Roma: Ranieri festeggia il primo successo con un vero, merito di un super lavoro corale
L'analisi del successo capitolino contro il Lecce
Roma 8 dicembre 2024 – In passato vittorie di questo tipo erano derubricate come successi quasi dovuti, oggi invece, visto l'avvio di stagione, si può tranquillamente parlare di punti pesantissimi. La Roma vince con un netto 4-1 la partita con il Lecce e allontana gli spettri della retrocessione. Tre punti fondamentali per ridare serenità all'ambiente, i primi della nuova gestione Ranieri, importantissimi per far ritornare il sereno a Trigoria e mettere finalmente in marcia la macchina giallorossa, fin qui sempre in panne.
Il successo arriva nel modo migliore con una prestazione importante a livello corale, dove non sono serviti eroismi individuali per avere ragione di un coraggioso Lecce, ben disposto in campo e combattivo. Claudio Ranieri imposta la Roma con un blocco centrale molto folto: Saelemaekers ed El Shaarawy giocano molto stretti, così da favorire le combinazioni nello stretto con Dybala. Questa scelta fornisce spazio sugli esterni, soprattutto a destra dove Çelik e Mancini lavorano molto bene quando si combinano. In questo senso l'attacco leggero funziona e dimostra di non essere solo una soluzione di emergenza, vista l'assenza di Dovbyk.
Le chiavi del gioco romanista sono però nelle mani di Paredes e Koné: la finezza tecnica e tattica dell'argentino si combina perfettamente con la fisicità e l'aggressività del francese. Una combo letale, che alla lunga il Lecce non riesce più a contenere. Molte delle migliori occasioni romaniste arrivano o dalle aperture illuminanti del sudamericano, oppure dai recuperi alti del transalpino. Il risultato a fine primo tempo è infatti una sorpresa, tant'è che Giampaolo cambia in maniera importante il proprio schieramento all'intervallo nel tentativo di non lasciare ai padroni di casa lo stesso dominio della prima frazione. La Roma soffre i cambi salentini, ma l'ingresso di Pisilli è la carta vincente di Ranieri: con lui in campo il pressing romanista cresce in qualità e intensità, portando poi alle reti che valgono i tre punti a fine gara.
In termini statistici, il risultato alla fine rispecchia il dominio generale mostrato dai padroni di casa e poi confermato dai dati dell'incontro. La Roma guida con il 60% di possesso palla, realizzando la bellezza di 468 passaggi, con un tasso di conversione dell'88%.
Dall'altra parte i salentini realizzano 294 fraseggi nel restante 40% del tempo, con una precisione dell'81%. Il divario però aumenta ulteriormente quando si prendono in analisi i numeri in zona gol, dove i padroni di casa demoliscono sotto ogni punto di vista i salentini. Parliamo di addirittura 23 tiri complessivi da parte dei giallorossi romanisti, di cui ben 9 nello specchio della porta: il triplo rispetto ai tiri complessivi degli ospiti, che sono solo 3 (calcio di rigore compreso), di cui 1 solo in porta, quello della rete del pareggio. Una differenza folle che viene ribadita anche dagli expected goals. In questa voce statistica in particolare i padroni di casa rimpiangono tante occasioni importanti fallite, ma grazie al numero trovano ottimi colpi di classe: il conto totale è di 2,38 xG, contro gli 0,83 xG leccesi, che senza il penalty, toccherebbero una quota di appena 0,07 xG.
I tre punti ridanno quota così alla Roma in campionato e ora si punta a fare il bis di successi ritrovando i tre punti anche in Europa League. Giovedì i capitolini ospiteranno il Braga in una sfida importantissima per mettere punti in classifica e blindare quanto prima un posto almeno per gli spareggi della competizione. Che sia questo il nuovo inizio, o forse meglio dire il vero inizio, della stagione giallorossa?
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