Granata come Picasso: opera d’arte a Mantova
Dominio assoluto al ’Martelli’ di Vergara e compagni che creano almeno dieci palle-gol e vincono la seconda di fila. Bardi spettatore
MANTOVA 0 REGGIANA 2
MANTOVA (4-2-3-1): Festa; Fedel, Artioli, Redolfi, Bani; Muroni (16’st Wieser), Cella; Bragantini (32’st Debenedetti), Aramu (16’st Galuppini), Mancuso (16’st Fiori); Mensah. A disp.: Sonzogni, Botti, Solini, Burrai, Panizzi, De Maio. All.: Massolini (Possanzini squalificato)
REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Sampirisi, Meroni, Lucchesi (43’st Nahounou), Libutti; Sersanti, Reinhart (45’st Stulac), Ignacchiti; Vergara (24’st Marras), Portanova (24’st Maggio); Gondo (24’st Vido). A disp.: Sposito, Fiamozzi, Okwonkwo, Pettinari, Fontanarosa, Urso, Cavallini. All.: Viali
Arbitro: Monaldi di Macerata (Tolfo e Niedda; IV ufficiale Frasynyak; Var Di Martino, Avar Muto)
Reti: Sersanti all’11’pt, Maggio al 40’st. Note: spettatori 9342 (di cui 947 reggiani). Ammoniti Muroni, Ignacchiti, Mensah, Redolfi, Cella, Libutti, Vido e Galuppini. Angoli: 1-5. Recuperi: 1’ e 5’.
A soli 700 metri dalla mostra di Pablo Picasso allestita a Palazzo Te, la Reggiana realizza una vera e propria opera d’arte e centra la seconda vittoria di fila battendo (e dominando) per 2-0 il Mantova al "Martelli".
I lombardi avevano perso in casa soltanto col Pisa: ieri non hanno mai tirato in porta, e la Reggiana ha creato almeno dieci occasioni da gol. Due successi di fila mancavano da agosto: riuscirci era diventata una chimera. L’unica piccola macchia della domenica è aver tenuto aperta la partita fino al minuto 85: sarebbe stato un sacrilegio non tornare a casa con i tre punti.
Poi, appunto a 5’ dal 90°, ci ha pensato Maggio a blindare il successo. A proposito di opere d’arte, la sua rete è una di quelle pennellate d’autore che rimarranno nella storia. Un tiro da 40 metri, uno di quelli che quando la palla sta per partire fa dire ai tifosi "Ma cosa tiri da lì?".
La sontuosa Reggiana di ieri, però, non è solo in questa magia: non ha mai sofferto, ha tenuto il campo alla perfezione ed è sempre ripartita pericolosamente sugli errori del lentissimo (e innocuo) giro palla del Mantova. Nasce così il primo gol (11’): dormita di Bani che rimane fermo nel ricevere un passaggio e Sersanti non ci pensa due volte ad anticiparlo, prendere la palla e arrivare fino all’area e piazzarla in rete con un gran sinistro. E’ il preludio a una grande giornata.
La girandola di occasioni tocca tanti granata nel corso dei 90’: Vergara (clamoroso al 20’ il salvataggio di Cella di testa sulla linea, e un attimo prima grossi dubbi sulla cintura di Redolfi su Gondo, ci stava il rigore), poi lo stesso Gondo, Vido, Marras, e addirittura Libutti, che raramente si fa vedere là d avanti, ha avuto un’occasione.
In tribuna Romano Amadei: sotto i suoi occhi (e a quelli di mille reggiani) una prova impeccabile che spinge i granata a 24 punti, a +4 dai playout e a -3 dai playoff. Ora la sosta: la squadra tornerà a lavorare sabato; il campionato riprenderà domenica 12 gennaio in casa col Bari. Lì sarà assente Ignacchiti, unico tra i diffidati ad essere stato ammonito. Ci sarà tempo per pensarci: intanto c’è un Capodanno da festeggiare, con un motivo in più.
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