova e Gondo. Il centrocampista è uscito ufficialmente dal campo dopo 22’ per una botta al quadricipite mentre l’attaccante – risparmiato inizialmente proprio perché ‘a rischio’ – ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un’oretta di gioco.

Ieri la gestione di Nesta non è stata convincente perché il turnover ‘reale’ ha riguardato in pratica solo Fiamozzi. Szyminski ha preso il posto di Romagna che era indisponibile, Pettinari quello di Gondo perché non era al meglio, ma poi - di fatto - sono partiti dall’inizio ‘i soliti’. È vero che la coperta non è lunga, però forse qualcosa in più si poteva osare visto che la squadra è sembrata scarica anche dal punto di vista fisico. Forse fischieranno un po’ le orecchie a Rozzio e Cigarini che difficilmente avrebbero fatto peggio di Marcandalli (o Szyminski) e Kabashi (o chi per lui). Sabato c’è il Bari, poi una sosta che sembra benedetta. Nervi saldi.

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