"Mi ritrovo con 28 calciatori, troppi". Ma si ferma Gondo: fuori 6 partite

Viali sul reintegro di ’Kaba’ e Pettinari: "Ora siamo tanti. Avrei detto la stessa cosa se fossero stati Rozzio e Meroni"

di FRANCESCO PIOPPI
12 ottobre 2024
William Viali è il. trainer granata

William Viali è il. trainer granata

Dopo il reintegro di Elvis Kabashi e Stefano Pettinari voluto dalla società, mister Viali ha incontrato i media per chiarire la vicenda e fare il punto della situazione, più in generale, sul momento della Reggiana. "Col rientro di Kabashi e Pettinari si è creata una dinamica che onestamente speravo di evitare - ha spiegato il trainer senza giri di parole - ora mi trovo con 28 giocatori e 5 di questi guarderanno gran parte dell’allenamento, ma voglio essere chiaro: il problema non è chi è stato reintegrato, avrei detto la stessa cosa se fossero stati messi dentro anche Rozzio e Meroni. Ho parlato con il gruppo e i ragazzi hanno mostrato grande intelligenza, non voglio che si abbassi la qualità degli allenamenti e non possiamo fare come all’asilo che giochiamo un po’ per uno".

Al di là di quelle che saranno le sue scelte tecniche, sono due giocatori che non possono essere al pari dei compagni dal punto di vista atletico.

"È normale che sia così, Kabashi anche se fosse stato in lista, fino a questa settimana non avrei potuto allenarlo perché ha avuto un problema che l’ha condizionato tutto il precampionato (in estate si era parlato di pubalgia, ndr). Pettinari invece ha fatto tutte le amichevoli estive, ma sono poi le partite che determinano la condizione".

La Reggiana ha ottenuto 9 punti in 8 gare, è soddisfatto del bilancio o c’è rammarico?

"A parte un paio di partite dove meritavamo di più, abbiamo i punti che ci spettano. Leggo di squadre che hanno un punto in più di noi e vengono enfatizzate, mentre noi stiamo vedendo le cose in maniera più cupa. Io cerco di essere equilibrato, ma di natura sono ottimista e dico che siamo a due punti dai playoff oltre che a uno dai playout".

Una critica che le viene mossa è quella di aver cambiato sempre la formazione iniziale.

"Sono un allenatore che agisce, se le cose diventano meno spumeggianti non aspetto che cambi il vento, intervengo. Fatta questa premessa, sono soddisfatto, la squadra è serena e convinta di quello che fa. Veniamo da un’estate in cui avevamo pochi calciatori, poi ne sono arrivati tanti negli ultimi giorni e settembre è stato un po’ il mese dell’inserimento. In questo percorso di completamento ci siamo un po’ ‘sporcati’, ma la nostra identità è sempre stata la stessa: abbiamo sempre palleggiato come abbiamo fatto a Spezia e sotto l’aspetto del possesso non è mai cambiato nulla. Poi magari ci può essere una rotazione stretta o allargata per andare a duellare, ma questo è normale".

Purtroppo però la Reggiana non riesce a pungere: 329’ senza reti, un’eternità…

"Abbiamo preso otto pali, per questo dico ai miei che dobbiamo iniziare a fare la differenza nelle due aree, quella offensiva e quella difensiva. Se guardiamo il rapporto occasioni concesse e gol subiti è troppo alto, mentre in attacco dobbiamo alzare la percentuale di realizzazione. Nella manovra siamo già a buon livello".

Ultimamente ha scelto Okwonkwo, che non ha convinto, mentre ha concesso meno spazio a Vido.

"Era l’unico giocatore che non era riuscito ad avere continuità e in allenamento mi aveva dimostrato di poter essere ficcante in zona gol. Le due partite di Orji (con Carrarese e Spezia, ndr) mi hanno poi detto un’altra cosa, ma ho bisogno anch’io di queste nozioni".

Perché Girma e non Maggio dal 1’ con lo Spezia?

"Girma è importante e devo accelerare il suo inserimento. La squadra aveva oggettivamente perso il guizzo nell’uno contro uno e questo Maggio lo sa, perché con la Salernitana aveva giocato, ma si vedeva che era in flessione. Sono tutte situazioni che ho condiviso con loro, non c’è nessun mistero".

Gondo stop. Ieri, intanto, si è fermato l’attaccante, a cui è stato diagnosticato uno stiramento della giunzione muscolo tendinea del soleo destro con una prognosi che sarà variabile, dalle sei alle otto settimane, a seconda del quadro evolutivo. Significa che dovrà saltare, nella migliore delle ipotesi, sei partite (Frosinone, Palermo, Cosenza, Bari, Catanzaro e Cesena) provando a fare ritorno per la sfida con il Sassuolo (30 novembre). Se invece le cose dovessero procedere a rilento, Gondo potrebbe mettere nel mirino la Cremonese (7 dicembre) o il derby col Modena (14 dicembre)

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