Roma: dominio sugli esterni e pressing asfissiante, tre punti d'oro per scacciare le paure

L'analisi del successo romanista contro il Parma

di FILIPPO MONETTI
24 dicembre 2024
Claudio Ranieri e Paulo Dybala a colloquio durante una partita

Claudio Ranieri e Paulo Dybala a colloquio durante una partita

Roma 24 dicembre 2024 - Era importante vincere per raddrizzare la classifica, meglio ancora se fatto in maniera autoritaria anche per mandare un messaggio a rivali e tifosi. La Roma non solo ottiene i tre punti, ma demolisce il Parma, imponendosi con un rotondo 5-0 dove segnano tutti gli uomini chiave di Ranieri, andando anche a sbloccare alcuni giocatori meno in ritmo. La partita dell'Olimpico è un successo su tutti i fronti. I capitolini riemergono dai bassi fondi, la zona rossa viene allontanata a cinque punti. Non solo questo: i giallorossi riescono anche a sconfinare nuovamente nella colonna sinistra della graduatoria tornando, almeno idealmente, alle posizioni che più le competono. Segnali di vita importanti per una squadra che ora dovrà trovare la propria dimensione anche lontano dalle mura amiche.

Come si è arrivati però a questo successo? La Roma fin dalle prime battute prova a scrollarsi di dosso il brutto secondo tempo di Como. Ranieri riparte dal suo consueto 3-4-2-1 con un atteggiamento più offensivo, scegliendo Saelemaekers sulla corsia di destra, costruendo così il tandem offensivo con Dybala sul centro-destra. In trequarti insieme alla Joya c'è El Shaarawy, mentre il resto della squadra è la formazione tipo costruita da Ranieri in queste settimane, con Paredes e Koné a dettare i tempi in mediana. La partenza romanista è di altissima intensità. Dybala spazia molto tra la trequarti centrale di campo e la corsia, con ampie libertà di movimento. I compagni gravitano intorno all'argentino che così ha libertà di inventare. Il primo gol, o meglio il fallo da rigore, nasce proprio da una bella combinazione tra il fantasista ex Juve e i compagni del reparto offensivo.

Le marcature del Parma lasciano spesso a desiderare, così quando la Roma attacca con molti uomini spesso si creano occasioni importanti da gol. Dopo il doppio vantaggio i giallorossi mancano però di continuità. I ducali provano a reagire, ma non riescono a trovare ritmo nel proprio palleggio, con Koné a uomo su Hernani per soffocare la manovra emiliana. Pecchia con il passare dei minuti prova ad adattarsi, ma ormai il ritmo trovato dai giallorossi è ideale e nella ripresa poi i romanisti dilagano nel punteggio riuscendo anche a far ritrovare la via del gol ad Artem Dovbyk, in Serie A a secco dal 3 novembre. L'ucraino segna la quinta rete sull'ennesimo inserimento di Dybala, questa volta bravo a sfondare sul centro-destra, per poi servire un assist delizioso con il tocco sotto mancino. Oltre al bomber arrivato in estate, la doppietta della Joya stessa, gli altri due gol sono realizzati da Saelemaekers e Paredes, quest'ultimo sul secondo penalty del pomeriggio.

I numeri della gara chiaramente rispecchiano molto bene il dominio giallorosso in ogni aspetto del gioco, come testimoniato dal punteggio finale. I giallorossi mantengono il pallone per il 59% del tempo, completando 494 passaggi, con una precisione del 90%. Dall'altra parte sono 323 i fraseggi completati dai ducali nel restante 41% del tempo, con una precisione dell'85%. A fare la vera differenza però sono i numeri in zona gol: è qui che i giallorossi hanno battuto insistentemente demolendo gli emiliani. Sono ben 19 i tiri tentati dalla Roma, più del doppio rispetto ai 9 del Parma; un gap che aumenta se si guardano solo i tentativi nello specchio dove i 9 dei lupacchiotti sono addirittura tripli rispetto ai 3 degli ospiti. Se poi si passa all'analisi nel dettaglio, scomodando la statistica degli expected goals, i ragazzi di Ranieri combinano per un altissimo 5,56 xG contro gli appena 0,62 xG dei crociati, giustificando a pieno il risultato finale dell'incontro.

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