Solo una scintilla, poi la Reggiana si scioglie

In un clima surreale (stadio vuoto) i granata passano in vantaggio, ma si piegano alla reazione del Sassuolo che ne segna cinque

di FRANCESCO PIOPPI
30 marzo 2025
In un clima surreale (stadio vuoto) i granata passano in vantaggio, ma si piegano alla reazione del Sassuolo che ne segna cinque

In un clima surreale (stadio vuoto) i granata passano in vantaggio, ma si piegano alla reazione del Sassuolo che ne segna cinque

SASSUOLO

5

REGGIANA

1

SASSUOLO (4-2-3-1): Moldovan; Toljan, Romagna, Lovato, Pieragnolo (dal 33’ s.t. Paz); Boloca, Ghion (dal 13’ s.t. Lipani); Berardi (dal 29’ s.t. Verdi), Volpato (dal 13’ s.t. Obiang), Laurientè; Mulattieri (dal 13’ s.t. Moro). A disp.: Satalino, Missori, Velthius, Iannoni, Pierini, Muhamerovic. All.: Grosso.

REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Fiamozzi (dal 1’ s.t. Urso), Meroni (dal 33’ s.t. Rozzio), Lucchesi, Libutti; Ignacchiti, Reinhart (dal 1’ s.t. Girma), Sersanti (dal 23’ s.t. Kabashi); Vergara, Portanova (dal 23’ s.t. Maggio); Gondo. A disp.: Sposito, Sosa, Stulac, Cigarini, Pettinari, Kumi, Nahounou. All. Viali

Arbitro: La Penna (Di Monte - Monaco); IV ufficiale D’Eusanio; Var/Avar Giua- Miele

Reti: Vergara al 3’ p.t., Mulattieri al 15’ p.t., aut. Reinhart al 18’ p.t., Laurientè al 35’ p.t., Boloca al 38’ p.t., Verdi su rigore al 41’ s.t.

Note: spettatori 5.058, per un incasso lordo di euro 26.126. Ammoniti: Reinhart, Vergara, Ghion, Pieragnolo. Girma Angoli: 3-2. Recuperi: 1’ e 0’.

Una delle pagine più tristi della storia sportiva di questa città non poteva che avere un epilogo disastroso. In un clima surreale che ricordava i giorni angoscianti della pandemia, la Reggiana è stata travolta dal Sassuolo, certificando quello che ormai era chiaro da tempo: per salvarsi servirà un miracolo.

Per carità, i neroverdi sono di un altro pianeta e se giocassero oggi in Serie A probabilmente farebbero una figura migliore rispetto a dieci mesi fa, quando erano retrocessi, ma la passività con cui i granata si sono fatti soverchiare è comunque disarmante. A maggior ragione partendo da una situazione di vantaggio, perché dopo 3’ Vergara aveva sorpreso Moldovan con un sinistro fulmineo; dal quel momento però la squadra di Viali è letteralmente scomparsa dal campo, esponendosi ingenuamente alle ripartenze di Laurientè e soci che hanno impiegato appena 15 minuti per ribaltare il punteggio (Mulattieri da due passi e autogol di Reinhart su traversone di Laurientè) e altri 8 per calare il poker – firmato dal solito Laurientè e poi da Boloca – con un ‘uno-due’ che ha mandato definitivamente i titoli di coda sul match.

In poche parole, in 23’ complessivi i neroverdi hanno archiviato la pratica. Il secondo tempo è diventato una specie di allenamento per pochi ‘intimi’, visto che degli oltre 5mila spettatori descritti dal dato ufficiale se ne contavano, ad occhio nudo, poco più della metà.

Il Sassuolo ha poi ingrossato il punteggio su rigore, concesso da La Penna per un presunto contatto tra Lucchesi e Moro (rete di Verdi), ma poco importa.

I granata restano inchiodati in zona playout: a pari punti, ma sopra alla Sampdoria in virtù della classifica avulsa che privilegia gli scontri diretti. In attesa delle gare di oggi che però potrebbero peggiorare la situazione, visto che la Salernitana (attualmente a -2) ha la chance di effettuare il sorpasso, battendo il Palermo, e relegando la Reggiana alla retrocessione diretta.

Sarebbe la prima volta in tutta la stagione e nel momento meno indicato, visto che il tempo passa senza che vi sia una reazione credibile. La vittoria manca da otto turni (26 gennaio, con il Palermo) e nel 2025 sono stati raccolti appena 8 punti in 11 partite. Una miseria, in tutti i sensi.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su