Europa League, Mourinho: "Lukaku e N'Dicka giocheranno, Smalling non ancora"

Le parole dello Special One in conferenza stampa pre Slavia Praga

di Redazione Sport
25 ottobre 2023
Mile Svilar, era presente in conferenza stampa insieme a José Mourinho

Mile Svilar, era presente in conferenza stampa insieme a José Mourinho

Roma 25 ottobre 2023 - Poche ore separano la Roma da quello che potrebbe essere uno degli scontri chiave per il proseguo della stagione europea giallorossa. Domani i giallorossi affronteranno lo Slavia Praga nel primo dei due episodi che, con ogni probabilità, assegneranno il primo posto del Gruppo G. Così alla vigilia di questo primo snodo della stagione di Europa League romanista, José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida. 

Il tecnico, purtroppo per lui, dovrà seguire la sfida dell'Olimpico dalla tribuna, in virtù della squalifica rimediata nel finale della scorsa Europa League. Così il tecnico si interroga, a domanda esplicita dei giornalisti presenti, se gli arbitri possano o meno avere un atteggiamento leggermente diverso nei suoi confronti. "Penso che quando si parli di squalifiche, con me si usino due pesi e due misure. Non so il motivo, anche tu lo pensi con la domanda che mi hai fatto".

Si comincia poi a parlare dei dubbi di formazione dello Special One, partendo dalla difesa, dal recupero di N'Dicka, dopo la botta subita contro il Monza, a quello di Smalling. "N'Dicka gioca - dice il tecnico - non abbiamo opzioni di turnover. Con Smalling non c'è nessun piano. Hai visto Il riscaldamento, torello e poi non ha fatto nulla più".

Dalla difesa si è parlato poi dell'attacco, con la presenza o meno di Lukaku in campo dal primo minuto. "Lukaku giocherà. È una partita molto difficile, importante, lui è importante per noi, soprattutto senza Dybala e Pellegrini. Lukaku deve giocare. Non sapevo che Lukaku fosse così importante a Milano, perché quello che ha fatto: vincere lo scudetto, due coppe, una supercoppa lo hanno fatto 200 giocatori nell'Inter. Dopo è interessante da vedere perché Lukaku che va dall'Inter alla Roma per aiutare il suo mister è un dramma, però anni fa Cannavaro andare dall'Inter alla Juve no-problem, Vieri no-problem, Romelu alla Roma è una sorpresa perché non pensavo fosse così nel cuore dei tifosi".

Dalle problematiche di formazione, ai rivali, ecco cosa Mourinho pensa dello Slavia Praga. "Ho visto tante partite. Ho visto due Slavia, uno che ha giocato contro lo Sparta (Praga ndr), completamente diverso nel suo stile di gioco. Che Slavia avremo domani, quello dello Sparta o l'altro? Noi siamo preparati per tutti e due. Sono molto bravi nell'organizzazione offensiva. Hanno giocatori con qualità, difensori che costruiscono dal basso e hanno sicurezza. Poi c'è lo Slavia contro lo Sparta più diretto, con meno possesso. Se sono una squadra molto preparata è perché i giocatori sono bravi e l'allenatore, che non conosco personalmente, sarà bravo".

Il tecnico ha continuato la sua analisi, parlando in modo un pizzico più specifico del calcio ceco, con un riferimento diretto richiesto dal giornalista su Porto-Sparta Praga, giocato nella cavalcata trionfale, quando vinse la Champions League con i lusitani. "Non c'è storia, è passata tanto tempo fa. Un paio settimane dopo che arrivai al Porto e poi non ho mai giocato contro una squadra ceca in questi 20 anni. Ovviamente ho più attenzione adesso e ho avuto l'opportunità di vedere 4-5 partite dello Slavia. Si vede qualità nell'organizzazione, negli stadi. È un calcio molto bello". La conferenza stampa di Mourinho si è poi conclusa chiedendo come si possa preparare una partita, contro una squadra, come lo Slavia, molto capace di cambiare volto quando necessario. "È più difficile, però con il poco tempo che abbiamo avuto nel prepararlo lo abbiamo fatto. Abbiamo analizzato dal punto individuale tutte le opzioni offensive. Abbiamo fatto il nostro lavoro. Sono un'ottima squadra che merita di essere rispettata come ottima squadra".

Svilar: "Lasciare la Roma non è mai stata un'opzione. Rispetto all'anno scorso mi sento mentalmente più forte"

Non solo Mourinho, anche Mile Svilar era presente nella conferenza stampa giallorossa. Il portiere serbo nato ad Anversa ha subito discusso se intendesse o meno partire in prestito per cercare maggiore minutaggio lontano da Roma. "Non è mai stata un'opzione - ha dichiarato - Sono sempre stato concentrato sulla Roma. È un bene per tutta la squadra, soprattutto per un portiere, ma è più importante vincere, lo abbiamo fatto in queste 4 partite e speriamo di continuare".

Probabile titolare domani al posto di Rui Patricio, l'estremo difensore ha parlato del tipo di partita che si aspetta. "Penso che sarà una partita difficile contro una buona squadra, spero di vincere domani, ma sarà difficile sicuramente".

Al classe 2001 è stato poi chiesto come si alleni, vista la consapevolezza di essere una riserva nella squadra capitolina. "Sono giovane e mi prendo le occasioni che il mister mi dà. Sono concentrato nel migliorare, perché è il mio lavoro. Adesso sono concentrato sulla gara di domani. Il prossimo anno è il prossimo anno. In cosa sono migliorato? Mentalmente, ma anche ho lavorato un anno e mezzo con Nuno e questo fa sì che vada sempre meglio. Mi sono abituato più a lavorare con la squadra. Ho giocato qualche partita l'anno scorso. Mi sento più maturo, più portiere".

Il portiere ha poi parlato di come si è visto nelle prime partite giocate fin qui. "La squadra è cambiata un po', sono entrati giocatori nuovi e devono entrare nei meccanismi della squadra e non è facile. Abbiamo cambiato un po' la costruzione dal basso e penso che abbiamo i calciatori per farlo. Siamo migliorati e spero di farlo partita dopo partita".

Riguardo cosa bisogna temere dell'attacco dello Slavia Praga, questa è la risposta di Svilar: "Abbiamo analizzato un po' prima dell'allenamento. Sono una buona squadra, con un buon attacco. Anche noi siamo una buona squadra, sarà sicuramente una partita difficile. Domani analizzeremo ancora un po' e saremo pronti per la partita".

Nell'ultima domanda della conferenza stampa è stato chiesto al portiere giallorosso se nello spogliatoio si pensi già alla finale di Dublino, dopo il ko incassato in quella di Budapest. "Penso che i giorni dopo la finale sono stati duri per tutti, ma dopo la finale abbiamo vinto un'altra partita e abbiamo iniziato una nuova stagione e questo l'abbiamo lasciato dietro di noi. Purtroppo non abbiamo vinto, ma guardiamo avanti e speriamo che nel futuro vinceremo partita dopo partita".

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