Il Parma ha 13 volte i followers della Regia. Ma i granata si difendono bene allo stadio

Numeri impressionanti su Instagram per i cugini: 577mila contro i 43mila. Media spettatori di 9433 a fronte dei 13.441 del Parma

di GIUSEPPE MAROTTA -
9 maggio 2024

Da una parte il granata, dall’altro il gialloblù: da una parte si festeggia la salvezza con gnocco fritto, dall’altra la Serie A con torta fritta. Sono solo 37 i chilometri che separano i centri storici di Reggio Emilia e Parma: i 37 chilometri più lunghi di sempre, così come infinite sarebbero le storie da raccontare su questa sfida centenaria (non solo in campo).

Limitiamoci ai giorni nostri. Partiamo da un dato generico e non di campo: il divario più netto e ampio è quello della differenza di seguaci sui social.

Su Instagram la Reggiana è seguita da 43mila persone, mentre i crociati da 577mila. Siamo ben oltre il mezzo milione: numeri che trovano risposta, per esempio, nella storia recente, col Parma che nelle ultime 25 stagioni ha vissuto 18 annate in Serie A, mentre la "Regia" nello stesso lasso di tempo ne ha trascorse 22 in Serie C.

Nell’ambito dei social, tanta Serie A (oltre che, per esempio, aver avuto in rosa Gianluigi Buffon negli ultimi anni della carriera) aiuta a incrementare quei numeri.

La passione, però, si misura soprattutto in un altro modo, ed ecco che la Reggiana, da neopromossa e vivendo una stagione pessima dal punto di vista del rendimento interno (peggio hanno fatto solo Lecco e FeralpiSalò, retrocesse in C…), si difende molto bene con una media spettatori nelle gare casalinghe di 9433, a fronte dei 13.441 del Parma (numero conseguenza della marcia spedita verso la A, vedi festa promozione di domenica con la Cremonese con 19mila tifosi).

Diamo un altro po’ di numeri, partendo dai punti: 46 contro 75, ben 29 di differenza. Il Parma vince su tanti fronti, ma non su tutti. I crociati, per esempio, con soli 3 gol di testa sono la squadra che ne ha segnati meno di tutti in questo modo. La Reggiana ha trovato, invece, ben 7 inzuccate vincenti.

Bianco è il giocatore di movimento, considerando entrambe le rose, con più minuti giocati: ben 2929’. Nel Parma comanda Circati con 2858’ disputati. Bianco è stato frenato solo dalle squalifiche: ben tre, frutto delle 15 ammonizioni (anche questo è un record considerate entrambe le squadre).

Considerando tutti gli elementi della rosa, il Parma ha un età media più bassa: 24,8 anni contro 25,9. Cigarini e Ansaldi sono i più esperti: entrambi classe 1986, entrambi con alle spalle tanta Serie A.

I gol: Man ha messo dentro 11 palloni, quasi il doppio di quelli di Gondo (6). Poi i rigori: la Reggiana ne ha segnati 4 su 4 (meno ne hanno avuti solo Cittadella e Brescia con 3), il Parma ne ha tirati i 10 (di più ne ha ottenuti solo il Sudtirol con 12), ma ne ha sbagliati due.

I rigori contro i granata sono stati cinque, e due li ha parati Bardi. Chichizola ne ha affrontati solo due (zero parate). I gioiellini sono a centrocampo: per "Transfermarkt" Bernabè (ex giovanili Barcellona e Manchester City) vale 9 milioni, mentre Bianco (proprietà della Fiorentina) ne vale 2,2. Sfida nella sfida. La fisicità di Bonny è stata fondamentale per mister Fabio Pecchia per trovare spazi (ben 10 assist); Alessandro Nesta, invece, ha contato sulle intuizioni di Portanova e sulle corse di Pieragnolo (4 assist a testa). Qual è stata una caratteristica preponderante della Reggiana formato 2023-24? Sicuramente il grande rendimento esterno: la Reggiana fuori casa ha fatto 27 punti, e il Parma 35. Soltanto 8 in più: non pochi, ma considerato il divario nemmeno un’enormità.

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