Roma: operazione aggancio fallita, il Bologna festeggia il successo all'Olimpico

L'analisi del ko capitolino nel duello contro i rossoblu

di FILIPPO MONETTI -
24 aprile 2024
Sardar Azmoun al rientro dopo l'infortunio festeggia il suo terzo gol in campionato

Sardar Azmoun al rientro dopo l'infortunio festeggia il suo terzo gol in campionato

Roma 23 aprile 2024 - Era uno dei primi scontri diretti della serie finale di stagione e i capitolini cadono sotto i colpi di El Azzouzi, Zirkzee e Saelemaekers, mentre Azmoun illude solamente la formazione di casa. Nella serata di ieri la Roma ha ceduto il passo al Bologna, cadendo per 1-3 all'Olimpico di fronte a una squadra, quella felsinea, autrice di una partita praticamente perfetta sotto ogni aspetto di gioco, approfittando di una squadra stanca complice l'impegno in Europa League contro il Milan.

Le scelte di inizio partita vedono De Rossi affidarsi molto alla propria formazione tipo, con Çelik Angeliño sulle fasce, mentre Abraham in avanti sostituisce Lukaku al centro del tridente con Dybala ed El Shaarawy a completare il tridente. Motta sostituisce l'infortunato Ferguson con la soluzione a sorpresa El Azzouzi, mentre in difesa schiera Lucumí al centro in coppia con Beukema e Calafiori spostato a sinistra nel suo ruolo naturale. In attacco torna Saelemaekers, con Ndoye a destra al posto di Orsolini a sostenere Zirkzee.

L'approccio offensivo dei giallorossi prova a mettere sabbia nella manovra bolognese. Il primo squillo è infatti di marca giallorossa, ma El Shaarawy spreca calciando alto, El Azzouzi invece si regala un gol da copertina in rovesciata, siglando il vantaggio felsineo al quarto d'ora di gioco. Sul vantaggio gli ospiti abbassano il baricentro e puntano anche sulle ripartenze. Da sottolineare la grande organizzazione arretrata di Thiago Motta, che punta a creare traffico nella corsia centrale, zona d'attacco prediletta della Roma, puntando su tanta densità e raddoppi rapidi, quando il pallone arriva dalle parte degli uomini più pericolosi giallorossi. Con una struttura tattica così stratificata e un'applicazione sempre efficiente, emerge la stanchezza dei padroni di casa e sul finale di primo tempo i rossoblu mettono a frutto la maggiore brillantezza, realizzando lo 0-2 grazie alla serpentina di Zirkzee che mette un punto finale dopo un'azione di oltre un minuto palleggiata degli emiliani.

Nel secondo tempo c'è la reazione rabbiosa dei padroni di casa e la rete siglata da Azmoun, appena entrato, testimonia proprio la voglia di questa squadra di ottenere il successo. Ma le motivazioni si scontrano con la qualità e la salute atletica e mentale degli ospiti. In appena 9 minuti infatti i felsinei ristabiliscono le distanze con la rete di Salemaekers, che di fatto taglia le gambe alle velleità romaniste sulla partita. Il risultato di 1-3 infatti perdurerà fino al triplice fischio di Maresca, che sancisce lo scatto felsineo per la Champions League, ora distante solo 9 punti per il Bologna, mentre condanna la Roma a lottare ancora per il proprio posto nella prossima Champions League in questo finale di campionato. 

Nonostante lo svantaggio arrivato molto presto, i dati dell’incontro non raccontano un assolo romanista a caccia del pareggio, ma una sfida equilibrata, dove i rossoblu hanno risposto colpo su colpo ai padroni di casa. Gli emiliani infatti tengono il pallone per il 47% del tempo realizzando 400 passaggi con l’85% di precisione, mentre i padroni di casa si impongono, tenendo il possesso nel restante 53% del tempo realizzano 450 fraseggi con un tasso di conversione dell’88%.

La Roma è più produttiva, ma dopo due partite senza trovare il gol, il Bologna si riscopre cinico sottoporta. I capitolini su 14 conclusioni complessive trovano la porta in 5 occasioni (3 solo nell'azione del gol), ma non riescono a farle fruttare, mentre gli ospiti sui loro 11 tiri, tirano in porta solo nei tre tentativi vincenti, a cui però va aggiunto anche l'asterisco della traversa di Saelemaekers al 43'. Anche la qualità di questi tentativi sorride ai giallorossi, come testimonia il margine lieve, ma rilevante nel dato degli expected goals: 1,83 xG per i capitolini, contro gli 1,26 xG dei petroniani. Altri numeri dell’incontro vedono i ragazzi di Thiago Motta correre di più (97 km contro 95 km) e perdere meno palloni (10 contro 12). I bolognesi sono più fallosi (12 falli commessi contro 8), ma meno irruenti, guadagnando solo 2 cartellini gialli contro i 5 dei padroni di casa.

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