La Regia fa un figurone
I granata costringono il Genoa ai tempi supplementari .
GENOA
2
REGGIANA
1
dts (1-1)
GENOA (3-5-2): Leali; Bani (10’st Dragusin), Vogliacco (32’st Gudmundsson), Matturro; De Winter, Thorsby (1’st Badelj), Strootman, Kutlu (1’st Frendrup), Haps; Puscas (32’st Ekuban), Galdames (7’pts Malinovskyi). A disp.: Martinez, Sommariva, Martin, Sabelli, Vasquez, Fini, Bornosuzov. All.: Gilardino.
REGGIANA (3-4-1-2): Satalino; Fiamozzi (48’st Portanova), Marcandalli, Libutti; Antiste (33’st Pieragnolo), Da Riva (33’st Bianco), Crnigoj (23’st Cigarini), Nardi; Melegoni (23’st Girma); Varela, Lanini (4’sts Gondo). A disp.: Sposito, Bardi, Rozzio, Shaibu. All.: Nesta.
Arbitro: Santoro di Messina (Vivenzi e Bitonti; IV ufficiale Ghersini; Var Marini, Avar Longo)
Reti: Varela (R) al 37’pt, Haps (G) all’8’st, Gudmundsson (G) al 9’pts.
Note: spettatori 12.427, di cui 1332 reggiani nel settore ospiti. Ammoniti Matturro, Nardi, Frendrup e Cigarini. Angoli: 3-4. Recuperi: 1’pt e 5’st; 1’pts e 2’sts.
Il Genoa per superare la Reggiana ha dovuto ricorrere ai rinforzi pesanti dalla panchina. E ci è riuscito solo nei tempi supplementari. Basterebbe questo per descrivere l’ottima partita che i granata hanno giocato ieri pomeriggio al "Luigi Ferraris". Libutti e compagni hanno disputato un grande match, passando addirittura in vantaggio con Varela (37’) e andando vicini a fare il secondo gol. A fine gara l’allenatore dei grifoni, Alberto Gilardino, si è complimentato con i boys della Reggiana. A Roma, però, a giocare contro la Lazio per gli ottavi di Coppa Italia, ci andrà la sua truppa e non i granata di Alessandro Nesta.
Prima del fischio di inizio le note di ’Guasto d’amore’ del rapper italiano Bresh, cantate a gran voce dal popolo genoano, hanno caricato anche Marcandalli (tra i migliori) e compagni, che hanno fatto un super primo tempo. Grande rammarico al 40’, sull’1-0: Lanini non ha servito la palla a un Varela totalmente solo che avrebbe potuto raddoppiare. Egoista il "dieci" con un tiro sbilenco.
Sempre Varela pericoloso di sinistro, poi il vantaggio sempre col mancino dopo un bel filtrante di Nardi (prima gran tacco di Melegoni, alla prima da titolare in stagione come Satalino e Da Riva).
Prima della pausa ancora Melegoni (di proprietà del Genoa come Marcandalli, Pajac e Portanova) ha impegnato Leali.
Tante le novità: la difesa a tre con due terzini come Fiamozzi e Libutti, profili con minutaggio basso come Lanini e Varela, ma i granata non si sono mai disuniti, nemmeno nel secondo tempo.
Nella ripresa il golazo di Haps a pareggiare i conti, poi la traversa di Puscas (18’) su colpo di testa. Due minuti dopo Satalino si prende la scena con un triplo miracolo su Puscas, Badelj e Galdames.
All’ultimo di recupero Lanini di testa schiaccia debolmente, sprecando l’ottima occasione per chiudere il match e regalare la qualificazione ai tifosi granata.
Poi i tempi supplementari: subito Girma alto di testa, Portanova impreciso ed Ekuban che imita Varela, ma senza fortuna.
Ci pensa la stellina Gudmundsson a dare gas al Genoa, sfruttando un buco e realizzando il 2-1. Poi l’illusione con gol di Portanova, ma in fuorigioco millimetrico.
Niente da fare, ma va bene anche così. Niente infortuni, ottima figura e grande festa tra i tifosi. Hanno giocato l’intera partita solo Satalino, Marcandalli, Libutti, Nardi e Varela. Benzina nelle gambe per Crnigoj, Da Riva e Melegoni, riposo totale per Bardi, Rozzio e solo 13’ in campo per Gondo.
Domenica c’è il Lecco (alle 16,15) al "Città del Tricolore", con la certezza che questa squadra può giocarsela con tutti.
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