La nuova era inizia in salita: c’è la Cremonese. Sfida difficilissima, ma bisogna fare punti
Reggiana e grigiorossi divisi da 17 lunghezze. Dionigi già stasera potrebbe giocare a 3 in difesa. Dalla Lombardia in arrivo 1300 tifosi

Davide Dionigi, 51 anni, stasera all’esordio
Un nuovo inizio. Dalle 20,30 per la Reggiana si aprirà una sorta di ‘mini campionato’ composto da sette partite in cui i granata dovranno fare di tutto per tirarsi fuori dalla zona rossa (quartultimo posto, playout) in cui sono precipitati. La missione è difficilissima, ma non impossibile, perché in un fazzoletto di appena quattro punti ci sono ben otto squadre. Le speranze passano tutte dalla ‘cura Dionigi’ - oggi al debutto – che dovrà fare effetto in poco tempo, invertendo un trend angosciante, con l’ultima vittoria datata 26 gennaio: una vita fa.
Il tecnico troverà subito un ostacolo molto alto, perché la Cremonese è stata costruita per dare l’assalto alla promozione diretta e, pur non rendendo secondo copione, ha cambiato marcia negli ultimi mesi ed è saldamente al quarto posto con 17 lunghezze di vantaggio sulla Reggiana (49 a 32) grazie soprattutto ad una potenza di fuoco offensiva, 50 reti in 31 match, seconda solo a quella di Sassuolo (67) e Pisa (53). Il miglior marcatore è Vazquez (9 gol) che però potrà tornare solo all’ultima giornata dopo la maxi squalifica per le espressioni razziste rivolte a Dorval, ma la squadra di Stroppa ha comunque molte altre armi: Collocolo (6 reti), De Luca e Johnsen a quota 5, a cui si aggiunge l’uomo assist per eccellenza Vandeputte (9 passaggi smarcanti).
Ai grigiorossi è mancato un pizzico di continuità iniziale, ma adesso sono reduci da quattro risultati utili (pareggio a Carrara, poi secco 4 a 0 al Catanzaro, 3 a 2 sul Palermo e 2 a 2 col Cittadella) che hanno alzato parecchio l’autostima. La Reggiana dovrà cercare di gettare il cuore oltre l’ostacolo per mettere in piedi una prestazione fatta di applicazione, grinta e cattiveria agonistica. A livello tattico Dionigi potrebbe apportare modifiche, con il passaggio dalla difesa a 3. Una ‘metamorfosi’ che – se non avverrà già stasera dal primo minuto – sarà comunque solo rimandata di una settimana. Con Rozzio che avrà bisogno di un po’ di tempo e con Sampirisi ancora ai box, il terzetto dietro dovrebbe essere composto da Libutti, Meroni e Lucchesi. In mezzo al campo ballottaggio tra Reinhart e Kabashi, mentre sugli esterni dovrebbero esserci Vergara (a destra) e Marras (a sinistra) con Portanova più a ridosso dell’area, a supporto di Gondo.
Curiosità interessante è relativa all’arbitro Marcenaro, figlio di uno degli ex capi della tifoseria della Sampdoria, invischiata nella lotta salvezza. Nessuno deve vedere ‘fantasmi’, ma sarebbe stato opportuno un altro tipo di designazione.
Chiudiamo con la prevendita: ieri sera venduti 2150 biglietti, di cui 1261 per il settore ospiti (dato finale)
Continua a leggere tutte le notizie di sport su