Roma: i giallorossi non soccombono alla de Kuip e tornano all'Olimpico con un pari

L'analisi del pareggio nei Paesi Bassi nella gara d'andata di Europa League

di FILIPPO MONETTI -
16 febbraio 2024
Il colpo di testa di Romelu Lukaku che vale il pareggio contro il Feyenoord

Il colpo di testa di Romelu Lukaku che vale il pareggio contro il Feyenoord

Roma 16 febbraio 2024 - È terminata con l'onore inviolato la prima trasferta europea di Daniele De Rossi. Nella giornata di ieri infatti la sua Roma ha lottato e risposto colpo su colpo al Feyenoord di Arne Slot, uscendo dalla intimidatoria "de Kuip" di Rotterdam con un pareggio per 1-1 e una qualificazione così da decidere solo all'Olimpico nella gara di ritorno. Una partita tutt'altro che facile, di fronte a oltre cinquantamila persone, dove al vantaggio dei padroni di casa firmato Igor Paixao, ha risposto uno degli uomini più attesi della stagione giallorossa, vale a dire Romelu Lukaku, il quale non trovava il gol da quasi un mese, ultima rete datata il 20 gennaio in campionato contro il Verona.

La partita testimonia tutto il buon lavoro che l'ex capitano sta facendo sulla panchina romanista. Di fronte al 4-3-3 di Slot, ormai avversario consueto della Roma negli ultimi 3 anni, De Rossi schiera i suoi ragazzi a specchio, con il ritorno di Svilar tra i pali e una corsia di sinistra inedita con Spinazzola basso e Zalewski davanti a lui nella zona offensiva, mentre Bove prende il posto di Cristante nella mediana con Paredes e Pellegrini. Dall'altra parte non c'è Gimenez, in avanti Ueda è sostenuto da Minteh e Paixao con Stengs e Wieffer a inventare a centrocampo ai lati di Zerrouki.

La Roma costruisce dal basso, cercando di isolare spazio sulle fasce, in particolare a sinistra trova la propria miglior corsia, mandando spesso in sofferenza la retroguardia avversaria. Il pressing del Feyenoord è spesso un'arma a doppio taglio per gli olandesi, che rischiano di perdere la distanza tra i reparti, mostrando il fianco all'attacco romanista. Per questo spesso la squadra di casa rinuncia a salire troppo in fase di pressione, per evitare di cadere nella trappola capitolina.

Si crea così una sorta di impasse rotta solo dall'amnesia difensiva della Roma, che causa il gol di Igor Paixao. De Rossi in conferenza stampa nel post partita ha difeso Llorente, dicendo di dover migliorare come allenatore nel coordinare i movimenti del reparto, ma l'errore tecnico dello spagnolo resta evidente: non accoppiandosi in marcatura con il brasiliano, lo lascia indisturbato di colpire in area di rigore e siglare il vantaggio degli olandesi. Il gol della Roma arriva anche esso da colpo di testa, ma senza giovare di alcun errore della retroguardia dei padroni di casa. Il passaggio di Paredes detta l'inserimento per Spinazzola con tempi perfetti e il cross è efficace per la testa di Lukaku. Il belga si coordina e fa quello che riesce meglio: gol, siglando il definitivo pareggio per 1-1.

Le statistiche della partita

Proprio come dice il risultato finale, a farla da padrone alla de Kuip è stato l'equilibrio tra due squadre simili sia nella qualità media in campo, sia nello stile di gioco, con un lieve margine in favore dei padroni di casa, forse spinti dal proprio tifo. Il dato sul possesso di palla sorride, seppur di poco, agli olandesi con un 53% contro il 47% dei capitolini. Feyenoord che probabilmente giova della maggior precisione in fase di palleggio con un 88% di precisione sui 450 passaggi completati, mentre i giallorossi si fermano a un più modesto 84% di accuratezza con 387 fraseggi completati. 

In fase offensiva sono ancora i biancorossi dei Paesi Bassi ad avere un piccolo margine: 18 tiri totali, di cui 6 nello specchio della porta difesa da Svilar, mentre i giallorossi combinano per 13 tentativi di cui 5 nello specchio. Anche il dato sugli expected goals sorride ai padroni di casa, senza però sbilanciarsi troppo. Il Feyenoord ha infatti combinato per 1,15 xG, contro gli 0,80 xG degli ospiti. Altri numeri della gara invece raccontano di una formazione, quella di De Rossi, che si impone nei dati relativi ai calci d'angolo (4-5), ai palloni recuperati (29-36) e anche di una peggior disciplina con un fallo commesso in più degli olandesi (10-11), anche se alla fine sono solo 2 gli ammoniti della Roma, contro i 3 della squadra di Slot. 

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