Roma: a Londra è una battaglia senza esclusione di colpi per un giusto pareggio
L'analisi del pareggio capitolino contro il Tottenham
Roma 29 novembre 2024 - Due sfide difficilissime in fila, ma i miglioramenti sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Claudio Ranieri torna in Inghilterra e toglie la polvere al miglior vestito della Roma, che si presenta pronta a rispondere colpo su colpo al Tottenham, squadra favoritissima al successo finale in questa stagione di Europa League. Il risultato finale è "solo" un 2-2, non ancora la vittoria che i giallorossi stanno inseguendo come un faro nella notte, senza successo, in questa stagione, ma è un gigantesco passo in avanti nel tentativo di raddrizzare la stagione. Nonostante alcune vittorie, salvo il debutto contro l'Udinese, Juric non è mai sembrato capace di dare corpo alla sua idea di calcio sulla panchina della Roma. Con Ranieri non c'è ancora un'identità spiccata di gioco, ma senza dubbio tanta aggressività e convinzione extra, quella che ha permesso di rimontare per ben due volte gli Spurs.
Per la sfida del New White Hart Lane, il tecnico romanista torna alla difesa a tre, schierando Mancini, Hummels e N'Dicka, puntando molto sulle verticalizzazioni rapide e lasciando a Dybala carta bianca sul come gestire il pallone nella metà campo offensiva. I frequenti cambi di gioco mettono spesso in difficoltà la retroguardia non di certo irreprensibile dei londinesi. Il problema però per i giallorossi è che si ritrovano a inseguire nel punteggio dopo appena cinque minuti. Hummels infatti commette l'errore di spendere subito un fallo ingenuo ai danni di Sarr, regalando un penalty ai londinesi. Son è glaciale e dagli undici metri realizza il vantaggio dei padroni di casa.
L'atteggiamento è sempre propositivo e questo premia i capitolini, che al 20' trova anche il pareggio con N'Dicka, sulla punizione perfetta di Dybala. Il primo tempo finisce però ugualmente con il margine in favore del Tottenham, merito della rete di Johnson, che approfitta della fuga di Kulusevski, per poi tradurre in porta il suo ottimo cross rasoterra. La partita è un scontro aperto, senza esclusione di colpi e nella ripresa non cambia il proprio copione. L'urlo di gioia per il gol della Roma viene fermato per ben 3 volte dalla bandierina dell'assistente del direttore di gara (il primo nella prima frazione con El Shaarawy). Ma alla fine con carattere, Hummels cancella il suo errore del primo tempo e nel recupero mette la firma sul definitivo 2-2 tra le parti in campo.
I numeri della partita sono quelli di una sfida senza quartiere. Il possesso è quasi perfettamente distribuito, con il 49% dei padroni di casa, contro il 51% romanista. Numeri quasi equivalenti dal punto di vista del fraseggio, con la Roma però più precisa degli Spurs. I capitolini infatti convertono l'85% dei propri passaggi (369 su 434), mentre il Tottenham ne realizza il 79% (355 su 450). I londinesi però costruiscono più occasioni da gol rispetto agli ospiti, con la bellezza di 22 tiri, di cui ben 10 nello specchio della porta, contro i 18 romanisti, 7 nella porta di Forster. Il numero degli expected goals premia gli Spurs con un impressionante 3,77 xG, contro i 2,62 xG dei giallorossi, ma non è da dimenticare come sui capitolini pesino la bellezza di ben 3 gol annullati, che avrebbero potuto impattare in maniera importante anche questo dato.
Una rondine non fa di certo primavera, ma la prestazione giallorossa è stato incoraggiante. Il pareggio ha permesso ai capitolini di continuare a muovere la classifica, restando per ora tra le 24 che accederanno allea seconda fase del torneo. Le ultime tre dei giallorossi non saranno tra le più agevoli del torneo, ma sono partite abbordabili se la Roma proseguirà sul percorso tracciato dalla trasferta di Londra. L'ottavo posto può essere proibitivo come posizione da raggiungere, ma con tre vittorie tutto è ancora aperto per la squadra romanista.
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