Il sindaco ha incontrato Amadei: "Sono pronto a dare una mano"
Gli ultrà contro Massari: durissimo striscione srotolato venerdì sera. Ma la Digos lo ha tenuto fuori dallo stadio
"Se c’è bisogno, io ci sono". È il concetto espresso l’altra sera dal sindaco Marco Massari durante l’incontro con Romano Amadei, patron della Reggiana, che ha deciso di cedere il club.
L’incontro è avvenuto allo stadio, prima di Reggiana-Sassuolo. Una decina di minuti, non di più, ma sufficienti al sindaco per ringraziare l’imprenditore per quello che ha fatto in questi anni per la Reggiana e dare massima disponibilità nel caso serva una mano. Che sono poi le parole che il primo cittadino aveva detto in un’intervista al Carlino qualche giorno fa. "Prometto – le parole di Massari – che farò tutto quello che è possibile nel mio ruolo di sindaco per aiutare e facilitare la valorizzazione della società, facendo in modo che anche le future proprietà restino all’altezza di questa città".
Parole chiare, evidentemente non per tutti, dato che fuori dallo stadio venerdì sera gli ultrà hanno srotolato uno striscione (che la Digos non ha fatto entrare al Città del Tricolore) molto critico nei confronti di Massari.
Il riferimento è al fatto che il sindaco aveva affermato di non vedere la Reggiana dal vivo da ben mezzo secolo. "Avevo 15 anni – ha raccontato – quando mio zio nel 1975 mi portò a vedere a San Siro lo spareggio per non retrocedere in C contro l’Alessandria". Non per forza un sindaco, soprattutto prima di diventarlo, deve essere tifoso e andare allo stadio tutte le domeniche. Vero, invece, che quando viene eletto ci si aspetta che si interessi alla squadra della città e che, in caso di difficoltà del club, dia una mano. Perché la Reggiana, pur essendo un’azienda privata, appartiene all’intera cittadinanza. Tutto giusto. Ma come si fa ad attaccare oggi Massari? Per questo la frase dello striscione ci è sembrata una condanna senza esserci ’reato’. Aspettiamo. Se e quando ci sarà bisogno del sindaco, vedremo come si comporterà Massari. E se non avrà mantenuto le promesse, saremo i primi a condannarlo. Come del resto abbiamo sempre fatto, prendendoci anche feroci critiche da chi, ad esempio, voleva Mike Piazza sindaco.
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