Viali: "L’esonero? Non dovete chiedere a me". Ma la società non cambia idea: avanti così
Il trainer: "È chiaro che le responsabilità sono mie, ma sono già passato da situazioni come queste. So che serve equilibrio"

William Viali sconsolato a fine partita
"Se vogliamo analizzare la gara è semplice: il terzo gol ci ha ammazzato. Contro una squadra contro cui non puoi fare errori, ne abbiamo fatti troppi e gli abbiamo agevolato il compito. Sul resto c’è poco da dire, volevamo fare tutt’altra prestazione e strappare assolutamente un risultato positivo anche per i nostri tifosi, per dargli una soddisfazione anche rispetto alla situazione paradossale che stanno e stiamo vivendo, ma purtroppo è andata così’. L’abbraccio della squadra al tecnico dopo il gol di Vergara certifica che il gruppo è con lui, ma a questo punto viene da chiedersi se il suo ‘metodo’ sia quello giusto per raddrizzare una barca che sta andando a fondo: "Io oggi sono responsabile di questa squadra e la responsabilità è chiaramente mia, ma sono quindici giorni che si parla solo di questo - risponde - quindi a questo punto credo che questa domanda non vada fatta a me. Io non ne voglio parlare".
Il riferimento è ai dirigenti e ad un eventuale cambio in corsa che non pare essere all’orizzonte. Romano Amadei, lo ha detto ai suoi socie la scorsa settimana, non vuole il cambio. Ma nel calcio mai dire mai.
Il tecnico granata si sforza quindi di guardare avanti: "Sono già passato da queste situazioni e so che serve grande equilibrio, dobbiamo avere la consapevolezza che nulla è deciso fino all’ultimo in questo campionato così equilibrato". Qualcuno gli chiede se tutti i discorsi ‘extra campo’ abbiano potuto condizionare la squadra: "No, non è questo il punto, lo ribadisco: eravamo partiti bene, fino al 2 a 1 siamo stati in partita, ma abbiamo commesso troppi errori contro una squadra a cui non ne puoi concedere. Il cambio di Fiamozzi? Non è stato bene nei giorni scorsi, ha avuto qualche problema intestinale, ma ha stretto i denti per darci una mano, poi però all’intervallo ho parlato con lui e ho deciso di farlo riposare. Gli altri cambi sono stati fatti per cercare di sovvertire un po’ l’inerzia e quello di Meroni per preservarlo dall’ammonizione che gli sarebbe costata la squalifica". Ad un passo dal traguardo della Serie A, invece, Fabio Grosso predica calma, ma deve solo aspettare che si concretizzi il grande lavoro svolto: "Di cose scontate non ce ne sono – spiega il tecnico dei neroverdi - e tutte le cose le abbiamo fatte con tanto lavoro e umiltà, manca ancora il rush finale e non vogliamo avere fretta o ansia. Cercheremo di fare il massimo. La reazione allo svantaggio iniziale? I ragazzi sono stati molto bravi a cambiare marcia, ma i primi minuti siamo stati un po’ superficiali. Il gol di Vergara è stato come uno schiaffo che ci ha dato una bella svegliata e sono stati tutti molto bravi ad esprimere le loro qualità". Poi sul ‘deserto’ degli spalti: "Era una partita che avrebbe meritato un’altra cornice, mi aspettavo un’altra atmosfera, ma ognuno nei dibattiti prende la posizione che vuole. Dico solo che se vengono rispolverate delle regole, bisogna saperle rispettare…".
Francesco Pioppi
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