Esonerato 6 volte. Dionigi in panca dopo 882 giorni

Ultima esperienza a Cosenza nel 2022: gli subentrò. Viali che poi conquistò la salvezza ai playout.

di GIUSEPPE MAROTTA
31 marzo 2025
Davide Dionigi ha debuttato in A il 4 settembre del 1994:. Napoli-Reggiana 1-0

Davide Dionigi ha debuttato in A il 4 settembre del 1994:. Napoli-Reggiana 1-0

Ben 882 giorni: sono quelli trascorsi senza panchina da Davide Dionigi, pronto a mettersi al timone della Reggiana. Era il 31 ottobre del 2022: il Cosenza, dopo averne perse quattro di fila, decide di esonerarlo (il sesto, e per ora ultimo, esonero in carriera in nove esperienze). Troppo pochi undici punti in undici partite. Il calcio a volte sembra davvero divertirsi con coincidenze e combinazioni: i calabresi scelsero proprio William Viali come mister (che ottenne la salvezza ai playout), e oggi il passaggio del testimone avviene al contrario. Non solo: Dionigi pagò dopo una sconfitta col Frosinone per 2-1, e per i ciociari segnarono Mulattieri e Moro, protagonisti nel Sassuolo che sabato ha "condannato" Viali punendolo con un 5-1. Un profilo di casa, quello scelto dalla dirigenza: sì, perché le origini di Dionigi sono reggiane, anche se il 10 gennaio del 1974 nacque all’ospedale di Modena. Non solo: ha vestito la maglia granata nella stagione 1994-95, in Serie A. Giocò sette partite in campionato e tre in Coppa Italia: proprio in coppa segnò l’unico gol "reggiano", nel 2-0 sulla Pro Sesto. Poi, a gennaio, fece le valigie con direzione Como (in B). Giocava come attaccante: una carriera da 141 gol. Ha vestito le maglie di Modena, Milan, Vicenza, Como, Reggiana, Torino, Reggina, Fiorentina, Piacenza, Sampdoria, Napoli, Bari, Ternana, Spezia, Crotone, Taranto e Andria, con ritiro nel 2010 a 36 anni (anche sette gettoni e 5 gol con gli azzurrini dell’Under 21). Poi la carriera da allenatore con gli inizi in Puglia al Taranto, poi Reggina, Cremonese, Varese, Matera, Catanzaro, Ascoli, Brescia e Cosenza. In queste nove esperienze, per sei volte ha iniziato subentrando, e solo a Taranto è stato riconfermato l’anno successivo. Tanti spezzoni, poca continuità per il 51enne. In questi due anni e mezzo lontano dalle panchine ha spesso rilasciato interviste, visto partite, aspettando una chiamata che ora è arrivata da Reggio Emilia. "Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede": è questo il messaggio che ha condiviso nei suoi profili sui social, un verso tratto dalla Bibbia. Dionigi, infatti, è credente. "Gesù mi ha cambiato la vita", disse anni fa, ed è un "atleta di Cristo", movimento di cui fanno parte profili come Kakà o Legrottaglie. E di combattimenti e fede (chiaramente a livello sportivo) ne serviranno a questa Reggiana per cercare di salvarsi in sette partite. Anche tramite i playout, come fece Viali quando gli subentrò.

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