È tutto vero: la Reggiana ha sbancato Bari. Partita dominata, playoff a tre punti

Granata più forti anche della sfortuna: già decimati, all’ultimo istante l’influenza blocca Kabashi e Pajac. Peccato per l’infortunio a Gondo

di GIUSEPPE MAROTTA -
28 gennaio 2024
È tutto vero: la Reggiana ha sbancato Bari. Partita dominata, playoff a tre punti

È tutto vero: la Reggiana ha sbancato Bari. Partita dominata, playoff a tre punti

BARI

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REGGIANA

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BARI (4-3-3): Brenno; Dorval, Matino, Vicari, Ricci; Maita (18’st Menez), Benali, Edjouma (36’st Achik); Kallon (45’st Lulic), Puscas (18’st Nasti), Sibilli. A disp.: Pellegrini, Pissardo, Bellomo, Astrologo, Zuzek, Pucino, Acampora, Morachioli. All.: Marino

REGGIANA (3-4-2-1): Bardi; Sampirisi, Rozzio, Marcandalli; Fiamozzi (22’st Nardi), Crnigoj, Bianco, Pieragnolo (14’st Libutti); Melegoni (50’st Szyminski), Antiste; Gondo (22’st Varela). A disp.: Sposito, Satalino, Blanco. All.: Nesta

Arbitro: Di Marco di Ciampino (Fontani di Siena e Galimberti di Seregno; IV ufficiale Zanotti di Rimini; Var Meraviglia di Pistoia, Avar Cosso di Reggio Calabria)

Reti: Fiamozzi al 23’pt, Bianco al 39’st. Note: spettatori 16.030, di cui 403 reggiani. Ammoniti Antiste, mister Nesta, Benali e Nasti. Espulso al 40’pt il ds granata Goretti per proteste. Angoli: 6-3. Recuperi: 2’ e 6’.

Sono quelle partite che i tifosi sognano e desiderano quando cade una stella cadente: eppure è tutto vero. La Reggiana, a proposito di firmamento e corpi celesti, ha fatto l’extraterrestre, conquistando con una prestazione perfetta l’astronave del "San Nicola" di Bari. Una vera e propria impresa che rimarrà nella storia: nei tredici precedenti in Serie B a Bari, i pugliesi avevano vinto nove volte, con tre pari e un solo successo granata.

"Impresa" non è una parola esagerata, perché erano ben sette gli indisponibili. Nesta non aveva i tre squalificati (Girma, Portanova e Cigarini), l’infortunato Romagna e tre influenzati dell’ultima ora (Reinhart, Pajac e Kabashi). Era questa la panchina di Nesta: sette giocatori, di cui due portieri, un Primavera (Blanco), un giocatore molto corteggiato dal Benevento (Nardi), due difensori e il solo Varela per provare a cambiare la gara in corso.

L’"ufo" Reggiana si è rivelato essere pura kryptonite per il Bari, che ha giocato in maniera disordinata in un clima surreale (tanti fischi e cori di contestazione da parte degli oltre 16 mila tifosi pugliesi, con alcune migliaia che a fine partita hanno assediato il San Nicola): granata maturi, sia in fase di possesso, sia nei (pochi) momenti in cui dove si sono dovuti difendere. Anche i due marcatori sembrano perfetti per un disegno celestiale: Fiamozzi non segnava dal 27 agosto del 2018 (cinque anni e mezzo fa), quando siglò un gol con la maglia dei rivali del Bari, il Lecce (3-3 contro il Benevento). E’ il terzo gol in carriera del terzino. Poi Bianco: l’uomo copertina, probabilmente l’astro più luminoso di questa squadra.

Nel finale, ci si è messo anche il karma: Matino accorcia, ma la rete viene annullata dal Var per un tocco di braccio (identica regola applicata nel 3-1 di Gondo a Pisa). Al triplice fischio la festa sotto i 400 venuti da Reggio: è il quinto risultato utile di fila (tre vittorie e due pari), che vale 28 punti e il decimo posto in solitaria (+6 sui playout e -3 dai playoff). Per ora si vola altissimo, alla velocità della luce.

Unica nota stonata: l’uscita anzitempo di Cedric Gondo, probabilmente per un problema al solito flessore. Rischia uno stop non breve.

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