La voce dell’allenatore. "Mi sento in discussione, ma ho le idee chiare. Sono sempre al campo e non a innaffiare i fiori...»

Nesta arrabbiato, ma combattivo "Siamo arrivati spesso secondi sulla palla, non eravamo pronti per una partita così".

di GIUSEPPE MAROTTA -
17 dicembre 2023
"Mi sento  in discussione, ma ho le idee chiare. Sono sempre al campo e non a  innaffiare i fiori..."

"Mi sento in discussione, ma ho le idee chiare. Sono sempre al campo e non a innaffiare i fiori..."

"Se mi sento in discussione? Chi fa questo mestiere sa che lo è sempre, non sono immune dalle critiche. Chi di dovere avrà il compito di giudicarmi. Di certo rifarei cento volte la scelta che ho fatto, cioè di venire a Reggio, e finché ne avrò l’opportunità starò qui a battagliare".

E’ deluso Alessandro Nesta. Arrabbiato, ma comunque combattivo. Non vuole piegarsi al momento difficile. "Non sono nel calcio da due minuti, e durante la settimana sono tutti i giorni al campo per cercare di uscire fuori dal momento negativo. Non sto di certo lì ad innaffiare i fiori…". Un po’ di nervosismo, comprensibile. Sulla partita Nesta ha fatto questa analisi: "Dall’inizio non ho visto una Reggiana pronta per una partita così. Siamo arrivati spesso secondi sulle seconde palle e loro hanno preso campo. Il gol subito immediatamente dopo il rientro dalla pausa ci ha ammazzati". Tardiva la reazione. "Sì, ed è venuta un po’ così, perché loro erano calati. La Samp, squadra molto forte, ha fatto un bel pressing nel primo tempo e noi dovevamo essere più tosti per contrastare". Ancora una volta arbitraggio sfortunato con un rigore su Gondo non fischiato. "Per me è fallo, ma il punto è che quando provi a parlare con gli arbitri si fa fatica. Partono sempre sulla difensiva e hanno sempre ragione loro. Io mi sono arrabbiato più che altro perché ammoniva molto per proteste e non per le numerose perdite di tempo". Poi Nesta spiega. "Certe dinamiche le comprendi se hai giocato, mentre loro sul regolamento sono preparatissimi: io lì arrivo ultimo. In ogni caso non cerco alibi: dobbiamo guardare a noi, bisogna urgentemente recuperare chi è indisponibile". Nessun allarme, in questo senso, per Marcandalli. "Era molto stanco (Goretti ha detto che gli girava anche la testa, ndr) e l’ho tolto all’intervallo per non sprecare uno slot di cambi dopo. Abbiamo troppa gente fuori per infortuni e si fa sentire". Sabato si andrà a Bolzano, col Sudtirol. "Potremmo avere un Gondo con più minutaggio, Kabashi che magari potrà fare 20’, poi vedremo gli altri".

Infine un commento sull’amico Pirlo. "Una persona importante per me anche fuori dal calcio. Se la Samp nel mercato azzeccasse due o tre giocatori, potrebbe andare in A". Chiudiamo col tecnico blucerchiato: "Io e Alessandro ci siamo visti prima della gara e abbiamo parlato anche dopo. Vederlo in questa occasione è stato un po’ strano. La classifica? Credo che rispecchi i valori visti sul campo, sia in testa che nel resto".

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