Roma, De Rossi non sbaglia la prima, ma quanta sofferenza contro il Verona
L'analisi del successo romanista contro il Verona
Roma 21 gennaio 2024 - È servito cuore, grinta, tecnica, tenacia e anche un pizzico di fortuna, ma davanti a un Olimpico vestito a festa, De Rossi non ha sbagliato il debutto. I giallorossi si sono imposti con più di qualche difficoltà contro il Verona per 2-1. Si sono visti alcuni ottimi spunti, ma anche tanta difficoltà a dare continuità alle proprie idee e alla propria qualità di palleggio nei momenti complicati, in una partita che si può tranquillamente definire a due facce per quanto riguarda i giallorossi.
Dopo un avvio forse anche emozionato, i ragazzi di De Rossi si sono sciolti, trovando il giusto ritmo di gioco in campo. Il palleggio è cresciuto con il passare dei minuti e al primo errore vero della retroguardia scaligera, sono riusciti a punire Montipò. Il vantaggio di Lukaku infatti arriva al primo vero tiro in porta della serata giallorossa. Pellegrini lotta a centrocampo e tocca in maniera dolce il pallone per innescare la corsa di El Shaarawy. Lo scatto e la successiva sterzata del faraone mettono completamente fuori posizione la difesa avversaria, aprendo così la corsia centrale per Romelu Lukaku, il quale ha seguito perfettamente la corsa del compagno. Il belga riceve e dal dischetto del rigore ha tutto il tempo di prendere la mira per superare il portiere avversario e regalare il vantaggio ai capitolini.
L'uno due romanista è rapido, come una combinazione pugilistica. Questa volta è Lukaku ad aprire l'azione scattando bene sulla destra. Il suo primo tentativo di passaggio viene respinto, ma la fortuna vuole che il belga abbia una seconda chance, questa volta trovando un ottimo traversone sul secondo palo verso El Shaarawy, nel tentativo di ricambiare il favore per l'assist precedente. Il faraone manca però l'appuntamento con il pallone nello stacco aereo, favorendo Pellegrini, che ha supportato l'azione attaccando il secondo palo. Il capitano giallorosso stoppa e da posizione angolata calcia forte sotto la traversa, superando un incolpevole Montipò. Tutto sembra in discesa per la Roma con il doppio vantaggio, ma l'infortunio di Spinazzola cambia le carte in tavola. Nonostante il possesso prolungato del primo tempo, i capitolini non riescono a chiudere l'incontro, finendo spesso per sbattere contro la linea difensiva avversaria, che regge l'urto e va al riposo con solo due gol di scarto.
L'ingresso di Bonazzoli nella ripresa cambia faccia ai gialloblu. L'atteggiamento dei veronesi è più proposito e i giocatori ospiti trovano ordine nel caos. Gli attacchi scaligeri infatti non sono figli di manovre ordinate, ma bensì di accelerazioni individuali che colgono spesso di sorpresa la retroguardia romanista. Prima infatti è Suslov ad accelerare sulla destra, per rientrare e crossare con il mancino. Una giocata che pesca perfettamente Folorunsho sul secondo palo. Il centrocampista italiano è bravo a schiacciare in porta alle spalle di Rui Patricio, ma commette l'errore di liberarsi di Karsdorp con una finta, così da vedersi annullata la rete che avrebbe dimezzato lo svantaggio.
I gialloblu però ci credono e la Roma per tutto il secondo tempo sembra incapace di nuocere alla formazione avversaria, è un vero e proprio assedio da parte degli ospiti. I giallorossi resistono come possono, scampando anche a un penalty causato dal tocco di mano di Llorente sul colpo di testa in area di rigore da parte di Djuric. Sul dischetto si presenta lo stesso attaccante bosniaco, il cui tentativo però vola altissimo sopra la traversa della porta di Rui Patricio, per il sospiro di sollievo dei capitolini. Il momento peggiore sembra passato e invece è ancora Folorunsho a metà della ripresa a far vedere i fantasmi alla formazione avversaria. Il tiro dai trenta metri del centrocampista ex Bari infatti prende un effetto particolare, che beffa il portiere portoghese della Roma, non perfetto nell'occasione.
Gli ultimi venti minuti, recupero compreso, sono un attacco caotico e disperato da parte degli ospiti, su cui però la difesa impostata da De Rossi regge l'urto, spinti anche dall'urlo dell'Olimpico, voglioso di rivedere i propri ragazzi vincere, dopo tre partite senza successi. Al triplice fischio il vantaggio capitolino regge e la Roma può tornare a festeggiare i tre punti, regalando al proprio allenatore i primi tre punti da tecnico in Serie A.
Le statistiche dell'incontro
Difficile in quattro giorno cambiare completamente il volto alla squadra, ma senza dubbio si comincia a intravedere qualche piccola evoluzione rispetto all'era di José Mourinho. Nonostante la grande sofferenza del secondo tempo infatti, i numeri in linea di massima confermano il merito dei capitolini nel successo dell'Olimpico. I ragazzi di De Rossi infatti trascorrono il 62% del tempo con il possesso del pallone, realizzando ben 508 passaggi con una precisione dell'86%. Solo 290 invece i fraseggi completati dagli ospiti nel 38% del tempo restante con un tasso di conversione dell'82%.
Ma se i dati del palleggio sono pesantemente a favore dei padroni di casa, ecco che si vanno ad equilibrare quando si parla della quantità e della qualità dei tiri costruiti dalle due squadre. La Roma è stata molto cinica, trasformando i due tiri n porta prodotti in altrettante reti, con un computo complessivo di 12 tentativi. Il Verona invece combina per 13 tentativi, di cui 3 diretti verso lo specchio, con il peso sulle spalle, proprio come accaduto nella trasferta di Milano contro l'Inter, di un rigore fallito. Escludendo infatti il penalty, dal punto di vista degli expected goals non ci sarebbe storia nell'incontro. I padroni di casa hanno combinato per ben 1,45 xG, mentre gli ospiti combinano per 1,10 xG, una cifra che se si esclude il penalty però precipita ad appena 0,34 xG, sottolineando come, nonostante il pressing dei minuti conclusivi, la qualità delle occasioni da gol degli scaligeri, non fosse così elevata.
Gli ospiti corrono di più combinando per 110 km, contro i 109 km dei giallorossi, ma le palle recuperate sorridono ai ragazzi di De Rossi con 55 possessi ritrovati contro i 50 del Verona. Anche il numero delle palle perse sorride ai padroni di casa, con appena 6 palloni buttati, contro gli 11 degli avversari. Partita molto corretta con appena 26 falli complessivi commessi, 14 da parte dei lupacchiotti, 12 da parte dei gialloblu, con quattro ammoniti complessivi, due per parte.
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