Juric, Roma a nervi tesi. "La mia grande occasione». Ma la Ceo è sotto scorta

Ivan Juric affronta la sfida di guidare la Roma dopo De Rossi, consapevole delle aspettative e dei problemi da risolvere. Vuole valorizzare Dybala e Zalewski per portare la squadra a un livello superiore.

di Redazione Sport
22 settembre 2024
Tifosi giallorossi durante la partita Roma-Bologna, oggi 29 gennaio 2012 allo stadio Olimpico di Roma.  ANSA/ETTORE FERRARI

Tifosi giallorossi durante la partita Roma-Bologna, oggi 29 gennaio 2012 allo stadio Olimpico di Roma. ANSA/ETTORE FERRARI

Sa benissimo che è l’occasione della carriera, passata finora a fare bene in squadre dalle ambizioni di salvezza o poco più. Ivan Juric è anche consapevole che arrivare dopo Daniele De Rossi non sarà facile (la tifoseria della Roma ha preparato una contestazione per la gara di oggi contro l’Udinese alle 18, e la Ceo Lina Souloukou è finita sotto scorta delle forze dell’ordine).

"C’è da migliorare, ma non è tutto da buttare. De Rossi ha fatto un grandissimo lavoro, di organizzazione, sono abituati a lavorare bene, stanno bene fisicamente", ha detto il nuovo tecnico giallorosso (nella foto). "La squadra ha dato tutto a De Rossi. A volte subentri e percepisci problemi, qui non è successo".

Juric sembra subito intenzionato a sciogliere il dualismo più pericoloso per la Roma: "Dybala? E’ intelligente, fa un buon lavoro difensivo, è sempre ben posizionato. Io vorrei farlo giocare attaccante destro, dove può rientrare col sinistro. Non deve fare i 100 metri, ma il lavoro difensivo lo fa con molta attenzione. Dybala e Soulé con Dovbyk? Assolutamente sì, senza problemi. Hermoso penso di farlo giocare terzo a sinistra, dove è abituato. Lui e Hummels hanno fatto buonissimi allenamenti. Si parla di fisicità, ma a volte si può giocare a grande livello anche con l’intelligenza".

Sul caso Zalewski: "La cosa si sta risolvendo in modo giusto. Mi piace come giocatore, secondo me va nella direzione giusta. Penso potrà essere importante nello sviluppo della stagione. Alleno da 14 anni, di cui gli ultimi otto in Serie A e a buon livello, ma la Roma è la squadra più forte che mi è capitata. Per me è una grandissima occasione, con un club così non pensi al contratto, devi solo dimostrare di essere capace".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su